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Il Mantello dell’Invisibilità esiste nella realtà? Gli esperimenti con la luce

1 Novembre 2018 vale-long 3 min read

Il Mantello dell’Invisibilità esiste nella realtà? Gli esperimenti con la luce

1 Novembre 2018 Caskett 3 min read

Il Mantello dell’Invisibilità, creato con l’utilizzo della tecnica del Chroma Key, potrebbe esistere nel mondo reale! Un team di ricercatori canadese dichiara di aver reso con successo un oggetto invisibile…

Jose Azana, co-autore di uno studio sulle scoperte riguardo alla manipolazione della luce, afferma che questa tecnica potrebbe avere un’ampia gamma di applicazioni, inclusi mascherare le trasmissioni a fibre ottiche e rendere invisibile un oggetto all’occhio nudo.

L’esperimento

“Abbiamo reso un oggetto target completamente invisibile alla vista sotto una realistica illuminazione a banda larga”, afferma Jose Azana. L’esperimento è stato condotto utilizzando un cavo a fibra ottica, luce laser e un oggetto target all’Istituto Nazionale per la Ricerca Scientifica (INRS) a Montreal.

Luce ricercatori

I ricercatori hanno proiettato il laser tramite uno strumento occultante che cambia la frequenza della luce in modo da farla passare attraverso l’oggetto target, invece di farla interagire rendendo l’oggetto visibile. Un ulteriore filtro dietro il campione riemetteva la luce alla sua frequenza originale.

Secondo Azana è stato come trasformare la luce in un “fantasma” che passa attraverso l’oggetto, per poi ritrasformarla in luce normale.

Ricostruiamo l’onda esattamente com’era in precedenza, perciò è esattamente come se non ci fosse nulla. Rendiamo l’oggetto invisibile.

Azana a Global News


Come funziona

La maggior parte delle sorgenti luminose nel mondo, incluso il Sole, emette un gran numero di onde nel range del visibile. Quest’intervallo appare solitamente bianco, ma, se si facesse passare attraverso un prisma, si scoprirebbe che in realtà è formato da raggi di onde diverse individualmente colorate.

Ogni giorno possiamo vedere ciò che ci circonda ad occhio nudo perché tutto assorbe e riflette una porzione di questa gamma di luce. Per esempio, un oggetto blu riflette le onde di luce blu e assorbe tutte le altre. Quell’oggetto appare blu all’occhio umano perché è il colore della luce che gli rimbalza addosso. “Ciò che cerchiamo di fare con il Mantello dell’Invisibilità è tentare di evitare questo passaggio”, dice Azana.

Luce Strumento

L’occultamento spettrale lancia essenzialmente onde luminose a una frequenza capace di attraversare l’oggetto target, infine le riemette al loro stato originale. In altre parole, si potrebbe illuminare un cesto di mirtilli con una torcia e si vedrebbe direttamente il muro dall’altra parte, senza che i mirtilli in mezzo riflettano alcuna luce. Si dovrebbe solo programmare il filtro perché nasconda la luce blu. Come afferma Azana, “si potrebbe vedere dietro l’oggetto come se non ci fosse affatto”.

Questo è fondamentalmente ciò che hanno fatta Azana e il suo team, a parte il fatto che loro hanno utilizzato un laser invece di una torcia, e un target di un colore ben preciso al posto di un cesto di mirtilli.


Da Fantascienza a Scienza Futura

Macchine-spia invisibili, alieni mimetizzati, aerei nascosti e Hobbit difficili da individuare sono stati i pilastri della cultura pop per decenni, ma la scienza ha lavorato a lungo per replicare gli stessi effetti nella vita reale.

I precedenti tentativi di ottenere l’invisibilità hanno funzionato solo in maniera limitata, nascondendo ai radar un oggetto (come gli aerei da caccia), distorcendo le onde luminose in modo da deviarle attorno all’oggetto o rendendolo invisibile a una luce di un solo colore.

Per Azana l’ultimo metodo di occultamento è in sostanza inutile, poiché il mondo reale è pieno di luci dai colori diversi che rovinerebbero l’effetto. L’esperimento di occultamento spettrale non ha nascosto nulla di così complicato come un jet o un umano, ma ha dimostrato che la luce può essere cambiata fino a passare totalmente tramite un oggetto più che essere riflessa o assorbita.

Luce Curve

Ciò è di buon auspicio per potenziali usi militari in futuro, anche se tali applicazioni sono ancora lontane, come dicono gli autori dello studio. Azana conferma che l’occultamento dipende dalla conoscenza esatta del colore da filtrare. In ogni caso, teoricamente si potrebbe programmare uno strumento in modo da ignorare l’intero spettro del visibile, rendendo effettivamente un oggetto invisibile all’occhio nudo.


Lo studio ha dimostrato che un oggetto monodimensionale può essere reso invisibile. Il prossimo passo sarà applicare lo stesso concetto a oggetti bi- e tridimensionali. Un piccolo passo per i ricercatori, ma un grande passo per la Scienza!

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