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Riferimenti a Harry Potter nella musica italiana – parte 2

3 Dicembre 2022 gian-sarl 6 min read

Riferimenti a Harry Potter nella musica italiana – parte 2

3 Dicembre 2022 Newt 6 min read

Nella prima parte vi abbiamo presentato quattro rapper e un gruppo musicale nei cui testi ci sono vari riferimenti alla saga di Harry Potter. Ci sono però ancora tante citazioni alla saga in ogni genere di musica.

Continuiamo quindi la nostra rassegna, in cui ci saranno persino alcune canzoni interamente dedicate a Harry Potter.

Shade

Il rapper torinese è forse l’artista musicale più riconoscibile come potterhead. Vito Ventura (questo il suo vero nome) ha dedicato ben due freestyle alla saga, reperibili sul suo canale Youtube e intitolati “Harry Potter Freestyle” e “Voldemort Freestyle”. Inoltre, nei suoi profili social pubblica spesso storie e foto con riferimenti alla saga. In molte di esse, il rapper appare con un abbigliamento dedicato alla sua Casa, quella di Serpeverde.

A questo punto ci chiediamo se esiste una canzone pubblicata in un suo lavoro in studio (escludendo quindi i freestyle) con un riferimento diretto alla saga. La risposta è sì, anche se in realtà si tratta di un featuring presente in una canzone di En?gma, rapper sardo che già in passato aveva collaborato con Shade. Il brano è “Ultimo tango a San Lorenzo” dell’album “Totem: Ultimate Edition” (2021).

Alla fine della strofa da lui scritta e rappata, Shade si rivolge evidentemente a una donna che lo ha lasciato, affermando:

Mi hai fatto a pezzi l’anima, pazienza

Non puoi distruggere i miei Horcrux

Shade riesce quindi a resistere a questa separazione e a ricomporre i pezzi della sua anima distrutta dopo la lunga storia d’amore, puntando sulla sua stessa forza mentale. Questo lo porta a risorgere più forte che mai, un po’ come un altro Serpeverde che ben conosciamo.


Leon Faun

Tra gli artisti finora citati, questo ragazzo è forse il meno conosciuto, ma non il meno meritevole. Giovanissimo (classe 2001), Leon Faun agli inizi era soprannominato proprio “l’Harry Potter del rap”.

Tra il 2018 e il 2019, ancora adolescente, ha infatti pubblicato vari singoli che, pur non facendo parte di un album, sono accomunati dal fatto di raccontare la storia di un mondo fantastico di nome Mairon con tanto di creature immaginarie. Il suo stesso nome d’arte, tra l’altro (Leon de la Vallée è il suo vero nome), richiama la figura folkloristica del fauno.

Opere come appunto Harry Potter, il Signore degli Anelli (a partire proprio dal nome Mairon, quello originario di Sauron), Narnia e persino il manga e anime di Yu-Gi-Oh! con le sue carte da gioco collezionabili vengono citate nei testi di questo artista davvero originale, il cui genere di musica è stato definito fantasy-rap.

Partiamo da “Animus”, uno dei suoi primissimi lavori:

Salgo, mo’ aggiusto il mio quadro, bro’, Oculus Reparo

Il riferimento è ovviamente all’incantesimo utilizzato da Hermione nel secondo film, che probabilmente si ricollega ai particolari occhiali che utilizza Leon. Nello stesso pezzo, il cantante afferma anche di essere goloso di un particolare dolce della saga di Harry Potter, che ritroveremo più avanti nella sua carriera:

Guardo la mia stella, in bocca Cioccorana

Nell’ambito del Real Talk, nel secondo beat Leon dice di sentirsi libero come un elfo che conosciamo bene:

Io sono libero, Dobby

“Horia” apre di fatto ad una presentazione più ampia del mondo di Mairon. Leon Faun qui afferma di essere appassionato tanto di Harry Potter quanto di Stranger Things (o probabilmente di Dungeons & Dragons):

Ho un Demogorgone sotto al letto e Edvige sulla spalla

A lei si è rotta un’ala, lo st****o sotto parla

Il secondo verso si riferisce all’episodio dell’Ordine della Fenice in cui Edvige recapita una lettera a Harry nonostante fosse stata ferita a un’ala, azione che qui abbiamo inserito tra le sette peggiori commesse dalla Umbridge non presenti nel quinto film. Solo poco più avanti nella canzone, troviamo un altro verso che non ha bisogno di spiegazioni:

Ti prego smammi, non farmi da mommy, spesa a Diagon Alley

In “Cioccorane” ritroviamo il Mondo Magico già nel titolo.

Mo ballo un valzer dove non vedo

Tra le Cioccorane con gli occhi al cielo

“Primavera” è un singolo che in qualche modo anticipa una successiva evoluzione dell’artista:

Io ancora inseguo la Pluffa

Sì ma sto alla frutta

Leon si accorge quindi che il mondo intorno a lui sta cambiando, gli altri si sentono “arrivati”, mentre lui è ancora alla ricerca di sé stesso. Infatti, poco più avanti rivela di non conoscere neanche la sua Casa:

Ma poi ci penso

Quasi mi perdo

Il Cappello ancora deve collocarmi

Difatti, successivamente, Leon Faun si è distaccato dal suo mondo fantastico e dall’etichetta di “Harry Potter del rap”, pur non rinnegando i suoi primi lavori, oltre a proseguire parallelamente una carriera da attore.

