Nel mondo magico il giornalismo occupa il primo posto nella classifica dei mezzi d’informazione più graditi e usati (scopri gli altri giornali dei maghi in questo nostro articolo). Fin da La Pietra Filosofale conosciamo il giornale più letto di tutta la Gran Bretagna: La Gazzetta del Profeta. La testata di Diagon Alley (a cui abbiamo dedicato un dettagliato articolo che puoi leggere qui) vanta una grande reputazione, ma come abbiamo avuto il dispiacere di scoprire nei film, e soprattutto nei libri, non è una testata indipendente. Il quotidiano è fortemente influenzato dal Ministero della Magia.
Il Profeta si è reso colpevole di gravissime infrazioni della deontologia giornalistica: diffamazione, omissioni, pressioni politiche e in particolare fake news. Non si conoscono tutti gli autori degli articoli contenenti tali reati, eppure possiamo azzardare ad indovinare l’autore di questo tipo di giornalismo: Rita Skeeter.
Vendesi Scoop!
Apparsa ne Il Calice di Fuoco, Rita Skeeter incarna il giornalismo spicciolo e venduto. Lei e la sua Penna Prendiappunti sono stati capaci di scrivere enormi menzogne ai danni dei nostri personaggi preferiti: da Hermione a Silente e con particolare attenzione a Harry.
Lo stile della Skeeter è molto semplice: vendere, vendere e vendere! Rita non si attiene ai fatti oggettivi né redige una critica ponderata, Rita distorce, esalta, trasforma e, più grave di tutto, inventa i fatti. La giornalista, tuttavia, è una tra le più affermate e apprezzate dell’Inghilterra magica e durante la sua carriera ne La Gazzetta del Profeta è riuscita a costruirsi un grande seguito, cosicché i suoi articoli sono i più letti e considerati i più attendibili.
Il giornalismo di Rita
I fan più accaniti della Skeeter sono perlopiù anziani pettegoli, come ad esempio zia Muriel, il cui diletto sta non solo nell’apprendere le notizie, ma nell’appassionarsi a scabrosi scandali e frivoli pettegolezzi. Effettivamente la Skeeter è più una giornalista da tabloid e da gossip, ma il suo ego non le permetterebbe mai di lavorare in una testata di così poca rilevanza e quando anche Il Profeta sdegna la sua collaborazione, lei ripiega su ciò che le riesce meglio: speculare sulla vita degli altri.
Il suo libro Vita e Menzogne di Albus Silente è la perfetta fusione tra il gossip e l’inchiesta di giornalismo, ovviamente il tutto gonfiato ed esagerato per essere il più avvincente, romanzato e vendibile possibile. Purtroppo sappiamo che alcuni dei fatti più sconvenevoli della biografia sono veritieri e non risentono del tocco della Penna Prendiappunti.
Il giornalismo oggi
Rita Skeeter è un personaggio bizzarro, sgradevole ed irritante, ma la si accetta come uno dei tanti personaggi del romanzo e perciò frutto della creatività della Rowling. Tristemente però la giornalista dei maghi ritrae perfettamente un tipo di giornalismo che ad oggi intasa i giornali e il web e che sfocia con la disinformazione degli utenti.
Se la cara viperetta verde dovesse lavorare nel mondo babbano siamo sicuri che farebbe affari d’oro, anche senza la sua fedele Penna! Mezzi come le fake news, l’allarmismo ingiustificato e il clickbating (quest’ultimo è ormai adoperato dalla grande maggioranza dei mezzi d’informazione perché, se usato con buonsenso, non può essere ingannevole) le fornirebbero tutta la magia che le servirebbe per tessere le sue trame di menzogne e pettegolezzi.
Punizioni e ripieghi
A sbugiardare la Skeeter non può che essere Hermione ed è sempre lei ad impartirgli una bella lezioncina che sfrutta a suo vantaggio. A dire la verità anche noi di E a te ci siamo tolti qualche sassolino con l’aiuto del professor Moody, clicca qui per scoprire cosa le abbiamo fatto!
Tuttavia nel mondo reale non sempre vengono beccati e puniti coloro che infrangono le regole del buon giornalismo e, cosa ancora più grave, qualora questi cialtroni falliscono, ripiegano sulla carriera di scrittori di fantomatici libri su inchieste bislacche, biografie di personalità discutibili e, nel peggiore dei casi, saggistica!
La prima, ma non l’ultima!
Rita Skeeter è la pioniera del giornalismo spazzatura e, come spesso accade, c’è stato qualcuno che l’ha superata in ciò che meglio le compete. Pensiamo al biennio 2019-2021 in cui i mass media non facevano che trasmettere notizie e dati riguardanti la diffusione del Coronavirus: in quel periodo di incertezza e paura generale, molte fake news hanno viaggiato indisturbate da bocca in bocca e da social in social.
Notizie e falsi studi scientifici sulla pericolosa composizione dei vaccini o teorie di complotti mirati al controllo del mondo da parte di oscuri ordini mondiali si sono insinuati nelle menti più semplici o in quelle meno avvezze al riconoscimento della frottola, modellando una piccola fetta dell’opinione pubblica.
Vecchia storia
Se però pensiamo che le fake news siano un espediente di recente uso, ci sbagliamo di grosso: nella storia si possono rintracciare moltissimi casi. Tra i più famosi in Italia vi è la finta morte di Gabriele D’Annunzio. Il poeta, poco prima della ripubblicazione della sua raccolta di poesie Primo Vere, mise in circolo la notizia della sua stessa morte, notizia che i giornali non fecero attendere per la stampa e la diffusione! Questo stratagemma di marketing fruttò al poeta Vate un grande interesse del pubblico per l’opera di un “poeta promettente già noto alla Repubblica delle lettere” e deceduto in una caduta da cavallo.
Come si può dedurre da questi soli due esempi, l’opinione pubblica è davvero facilmente influenzabile e tale fragilità, anziché essere tutelata, viene sfruttata a piacimento dagli organi di informazione, soprattutto in periodo di elezioni.
Giornalismo: uno strumento politico
In Harry Potter possiamo osservare come l’informazione, modificata ad hoc, cerchi di scaricare le responsabilità di cui il Ministero avrebbe dovuto farsi carico: dalle fughe di massa da Azkaban, alle strane e misteriose sparizioni di persone, sino ad arrivare a spargere la credenza che i Nati Babbani fossero ladri di magia.
Questo tipo di propaganda raccontata dalla Rowling si ispira alla massiccia disinformazione che venne messa in moto da Joseph Goebbels negli anni in cui Adolf Hitler muoveva i passi verso l’affermazione dello stato nazista e antisemita. Insomma Rita Skeeter sembra un angelo candido ed innocente se paragonata ad alcuni dei ciarlatani realmente esistiti, ma questo non la discolpa dalle cattiverie che ha commesso.
Gettando cattiva luce su Harry, Hermione, Albus, Hagrid e altri ancora, la giornalista non ha effettivamente compromesso l’andamento degli eventi, ma certamente ha reso molto più doloroso il trascorrere di alcuni momenti. Per tutti quindi è molto importante riuscire a riconoscere un giornalismo professionale da uno menzognero. Qui trovate una guida su come riconoscere le fake news così da evitare di sentirci stupidi quando scopriremo che un certo Indesiderabile N°1 è in verità il Prescelto che salverà il nostro mondo.