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Smistamento dei personaggi del Signore degli Anelli (parte 1)

18 Agosto 2020 gian-sarl 6 min read

Smistamento dei personaggi del Signore degli Anelli (parte 1)

18 Agosto 2020 Newt 6 min read

Immaginiamo che i personaggi del Signore degli Anelli si ritrovino nel nostro Mondo Magico. In quale Casa di Hogwarts verrebbero smistati?

Scopriamolo insieme in questa prima parte dell’articolo.

Frodo Baggins: Grifondoro

Partiamo proprio con il protagonista del Signore degli Anelli. E partiamo già con una scelta difficile, perché qui, con ogni probabilità, il Cappello resterebbe indeciso per un bel po’ tra Tassorosso e Grifondoro. Gli hobbit in generale sono assimilabili ai Tassorosso per varie caratteristiche: sono grandi lavoratori, amano i piccoli piaceri della vita, sono leali e di buon cuore e sono dediti alla cucina. A tal proposito ricordiamo non solo che la sala comune di Tassorosso si trova vicino alle cucine, ma anche che possiede una certa somiglianza con una tana degli hobbit.

Frodo, però, non è come gli altri hobbit. Lui è cresciuto fin da piccolo con i racconti delle avventure di Bilbo (e di Bilbo, in assoluto il personaggio più difficile da Smistare, parleremo più avanti). Frodo non vedeva l’ora di partire anche lui per un’avventura al di fuori della Contea, anche se questa si è rivelata tutt’altro che una scampagnata. Frodo si è offerto di portare l’Anello fino a Mordor, e nonostante l’influenza negativa che gli portava, non ha mai mollato ed è arrivato fino in fondo. Come il nostro Harry, anche lui era stato scelto per una missione che avrebbe distrutto l’Oscuro Signore del suo mondo e non si è tirato indietro, e di somiglianze tra i due ce ne sono un bel po’.

Frodo Baggins

Samvise “Sam” Gamgee: Tassorosso

Un discorso simile ma opposto va fatto per Sam. Forse lui stesso chiederebbe al Cappello di essere smistato in Grifondoro, autoproclamandosi “Samvise l’impavido”. La vera forza che spinge Sam a compiere le sue azioni, fino a diventare in un certo senso il vero eroe del Signore degli Anelli, è la sua lealtà incondizionata verso il suo “padron Frodo”. Ricordiamo, inoltre, che a proposito dei Tassorosso il Cappello dice “qui la pazienza regna infinita e il duro lavoro non è innaturale“. Quanta pazienza ha avuto Sam nel sopportare un Frodo ormai logorato dal potere dell’Unico Anello? E quale lavoro è più duro di quello di un giardiniere che alla fine salva l’intera Terra di Mezzo? Inoltre, tanti Tassorosso hanno un forte legame con il mondo della natura, basta pensare alla professoressa Sprite, a Newt Scamander ma anche al professor Silvanus Kettleburn, precedessore di Hagrid alla cattedra di Cura delle Creature Magiche. Come dimenticare, a questo proposito, l’amore di Sam per la sua Contea, che non aveva mai lasciato prima di quell’avventura, e il suo rapporto con il pony Bill?

Sam Gamgee

Meriadoc “Merry” Brandibuck: Tassorosso

Qui invece ci sono ben pochi dubbi. Merry è spiccatamente un Tassorosso. Prima di tutto è un amico fedele e leale, e proprio il grande affetto che lui e Pipino provano verso il cugino Frodo li spinge a unirsi alla Compagnia dell’Anello, contro il volere di Elrond. Dimostra di essere anche un gran lavoratore, quando accetta di diventare scudiero di re Theoden, volendo dimostrare che anche gli esseri più piccoli e sottovalutati possono dire la loro in guerra. Il suo meritato momento di gloria lo vive quando ferisce gravemente il Re Stregone di Angmar, prima del colpo finale sferrato da Éowyn.

Merry Brandibuck

Peregrino “Pipino” Tuc: Tassorosso

Qui forse il Cappello impiegherebbe meno di un secondo a decidere: Pipino, forse ancor di più di Merry, possiede tutte le caratteristiche dei Tassorosso. Basta pensare alle parole di Gandalf, secondo cui Pipino è “un idiota dal cuore buono” per capire quanto abbia sbagliato in buona fede a guardare nel palantìr. La sua lealtà verso Frodo e compagni non è mai vacillata. Accetta persino di servire alla corte di Denethor per offrire il suo contributo alla missione di Frodo. Inoltre, non possiamo tralasciare la sua storica frase sulla “seconda colazione” per ricordarci di quanto fosse dedito ai piaceri della cucina.