Leon non è (ancora) molto conosciuto dal grande pubblico, ma è molto stimato e rispettato nell’ambiente, tanto che all’ultima data del suo tour estivo ha partecipato anche un mostro sacro come Caparezza.


Canzoni interamente dedicate alla saga

Fino ad ora abbiamo visto i cantanti che hanno fatto riferimento alla saga in almeno due dei loro lavori, ma vanno assolutamente ricordate altre canzoni. Per prima cosa, ci sono alcuni brani interamente dedicati al mondo di Harry Potter.

“Sempre” di Emanuele Aloia, ad esempio, è totalmente ispirata alla passione (fin troppo) travolgente di Piton nei confronti di Lily:

Hai gli occhi di tua madre

E mi ricordi gli anni

Passati ad inseguirti

Cercando in rete, soprattutto su YouTube, si trovano tanti altri brani dedicati alla saga. Vi segnaliamo in particolare quello di Andrea Cerrato dal titolo “Occhiali tondi”. Sì, avete capito, si riferisce proprio agli occhiali portati dal nostro amato protagonista. La canzone inizia così:

Occhiali tondi, fulmine in fronte

Bacchette contro questi Mangiamorte

Anche se scorre sangue Serpeverde

Oggi il Cappello ha scelto un’altra sorte


Altre citazioni a Harry Potter nella musica

Ci sono ancora tante altre frasi riguardanti la saga sparse qua e là nella musica italiana.

Per non restare con l’amaro in bocca, iniziamo con Jamil Baida, che nella sua “Sweet Dreams 2” stronca completamente la saga. Volendo dissare, ossia criticare, i suoi avversari, il rapper afferma:

Leggi il giornale e scrivi testi ma non fai il reporter (oh)

Tu fai roba per bambini, Harry Potter (Eheh, se)

Passiamo a citazioni più “simpatiche” per noi fan della saga, come quella di Jake la Furia. Lo storico componente dei Club Dogo in “Torcida” (pezzo di Big Fish in cui lui collabora insieme ad altri artisti) si paragona a Harry Potter vista la sua passione per i rettili:

Parlo con i serpenti peggio di Harry Potter

IZI, in un pezzo intitolato “RSCN”, forse paragonandosi a un giocatore di Quidditch e criticando chi non credeva in lui, afferma:

Non attendo oramai sono in volo

Faccio centro, faccio cento punti: Grifondoro

Anche Bresh ha rivelato di appartenere alla stessa Casa in “Questo no”, collaborazione con Vaz Tè:

Sono Forrest Gump ma con le scarpe d’oro

Giovane promessa ammesso in Grifondoro

Clementino ha invece paragonato gli effetti delle sostanze stupefacenti, che mandano in confusione spazio-temporale, a quelli della Giratempo. Erano i tempi del progetto Rapstar con Fabri Fibra (correva l’anno 2011) e il pezzo si intitola “Chimica Brother”. Il rapper campano cita nel contempo anche un altro noto crononauta della storia del cinema, Doc di Ritorno al Futuro (ma qui spieghiamo perché questi due viaggi nel tempo sono completamente diversi):

Harry Potter col pippotto, ti porto indietro nel tempo, vai Doc!

Da citare anche anche “Canti ancora”, singolo del 2020 di Davide Shorty ed Elio (sì, quello delle Storie Tese). Nella prima strofa, Davide lancia una frecciatina a coloro che lo hanno criticato durante la sua partecipazione a X Factor, con linguaggio un po’ colorito ma facendo riferimento a Harry Potter:

Tutti frustrati qui, mi sa che non si scopa belli

Voi siete manici di scopa sotto il c**o di Harry

Chiudiamo passando a un genere di musica totalmente diverso, quello del cantautorato, con una canzone che i nostri lettori sulle pagine social non hanno esitato a segnalarci non appena è uscita. Stiamo parlando di “Sangue darwiniano”, traccia dell’ultimo album di Francesco Gabbani (“Volevamo solo essere felici”). Nel brano Harry Potter è citato persino nel ritornello della canzone, tra i vari personaggi ai quali il cantante si paragona:

Padre Pio, Harry Potter e anche Dio

Secondo l’interpretazione di imusicfan.it, il brano racconta come al giorno d’oggi, nell’epoca dei social network, rischiamo di proiettare il nostro io in una dimensione immaginaria (e quindi appunto di sentirci potenti come i personaggi elencati) ma poi torniamo evidentemente a fare i conti con la realtà.


Ovviamente, non pretendiamo di conoscere tutta la musica italiana degli ultimi 25 anni. Probabilmente conoscerete qualche altro brano in cui viene citata la saga. Nel caso, non esitate a segnalarcelo nei commenti!

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