Il viaggio alla ricerca degli anelli magici sta per terminare. Nei primi due capitoli (qui e qui) siamo partiti dalle antiche mitologie e siamo giunti al Novecento.
Ora è invece il momento di parlare dei giorni nostri, toccando ovviamente anche l’argomento Harry Potter.
Le Cronache di Narnia (C. S. Lewis)
Nel noto ciclo di romanzi di Clive Staples Lewis ambientato a Narnia trovano posto due tipi di anelli magici, i gialli e i verdi. Essi sono un po’ diversi dagli anelli che abbiamo visto finora, perché il potere che conferiscono è quello del teletrasporto. Un anello giallo può infatti trasportare chi lo tocca alla Foresta di Mezzo e dunque alla principale porta d’accesso per Narnia stessa. Un anello verde può invece trasportare in qualsiasi mondo.
A fabbricare gli anelli, utilizzando una speciale polvere proveniente da Atlantide, era stato il mago Andrew Ketterly, meglio noto come lo zio Andrew. Ne Il nipote del mago (1955), primo libro secondo la cronologia della saga, Digory Kirke (dal quale molto probabilmente deriva l’ispirazione per il cognome di Cedric) indossa uno degli anelli cadendo in un tranello dello zio ed è così che hanno inizio le sue avventure.

L’anello dei Gaunt in Harry Potter
Arriviamo così all’anello della famiglia Gaunt, menzionato per la prima volta in Harry Potter e il Principe Mezzosangue. I film non hanno dato a questo oggetto lo spazio che meritava, tanto che nell’unica menzione nel sesto film Silente dice erroneamente che era appartenuto alla madre di Voldemort. In realtà, esso era custodito da Orvoloson Gaunt, nonno materno di Tom. Probabilmente, Merope non ha mai saputo della sua esistenza, o comunque non della sua importanza.
Eppure, quest’oggetto ha influenzato in maniera fondamentale la storia del Mondo Magico, tanto quella passata quanto quella dei tempi in cui si svolgono le vicende di Harry. Tale cimelio veniva tramandato di generazione in generazione dai tempi di Salazar Serpeverde. Come se ciò non bastasse, esso è l’unico oggetto che costituisce, in qualche modo, tanto un Horcrux quanto un Dono della Morte. È anche responsabile della morte del più grande mago di tutti i tempi, Albus Silente.

In esso i Gaunt avevano infatti incastonato la Pietra della Resurrezione. Silente, forse anche perché ancora devastato dalla morte di Ariana, cade vittima della terribile maledizione dell’anello, che Piton riuscirà a circoscrivere alla sola mano, allungandogli la vita di un anno. Silente stesso inserirà poi la Pietra nel Boccino catturato da Harry al primo anno, dando vita a sua volta a una narrazione circolare di cui parliamo qui.
Quanto all’anello, esso chiarisce anche la discendenza dei Gaunt da Cadmus Peverell, uno dei tre fratelli creatori dei Doni della Morte. Di conseguenza, ci rivela che Harry (discendente di Ignotus) e Voldemort sono parenti alla lontana.
«Giusto!» ruggì Gaunt. Per un attimo, Harry pensò che stesse facendo un gesto osceno con la mano, ma poi si accorse che stava mostrando a Ogden il brutto anello con la pietra nera che portava al medio, e lo agitava davanti agli occhi di Ogden. «Lo vedi questo? Lo vedi questo? Lo sai cos’è? Lo sai da dove viene? Sono secoli che è in famiglia, ecco quanto passato abbiamo, e siamo sempre stati Purosangue! Lo sai quanto mi hanno offerto per questo, col blasone dei Peverell inciso sulla pietra?»
Harry Potter e il Principe Mezzosangue, capitolo 10

Con ogni probabilità, Voldemort non ha mai saputo della vera funzione dell’anello (e comunque non ne sarebbe stato interessato, dato che non conosceva alcuna forma di amore) e lo ha scelto come Horcrux perché era un importante cimelio dei suoi antenati maghi. Aveva quindi riversato parte della propria anima in questo anello, un po’ come l’Unico Anello custodiva la volontà di Sauron, ponendogli una maledizione che avrebbe sconfitto l’unico uomo che abbia mai temuto.
L’omicidio con il quale è stato creato questo Horcrux è forse il più significativo dell’intera vita del Signore Oscuro, ossia quello del padre, Tom Riddle senior. Esso rappresenta quindi il momento in cui Tom ha completamente tagliato i ponti con il suo passato, rinnegando le proprie origini in parte Babbane e diventando a tutti gli effetti Lord Voldemort. Come contenitore di quel pezzo di anima, ha scelto non a caso un oggetto dell’unica famiglia che abbia mai riconosciuto.

Altri anelli magici nella cultura popolare
Le comparse degli anelli in serie TV e film contemporanei o successivi a Harry Potter sono innumerevoli. Tra i film spiccano quelli d’animazione, come Tom & Jerry e l’anello incantato (2001), il cui titolo non lascia spazio a interpretazioni. Il mago Chip ordina a Tom di preservare il suo anello magico, ma sarà Jerry a prenderlo. I due finiranno quindi in una serie di avventure dato che di volta in volta non riusciranno a togliersi l’anello di dosso, incastrandosi quest’ultimo come una sorta di maledizione.
Tra le serie TV, va assolutamente citata The Vampire Diaries (2009-2017). In essa i vampiri possono uscire di giorno se posseggono un anello magico, chiamato appunto anello di luce del giorno. Qui ritroviamo quindi la funzione protettiva di tali oggetti.

Anelli magici nei videogiochi
Infine, l’anello magico è un oggetto comunissimo anche nel mondo dei videogiochi. Spesso nei videogames troviamo oggetti di questo tipo che migliorano alcune caratteristiche dei personaggi o donano superpoteri. Anche in questo caso sarebbe impossibile elencarli tutti. La prima citazione d’obbligo è per il porcospino Sonic, storico personaggio dei videogiochi apparso per la prima volta nel 1991. Esso trae potere proprio dagli anelli che raccoglie nei vari mondi.
Passando ai videogiochi più recenti, viene certamente in mente Elden Ring, realizzato nel 2022 da Hidetaka Miyazaki con l’aiuto, non a caso, di George R. R. Martin, l’autore delle Cronache del ghiaccio e del fuoco, il quale ha spesso citato Tolkien come fonte d’ispirazione per le sue opere. Gli eventi narrati nel gioco hanno inizio proprio con la distruzione dell’Anello ancestrale, necessario per preservare l’ordine mondiale, e allo spargimento di frammenti nella forma di Rune maggiori.

Ovviamente, non pretendiamo di conoscere tutti gli anelli magici comparsi nel corso dei secoli in libri, film e altre opere. Dunque, se ne conoscete degli altri, non esitate a commentare!