Dal primo personaggio magico alle parole d’ordine, ecco cosa è stato introdotto per la prima volta in Harry Potter e la Pietra Filosofale.
La prima lettura di Harry Potter e la Pietra Filosofale non si scorda mai. Che sia avvenuto da bambini o da adulti poco importa, l’ingresso nel mondo magico ha un fascino irresistibile. Nel primo volume della saga vengono presentati i protagonisti della saga e viene introdotto in generale il mondo magico.
Di seguito ricordiamo alcune delle cose che vediamo per la prima volta ne La Pietra Filosofale e che approfondiremo, o scopriremo in forme diverse, nel corso della saga. Se invece siete curiosi di scoprire che fine hanno fatto personaggi o oggetti protagonisti del volume e poi “dimenticati” vi consigliamo questo contributo.
Il primo oggetto magico
(Silente) Aveva trovato quel che stava cercando nella tasca interna del mantello. Sembrava un accendino d’argento. Lo aprì con uno scatto, lo tenne sollevato e lo accese. Il lampione più vicino si fulminò con un piccolo schiocco. L’uomo lo fece scattare di nuovo, e questa volta si fulminò il lampione appresso. Dodici volte fece scattare quel suo “Spegnino”, fino a che l’unica illuminazione rimasta in tutta la strada furono due capocchie di spillo in lontananza: gli occhi del gatto che lo fissavano
Harry Potter e la Pietra Filosofale. Capitolo 1: Il bambino che è sopravvissuto.
Il primo oggetto magico compare nella saga già nel primo capitolo. Si tratta di un arnese utilizzato da Silente per attirare la luce dei lampioni di Privet Drive in modo da non farsi scorgere dagli abitanti del quartiere. Una volta lasciato il piccolo Harry davanti alla portone di casa dei Dursley, Silente utilizza nuovamente lo “Spegnino” per restituire la luce ai lampioni. L’oggetto ritorna nuovamente nel quinto volume quando alcuni membri dell’esercito di Silente devono portare Harry a da Privet Drive Grimmauld Place. In quell’occasione è Malocchio Moody ad usare lo spegnino sempre per evitare di essere visti dai babbani.
Il Deluminatore compare , infine, nell’ultimo volume della saga quando l’oggetto passa nelle mani di Ron per volontà testamentaria di Silente. Scopriamo allora che l’oggetto, progettato dall’ex preside in persona, non serve solamente per attirare e rilasciare la luce ma ha anche la funzione misteriosa di ritrovare ciò che si è in qualche modo perduto (in questo articolo vi parliamo di tutti gli oggetti magici introdotti per la prima volta ne La Pietra Filosofale e diventati fondamentali in seguito).
La prima persona magica che Harry incontra
La prima persona magica che Harry conosce all’interno della saga è Rubeus Hagrid. Ovviamente ci riferiamo alla prima persona che si presenta a Harry come magica. Tralasciamo dunque, le persone che Harry ha incontrato quando aveva meno di un anno e quelle che lo ha visto per caso nel corso della sua infanzia (ad esempio, Harry rivela di aver incrociato Dedalus Lux in un negozio senza sapere perché si fosse rivolto a lui con un inchino).
Hagrid è una delle persone più importanti della vita di Harry, e rappresenta la transizione del protagonista fra il mondo babbano e quello magico, e fra la vita e la morte. Hagrid, infatti, porta Harry in fasce dai Dursley e lo riporta nel mondo magico quando compie undici anni. Ma è anche colui, appunto, che porta il ragazzo fuori dalla Foresta Proibita quando tutti pensano che sia morto.
Il primo cibo magico
Con i Dursley, non aveva mai avuto soldi per i dolci, ma ora che le tasche gli rigurgitavano d’oro e d’argento, era pronto a comperarsi tutti i Mars che voleva. Ma la signora non ne aveva. Aveva invece gelatine Tuttigusti+1, gomme Bolle Bollenti, Cioccorane, Zuccotti di zucca, polentine, Bacchette Magiche alla Liquirizia e un’infinità di altre strane cose che Harry non aveva mai visto in vita sua. Poiché non voleva perdersene nessuna, prese un po’ di tutto, e pagò alla donnina undici falci d’argento e sette zellini di bronzo.
Harry Potter e la Pietra Filosofale. Capitolo 6: il Binario nove e tre quarti.
Harry assaggia per la prima volta il cibo magico mentre si trova sull’Espresso per Hogwarts. In quell’occasione, spensierato e con un gruzzolo in tasca, si toglie un piccolo sfizio che i Dursley non gli hanno mai concesso. Il primo dolce che Harry sperimenta è uno Zuccotto di Zucca al quale segue una Cioccorana nella quale trova una figurina di Silente. Le informazioni sul mago riportate sulla carta si riveleranno cruciali per scoprire chi è l’alchimista Nicholas Flamel (nel libro è, invece, Hermione a reperire questa informazione).
Il primo amico di scuola
Quando Harry e Ron si incontrano per la prima volta sull’Espresso di Hogwarts non hanno idea di quante esperienza, dalle più liete alle più tremende, vivranno insieme. I due legano sin da subito spinti da una sana curiosità reciproca. Ron, naturalmente, è interessato a scoprire di più sul famoso Harry Potter cresciuto coi babbani. Harry, inveve, è impaziente di apprendere quanto più possibile del mondo dei maghi. La forza dell’amicizia dei due, messa più volte alla prova nel corso della saga, sta proprio nella loro spontaneità che talvolta rasenta l’ingenuità. Il loro legame, equilibrato probabilmente anche dall’amicizia con Hermione, durerà fino alla vita adulta dei ragazzi.
La prima parola d’ordine dei Grifondoro
Nel primo libro scopriamo che per accedere alla Sala comune degli studenti Grifondoro occorre una parola d’ordine da enunciare al quadro della Signora Grassa. La parola d’ordine di quell’anno è “Caput Draconis” che, tradotto dal latino, significa “Testa di drago”. La scelta di questa parola, come spesso accade per quelli che sembrano dettagli nella saga, non è affatto casuale. Caput Draconis, infatti, è un’importante figura geomantica che simboleggia la buona sorte nei nuovi inizi. Chiaramente si tratta di una sorta di augurio per l’inizio della scuola che vale in particolar modo per gli studenti, come Harry, che affrontano il primo anno.
La prima lezione
La prima lezione di Harry raccontata nei libri è quella di pozioni con Piton. Certamente non il modo migliore per iniziare la vita presso una nuova scuola. Tuttavia questo episodio ci ha fornito qualche informazione interessante sul futuro di Harry a Hogwarts, così come sul suo passato.
In particolare, la prima cosa che Piton ha chiesto a Harry è “Che cosa ottengo se verso della radice di asfodelo in polvere dentro un infuso di artemisia?”. Questa domanda ha un significato nascosto molto importante. L’asfodelo è una forma di giglio (lily, in inglese) associata al lutto, e l’artemisia è comunemente associata all’amarezza e al rimorso. Il senso generale, ovviamente, è che Piton si rammaricava per la morte di Lily.
Essendo il primo libro della saga, La Pietra Filosofale è, ovviamente, ricco di personaggi e cose che abbiamo visto per la prima volta: il Quidditch, Voldemort, come anche la stessa Hogwarts. Qual è la vostra preferita? Fatecelo sapere con un commento!
Fonte: Wizarding world