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Smistamento dei personaggi del Signore degli Anelli (parte 2)

18 Agosto 2020 gian-sarl 7 min read

Smistamento dei personaggi del Signore degli Anelli (parte 2)

18 Agosto 2020 Newt 7 min read

Nella prima parte dell’articolo abbiamo sistemato nelle varie Case di Hogwarts i primi dodici personaggi del Signore degli Anelli.

Ora vediamo a quale Casa appartengono questi altri dodici (più un bonus alla fine).

Théoden: Tassorosso

Se la gioca con Bilbo per il premio di personaggio del Signore dei Anelli più difficile da Smistare. Non c’è una caratteristica di Theoden che spicca sulle altre, tanto che starebbe bene in tutte e quattro le Case. Per tanto tempo resta soggiogato dalle parole di Grima e, anche quando si risveglia, non vuole dare il suo aiuto ad Aragorn (ricorderete la memorabile frase “Dov’era Gondor?“), per cui potrebbe essere un Serpeverde. Potremmo collocarlo tra i Grifondoro per il grande spirito battagliero che dimostra nel suo discorso di incitamento per la battaglia sui campi del Pelennor. Non starebbe male neanche tra i Corvonero, perché l’immagine di un re invoca comunque una certa aura di saggezza. Ma allora perché Tassorosso? Per il suo senso di protezione, forse anche esagerato, nei confronti della sua gente e soprattutto della nipote Éowyn.

Theoden

Éowyn: Grifondoro

Poco da dire. Grifondoro è l’unica Casa che può accogliere una guerriera audace come Éowyn. Il suo coraggio sta prima di tutto nella scelta di combattere, tanto più che per farlo deve ribellarsi al volere dello zio. Inoltre, stiamo parlando di colei che ha sconfitto il Re Stregone, il più temibile luogotenente di Sauron.

Éowyn

Arwen: Corvonero

Qui non abbiamo molte informazioni, dato che nei libri le apparizioni di Arwen sono brevi e fugaci, a differenza dei film dove, anche grazie a Liv Tyler, il suo personaggio diventa molto più iconico. La Casa alla quale si avvicina di più è quella di Corvonero. Certo, con la scelta di voler sposare Aragorn a ogni costo, rinunciando anche alla vita eterna, tenderebbe a discostarla dagli altri Elfi, ma alla fine la sua Casa è comunque Corvonero. Il motivo è che Arwen, soprattutto in contrapposizione a una donna guerriera come Éowyn, appare sempre come un essere etereo anche se certamente questa concezione è influenzata dal punto di vista di Aragorn, che guarda a lei come una donna quasi inarrivabile. In ogni caso, con la scelta finale si dimostra forse ancor più saggia degli altri Elfi, scegliendo di vivere una vita più breve ma felice.

Arwen Undomiel

Galadriel: Corvonero

Qui parliamo di una nobile elfa di stirpe regale dotata di una vastissima conoscenza del mondo, una conoscenza che non solo possiede ma trasmette, tanto che con il suo Specchio si può vedere, in un certo senso, anche il futuro. Come Gandalf, rifiuta di portare l’Anello perché sa quali conseguenze negative potrebbero esserci. Dama Galadriel è spiccatamente Corvonero.

Galadriel

Gríma Vermilinguo: Serpeverde

La storia di Gríma ci dice che, nonostante non sia nato come personaggio cattivo, viene soggiogato dalle parole di Saruman al punto da iniziare a servirlo perché troppo debole di carattere per resistergli. Si può paragonare a Codaliscia (anche per i loro soprannomi in lingua originale: Wormtail richiama Wormtongue) ed è un personaggio di una psicologia complessa che per tutta la vita ha inseguito la ricchezza (oltre a Éowyn, oggetto del suo desiderio). Gandalf gli ha dato la possibilità di redimersi, ma lui ha preferito tornare da Saruman a Isengard, dimostrando che ormai era stato corrotto irreversibilmente. Nonostante l’uccisione di Saruman nel finale della storia (che nei libri avviene nella Contea), resta un personaggio ambiguo che può trovare posto soltanto tra i Serpeverde.

Gríma Vermilinguo

Gollum: Serpeverde

La storia di Smeagol/Gollum dimostra come anche gli hobbit possano cadere vittima dell’Anello. Lui ha voluto strafare, strappandolo prima di tutto al cugino Deagol e poi indossandolo troppo a lungo. Il suo irrefrenabile desiderio di potere lo ha reso una creatura degenere, dunque la sua casa è indubbiamente quella di Serpeverde.

Gollum

Re Stregone di Angmar: Serpeverde

Nessun dubbio sul capo dei Nazgul, soprattutto se ricordiamo la loro storia. I Nove Anelli donati ai Re degli Uomini fecero nascere in quella razza un impeto di potere, che ha poi sconfinato in avarizia e malvagità, fino a far perdere loro una forma corporea. Qui torniamo al discorso sugli Uomini che sono la razza più facile da corrompere e infatti Sauron, utilizzando l’Unico Anello, riuscì a domarli senza troppe difficoltà (i Nani, invece, opposero una resistenza maggiore). E fu così che i Nove, con il Re Stregone a capo, divennero i più fedeli servitori di Sauron. Senz’altro la loro ambizione di potere, portata a livelli estremi, fa sì che tutti i Nazgul finiscano in Serpeverde (ma non temete, alla fine parleremo anche di un Serpeverde buono!).

