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Mirtilla e Pix: i due fantasmi più eccentrici di Hogwarts

11 Dicembre 2019 dieg-manc 7 min read

Mirtilla e Pix: i due fantasmi più eccentrici di Hogwarts

11 Dicembre 2019 James 7 min read

In questo articolo si parlerà di due particolarissimi spiriti che popolano Hogwarts: Mirtilla Malcontenta e Pix il Poltergeist.

Le avventure della saga di Harry Potter hanno come principali protagonisti i maghi e le streghe, ma durante la storia compaiono le più disparate creature: orchi, giganti, lupi mannari, vampiri, sirene e fantasmi. Questi ultimi, sebbene non siano personaggi principali, giocano un ruolo fondamentale in alcuni momenti della trama.

Una “vita” dopo la morte

Sebbene la magia possa compiere imprese impossibili che qualunque babbano sogna di eseguire almeno una volta nella vita (es. appellare il telecomando rimanendo stesi sul divano), viene subito messo in chiaro che anche il più grande dei maghi non è onnipotente.

La magia ha dei limiti espressi nelle “Cinque Principali Eccezioni alla Legge di Gamp sulla Trasfigurazione degli Elementi” e il più importante di questi riguarda proprio la vita e la morte: non si può, in nessun caso, riportare alla vita qualcuno che è deceduto.

Tuttavia, sin dall’arrivo ad Hogwarts di Harry si scopre qualcosa che sembra sbugiardare questa regola: la scuola è popolata di fantasmi. Con il proseguire della storia si incontrano molti spiriti e si comprendono diverse cose riguardo la loro natura:

<<Io avevo paura della morte>> sussurrò Nick. <<Ho scelto di restare. A volte mi chiedo se non avrei dovuto… be’ questo non è né qua né là… in effetti io non sono né qua né la…>> Sbottò in una risatina triste. <<Io non so nulla dei segreti della morte, Harry, perchè ho scelto questa meschina imitazione della vita.>>

Harry Potter e Nick-Quasi-Senza-Testa in “Harry Potter e l’Ordine della Fenice” capitolo 38 “La seconda guerra comincia”

Dal discorso di Nick e da una lezione del professor Piton, si capisce che i fantasmi sono solo una pallida imitazione della vita. Non hanno nulla a che fare con l’immortalità poiché è noto che possono frequentare solo luoghi che hanno frequentato da vivi.

Un fantasma, come voglio sperare che tutti ormai sappiate, è l’impronta di un’anima dipartita lasciata sulla terra, e naturalmente, come Potter ci informa, è trasparente

Severus Piton in “Harry Potter e il Principe Mezzosangue” capitolo 21 “La Stanza delle Necessità”

Sebbene non siano effettivamente vivi, gli spiriti svolgono alcuni ruoli importanti nella storia: portano messaggi urgenti in giro per la scuola, aiutano i protagonisti con utili consigli e informazioni, addirittura uno di loro mantiene la sua cattedra anche post mortem (Prof. Ruf insegnante di Storia della Magia).

Fantasmi

Il “Combinadisastri-In-Capo”

<<Ooooooooh!>> esclamò con una risata maligna. <<Pivellini del primo anno. Ma che bello!>> Si gettò a capofitto su di loro. Tutti si chinarono per schivarlo. <<Vattene, Pix, o dirò tutto al Barone Sanguinario, sta’ sicuro!>> gli ringhiò Percy. Pix svanì con una linguaccia, lasciando cadere i bastoni sulla testa di Neville. Lo udirono allontanarsi di corsa, sbatacchiando le armature al suo passaggio. <<Dovete guardarvi da Pix>> disse Percy mentre riprendevano a camminare. <<Il Barone Sanguinario è l’unico che riesca a controllarlo; Pix non dà retta neanche a noi prefetti.>>

“Harry Potter e la Pietra Filosofale” capitolo 7 “Il cappello parlante”

Pix il Poltergeist, o Peeves secondo la nuova traduzione (fedele alla lingua originale), deve il suo nome alla parola inglese peevish, che significa cattivo, di brutto temperamento.

Non si conosce molto della sua storia o del suo aspetto, si sa soltanto che indossa un cappello bizzarro di un acceso arancione, accompagnato con una cravatta a farfalla girevole e scarpe a punta da elfo.

Lo spiritello, sebbene non si possa definire cattivo, ha reso la vita difficile agli abitanti della scuola, in primis al suo nemico numero uno: Gazza.

[…] ma Pix il Poltergeist, se lo incontravi quando eri in ritardo per una lezione, era capace di farti trovare due parte sprangate e una scala a trabocchetto. Ti tirava in testa un cestino della carta straccia, ti sfilava il tappeto da sotto i piedi di gesso oppure, avvicinatosi di soppiatto, ti afferrava il naso e strillava <<PRESO!>>

Pix in “Harry Potter e la Pietra Filosofale” capitolo 8 “Il maestro delle pozioni”

Durante il loro primo anno anche Harry e Ron sono stati vittime dello spirito che non ha reso facile il loro ambientamento nella scuola poiché era solito farli arrivare tardi alle lezioni usando ogni tipo di tranello.

In ogni sua apparizione Pix dimostra di essere interessato solo a seminare il caos per il puro gusto di farlo, senza prendersela con qualcuno in particolare ma rivolgendo le sue attenzioni al primo malcapitato incappato nella sua strada.

Non rispetta alcuna autorità tranne quella del Barone Sanguinario, fantasma di Serpeverde, che sembra incutergli timore.

Da un’analisi poco attenta sembrerebbe che Pix sia solo un personaggio comico di scarso rilievo, questo probabilmente gli ha causato l’esclusione dalla trasposizione cinematografica della saga; in realtà alcune azioni del poltergeist, che verranno analizzate in seguito, rivelano una personalità decisamente più profonda.