Pipino Tuc

Gandalf: Corvonero

Questa non è stata una decisione semplice. Come ne abbiamo parlato nell’articolo sulle somiglianze tra Harry Potter e Il Signore degli Anelli, il paragone con Silente è inevitabile, vista la somiglianza nell’aspetto e in alcuni lati del carattere (con un pensiero anche a Gianni Musy, indimenticato doppiatore italiano di entrambi). Gandalf quindi non starebbe male tra i Grifondoro, anche se la sua infinita saggezza e quel suo pizzico di eccentricità fanno di lui un Corvonero. Proprio la sua immensa conoscenza del suo mondo, infatti, lo porta a scoprire che quello che Bilbo ha con sé non è un anello qualsiasi, ma proprio l’Unico Anello. I suoi consigli, le sue azioni e le sue scelte si rivelando sempre giuste e conducono i compagni alla vittoria sulle forze del Male.

Gandalf

Aragorn: Grifondoro

Qui probabilmente non serve neanche una spiegazione. Aragorn è il Grifondoro per eccellenza nel mondo della Terra di Mezzo. Il suo coraggio e la sua grandissima tempra morale vengono messi alla prova più e più volte durante la sua vita, dagli anni passati a vivere come un Ramingo alle battaglie a cui ha partecipato e in cui ha sempre combattuto valorosamente.

Aragorn

Legolas: Grifondoro

Vedremo più avanti come gli Elfi, creature dall’aspetto quasi etereo e sempre circondati da un’aura di saggezza, vengono collocati per la maggior parte in Corvonero. Legolas però rappresenta un’eccezione, visto che possiede ardimento e sprezzo del pericolo, cosa che lo porta a essere scelto come rappresentante della sua razza all’interno della Compagnia dell’Anello. Dimostra di essere un valido combattente, distruggendo una serie di Uruk-hai e un Olifante, e un amico fedele (Gimli ne sa qualcosa).

Legolas

Gimli: Grifondoro

Chiudiamo il gruppo dei tre cacciatori di Uruk-hai con questo amatissimo Nano, che merita di stare in Grifondoro insieme agli altri due. Possiede il tipico spirito battagliero nanesco e quando si tratta di scendere in campo, infatti, abbandona i vecchi pregiudizi sugli Elfi e combatte al fianco di Legolas.

Gimli

Boromir: Serpeverde

Se i Tassorosso sono gli hobbit, i Grifondoro sono i Nani, i Corvonero sono gli Elfi, i Serpeverde sono, per la maggior parte, gli Uomini della Terra di Mezzo. Nella visione di Tolkien, infatti, gli Uomini sono quelli dotati di una smania di potere che li porta a essere attratti dall’Anello. Boromir non l’ha fatto per se stesso quanto per Gondor, e la sua redenzione in punto di morte lo dimostra, ma ciò non toglie che abbia agito per sé, di testa sua, e che la sua ambizione lo ha portato persino ad aggredire Frodo. Non era malvagio, anzi voleva combattere il Male, ma voleva farlo a modo suo. Si tratta di un personaggio grigio con tante sfumature tipiche dei Serpeverde.

Boromir

Elrond: Corvonero

Nell’universo del Signore degli Anelli, gli Elfi sono esseri immortali e immensamente saggi. La casa alla quale più si avvicinano è ovviamente quella di Corvonero. Elrond incarna perfettamente questo ideale, essendo stato lui a decidere di vivere con gli Elfi di Gran Burrone e di essere considerato uno di loro (ricordiamo che si tratta di un Mezzelfo e che è stato lui a decidere a quale razza appartenere).


Saruman: Serpeverde

Qui non ci sono dubbi. Saruman era nato per essere lo Stregone Bianco, il più puro di tutti gli Istari, ma la sua ambizione e la sua smania di potere lo hanno portato ad allearsi con le forze del Male e a tradire la fiducia di Gandalf. Alla fine è diventato “Saruman il Multicolore”, non riuscendo a restare “bianco” e alleandosi con Sauron. Tali caratteristiche lo pongono tra i Serpeverde senza ombra di dubbio.

Saruman

Bilbo Baggins: Grifondoro

Bilbo è con ogni probabilità un Testurbante, dato che starebbe bene addirittura in tre delle Case di Hogwarts. Presenta senza ombra di dubbio molti tratti dei Tassorosso, come tutti gli hobbit, ma non ha molto senso collocarlo lì. Gandalf, infatti, sceglie lui per recuperare il tesoro della montagna perché si tratta di un hobbit particolare e non di uno qualunque.

Bilbo, infatti, possiede coraggio, ardimento e amore per l’avventura, ovvero i tipici tratti di un Grifondoro, e anche la furbizia dello scassinatore, come ammette egli stesso. Non starebbe male, quindi, neanche tra i Serpeverde, pensando soprattutto al suo “lato Tuc” che spesso nomina nel libro “Lo Hobbit”. Non dobbiamo sottovalutare neanche il fatto che desiderava ardentemente l’Anello e non voleva donarlo. Aveva però l’attenuante di non conoscerne ancora la vera natura. Alla fine, però, è giusto premiare il suo spirito avventuroso, che lo ha portato anche a scrivere un libro sulle sue vicende, e metterlo tra i Grifondoro insieme al nipote Frodo.

Bilbo Baggins

Questi erano solo i primi dodici personaggi. Clicca qui per la seconda parte.

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