Re Stregone di Angmar

Faramir: Tassorosso

Qui bisogna fare una precisazione. Nei libri del Signore degli Anelli, Faramir è tutto un altro personaggio rispetto a quello che vediamo nella trasposizione di Peter Jackson. Nei film sembra quasi “un secondo Boromir”, ci appare come un uomo sfrontato e dissidente nei confronti di Frodo e Sam, arriva persino a picchiare Gollum. Nel libro, invece, viene sottolineato più volte il carattere diverso, quasi opposto, dei due fratelli, e che la loro somiglianza si ferma alle caratteristiche fisiche. Faramir è una persona di animo mite e piena di compassione, anche se quando è necessario non esita a scendere in campo e combattere. Rinuncia persino di impadronirsi dell’Anello, quasi a sottolineare un’altra differenza tra lui e il più avventato fratello, che è il preferito del padre Denethor. Emblematico è anche il rapporto che si crea tra lui e Pipino: lo hobbit si affeziona talmente tanto all’Uomo da dare al figlio il nome Faramir Tuc.

Faramir

Denethor: Serpeverde

Ci appare fin da subito come un personaggio meschino e calcolatore, soprattutto per il profondo disprezzo verso il figlio Faramir. Per quanto riguarda la sua pazzia, invece, il discorso è molto più complesso di quanto traspare dai film. Nei libri perde la ragione a causa del contatto eccessivo con un palantir, che lui voleva usare per distruggere Sauron. Ha agito di testa propria, temendo anche l’arrivo di Aragorn e il suo insediamento sul trono di Gondor e dimostrando grande diffidenza verso Gandalf. A differenza di Theoden, però, non riesce mai a rinsavire ed è lo stesso Gandalf a suggerire a Pipino di non fidarsi, perché Denethor è completamente diverso dal Re di Rohan. Denethor dunque finisce in Serpeverde, avendo anche lui la smania di potere tipica degli Uomini della Terra di Mezzo.

Denethor

Sauron: Serpeverde

Dove potevamo collocare l’Oscuro Signore di Tolkien, se non nella stessa Casa di Voldemort? Tale scelta è ancora più giustificata se rileggiamo la sua storia. Sauron era originariamente un allievo di Morgoth, il più potente dei Valar, le divinità che hanno dato origine all’universo. Morgoth aveva idee troppo diverse dagli altri Valar e mirava a distruggere il loro mondo. Sauron, diversamente da lui, mirava a impadronirsene, facendone un mondo a sua immagine e somiglianza. Dopo la caduta di Morgoth, si autoproclamò Signore della Terra. Questa storia ricorda molto da vicino quella di Lucifero, l’angelo caduto. Con le dovute proporzioni, però, possiamo notare anche una similitudine con Salazar Serpeverde, che mirava a impadronirsi della scuola di Hogwarts imponendo le proprie regole, visti i dissapori con gli altri fondatori.

Sauron

Barbalbero: Corvonero

Pochi dubbi su dove possa finire un essere così saggio e così riflessivo, tanto più che è probabilmente vecchio quanto il mondo stesso e, come lui stesso ammette, non è dalla parte di nessuno. La casa di Corvonero è pronta ad accoglierlo.

Barbalbero

Tom Bombadil: Corvonero

Ah, il caro vecchio Tom Bombadil, colui che è stato clamorosamente ignorato nei film. Anche i fan del Signore degli Anelli devono fare i conti con i personaggi tagliati, e noi sappiamo benissimo cosa si prova (qualcuno ha detto Pix?). Poco si sa su questo personaggio misterioso ma di una certa importanza, tanto che Tolkien ha raccolto le sue poesie in un libro dedicato alla sua figura. Eppure di lui non si conosce neanche la specie. Sappiamo che sa usare la magia, che è l’unico che riesce a domare il Vecchio Uomo Salice e che ha una certa affinità con Gandalf, con cui si confronta per il destino del mondo intero. Pur essendo infinitamente sapiente, però, per qualche motivo non partecipa mai alle battaglie. Si tratta di una figura avvolta nel mistero su cui sono nate varie teorie, ma da quello che sappiamo le sue caratteristiche tendono verso quelle dei Corvonero.

Tom Bombadil

Bonus – Fëanor: Serpeverde

Questa menzione era obbligatoria, dato che finora abbiamo inserito tra i Serpeverde Sauron, i suoi alleati e quelli che finiscono sotto il giogo dell’Anello. Quindi ora rendiamo onore a un Serpeverde che combatte strenuamente contro il Male, anche se viene solo menzionato nel Signore degli Anelli. Zio di Galadriel e nonno di Celebrimbor, Fëanor è il protagonista del Silmarillion ed è un Elfo della stirpe dei Noldor dotato di uno spirito indomabile. Egli desidera più di ogni altra cosa la sconfitta di Morgoth, il primo Signore Oscuro e maestro di Sauron. Ciò che lo rende a tutti gli effetti un Serpeverde sono i mezzi che utilizza per raggiungere il suo fine. L’episodio emblematico è quello del Fratricidio di Alqualondë, in cui ruba le navi ai Teleri, altra stirpe di Elfi, quando questi ultimi non acconsentono a prestargli le navi che gli servono per raggiungere Morgoth. Viene scoperto e ciò scatena una battaglia tra i Noldor e i Teleri, vinta dalle truppe di Fëanor, dimostrando di poter distruggere tutto ciò che si frapponesse tra lui e Morgoth.

Fëanor

E voi siete d’accordo con le Case in cui sono stati smistati questi personaggi, o avreste fatto scelte diverse? Fatecelo sapere nei commenti!

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