Pix

Un fantasma troppo giovane

<<Pensate che non sappia quello che la gente mi dice dietro? Mirtilla grassona, Mirtilla racchiona! Mirtilla piagnona, malcontenta, Mirtilla che fa le boccacce!>>
<<Ti sei dimenticata Mirtilla brufolosa>> le sibilò Pix all’orecchio. La malcontenta Mirtilla scoppiò in singhiozzi disperati e abbandonò il sotterraneo.

Mirtilla e Pix in “Harry Potter e la Camera dei Segreti” capitolo 8 “La festa di complemorte”

Myrtle Elizabeth Warren è stata una studentessa nata babbana che ha frequentato Hogwarts negli anni quaranta.

La sua grande sfortuna è stata di trovarsi nel periodo in cui Tom Riddle, futuro Voldemort, aveva deciso di riaprire la Camera dei Segreti per epurare la scuola da tutti coloro i quali erano ritenuti indegni di apprendere le arti magiche da lui e dal suo antenato Salazar Serpeverde.

Mirtilla (secondo la traduzione italiana) era un’adolescente come tanti altri, piena di insicurezze accentuate da chi, come Olive Hornby, aveva deciso di divertirsi prendendola in giro a causa dei suoi occhiali.

È morta a soli tredici anni senza essere riuscita a vivere davvero e il suo fantasma dimostra di aver conservato tutte le caratteristiche caratteriali che la ragazza possedeva in vita, senza riuscire mai a maturare.

Mirtilla è stata soprannominata “Malcontenta” dagli studenti di Hogwarts poiché era continuamente rintanata in bagno a piangere per gli sfottò che riceveva anche da morta.

Mirtilla

Hogwarts è casa… per tutti

Come accennato precedentemente Pix si è rivelato un vero combina disastri, ma a modo suo è sempre stato fedele alla scuola dove abitava.

Non si è mai spinto troppo oltre nei suoi scherzi per cui mastro Gazza non è mai riuscito ad ottenere la sua espulsione.

Durante il quinto libro, dopo che Silente era stato allontanato da Hogwarts, Pix ha preso alla lettera il comando di Fred e ha organizzato una resistenza contro la Umbridge e la sua squadra di inquisizione.

<<Falle vedere i sorci verdi anche per noi, Pix>>. E Pix, che fino ad allora Harry non aveva mai visto prendere ordini da nessuno, levò il berretto a sonagli e scattò sull’attenti…

Fred e Pix in “Harry Potter e l’Ordine della Fenice” capitolo 29 “Orientamento <professionale”

Durante l’ultima battaglia Pix si è dimostrato tenace nel lottare per difendere la sua casa dall’assalto dei Mangiamorte.

Infine. a vittoria ottenuta, ha allietato i combattenti con una celebre filastrocca “Vold-è-mort con tutte le ossa rotte”.

Per Mirtilla Hogwarts è stato un luogo di sofferenza sia in vita che in morte; per questo motivo ha sempre tentato di aiutare alcuni studenti nei loro momenti di fragilità.

Questa sua inclinazione si è manifestata per la prima volta quando nel tentativo di sollevare il morale ad Harry, pronto a scendere nella Camera dei Segreti, gli ha proposto di rimanere con lei nel suo gabinetto nel caso di sua prematura dipartita.

Mirtilla ha aiutato il protagonista anche in occasione del torneo Tremaghi dandogli il suggerimento su come ascoltare il messaggio nell’uovo d’oro.

<<Io proverei a metterlo dentro l’acqua, se fossi in te>>. Harry aveva inghiottito un bel po’ di bolle per lo spavento. Si rimise diritto, sputacchiando, e vide il fantasma di una ragazza dall’aria molto depressa seduto a gambe incrociate sopra un rubinetto. Era Mirtilla Malcontenta…
…<<Mirtilla!>> esclamò Harry indignato. <<Io… non ho niente addosso!>>. La schiuma era così densa che non si vedeva nulla, ma Harry aveva la sgradevole sensazione che Mirtilla lo avesse spiato da uno dei rubinetti fin dal suo arrivo.
<<Ho chiuso gli occhi quando sei entrato>> disse lei, strizzando gli occhi attraverso gli occhiali spessi. <<Sono secoli che non vieni a trovarmi>>.

Harry e Mirtilla in “Harry Potter e il Calice di Fuoco” capitolo 25 “L’uovo e l’occhio”

Tuttavia, il momento in cui il fantasma dimostra tutta la sua sensibilità è stato quando ha ascoltato le sofferenze di Draco Malfoy, schiacciato dal peso di una missione troppo grande per lui, e ha tentato di consolarlo.

<<No>> gemette la voce di Mirtilla Malcontenta da uno dei cubicoli. <<No… dimmi che cosa c’è che non va… io posso aiutarti>>
<<Nessuno può aiutarmi>> rispose Malfoy. Stava tremando. <<Non posso farlo, non posso… non funzionerà… E se non lo faccio presto… dice che mi ucciderà…>>

Draco Malfoy e Mirtilla in “Harry Potter e il Principe Mezzosangue” capitolo 24 “Sectumsempra”

Probabilmente rivedeva sé stessa nel ragazzo e desiderava che lui avesse ciò che lei non aveva mai avuto: qualcuno disposto ad ascoltare le proprie insicurezze e pronto a tendere una mano di aiuto. 

Alcune volte, i anche i personaggi che sembrano marginali sono importanti nello sviluppo della storia, basta non fermarsi al primo sguardo.

Mirtilla e Draco

E tu pensi che questi due personaggi siano stati sottovalutati? Faccelo sapere nei commenti!

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James
James

Studente di Fisica, 22 anni.

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