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Maggie Smith: dal teatro al cinema, i mille volti di un’attrice

19 Novembre 2020 eric-bard 5 min read

Maggie Smith: dal teatro al cinema, i mille volti di un’attrice

19 Novembre 2020 Mikasa 5 min read

Sarebbe superfluo sottolineare ulteriormente quanto Maggie Smith sia un colosso del cinema inglese (e non solo). Perché sì, Maggie non solo ha dato volto alla Professoressa McGranitt, ma è un’attrice che ha iniziato la sua carriera calcando i palchi del Playhouse Theatre di Oxford e che ha esordito nel cinema con ben due Premi Oscar.

Premi Oscar, interpretazioni a teatro… insomma, Maggie Smith è un vero e proprio colosso del mondo dello spettacolo. Nel corso della sua lunghissima carriera è stata in grado di interpretare e fare suoi un numero indefinibile di personaggi diversi tra loro, non lasciando dubbio alcuno sul suo innato talento.

Talento alimentato da una grandissima forza di volontà che, anche in momenti difficili, non le ha mai fatto perdere di vista l’amore per la sua professione (e potremmo dire, per la sua vita).

Gli esordi

Come ogni attore e attrice, anche l’esordio nel mondo dello spettacolo di Maggie Smith è stato un percorso in salita. Si sa, il cinema e il teatro sono ambienti duri e l’attrice stessa ha raccontato di non ricordare con piacere alcuni episodi risalenti ai suoi primi anni.

Nel 1956 Maggie Smith partecipò a una commedia musicale chiamata “New Faces of 1956”, a New York. Come ha raccontato l’attrice stessa (qui potete trovare l’intervista completa), durante i suoi primi anni di attività portava riviste universitarie in piccoli teatri, dove – probabilmente – il produttore di New Faces, Leonard Sillman, l’ha notata.

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Maggie Smith in New Faces of 1956

Eppure, quella è un’esperienza che Maggie ricorda con tutt’altro che gioia:

“Passavo tutto il giorno a piangere. Ci pagavano così poco. Non conoscevo nessuno poi. Mi avevano prenotato anche un albergo che non potevo permettermi! Costava 60$ a settimana!”

Poi, improvvisamente, l’esordio a teatro all’interno della Royal National Theatre di Londra. Un cambio di pagina non indifferente e a dir poco vertiginoso, come ci ha tenuto a sottolineare lei stessa. Passare da riviste e televisione al teatro shakespeariano non è cosa da tutti i giorni. Da lì in poi Maggie ha preso parte a opere come La dodicesima notte, Le allegre comari di Windsor e persino l’Otello.


Il cinema e il primo premio Oscar

Uno dei suoi primi ruoli da protagonista le viene assegnato nella pellicola di Ronald Neame, La strana voglia di Jean (1969), dove interpreta l’entusiasta professoressa Jean Brodie. La sua interpretazione le vale una candidatura ai Golden Globe, la vittoria del BAFTA Awards e del Premio Oscar come Miglior Attrice Protagonista.

La sua è ormai una carriera avviata e nel 1978 ha l’occasione di prendere parte alla pellicola Assassinio sul Nilo, tratta dall’omonimo romanzo di Agatha Cristie, al fianco di attori come Peter Ustinov, Mia Farrow e l’immensa Angela Lansbury.

Nello stesso anno ottiene il ruolo di protagonista in California Suite, al fianco di Herbert Ross, che le vale il secondo Premio Oscar come Miglior Attrice Protagonista.

Maggie Smith in La strana voglia di Jean (1969)

Gli anni 2000 tra Harry Potter e Downton Abbey

Il primo decennio degli anni 2000 vede Maggie Smith impegnata nelle riprese della saga di Harry Potter, nel ruolo dell’iconica professoressa Minerva McGranitt.

Eppure, vestire i panni della McGranitt non è stato esattamente ciò che Maggie ha definito un ruolo soddisfacente.

Sono profondamente grata per il lavoro svolto in Harry Potter e in Downton Abbey, ma non era quello che avresti definito soddisfacente. 

Ciò su cui spesso si è soffermata l’attrice, come anche Alan Rickman, è il fatto che il suo ruolo all’interno dei film consistesse principalmente in reaction shots, momenti cinematografici che hanno il compito di “staccarsi” dall’azione principale del film.

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Maggie Smith e Imelda Staunton in Harry Potter e l’Ordine della Fenice (2007)

Facendo un balzo in avanti, Maggie Smith ha anche detto qualcosa riguardo la nota serie Downton Abbey, dove ha interpretato per le cinque stagioni il ruolo di Violet Crawley, Contessa Madre di Grantham. Nonostante il suo personaggio sia stato presente sin dal 2010 – agli esordi della serie – fino al 2015 – quando è terminata – la Smith ha affermato di non aver visto nemmeno un episodio della serie, dichiarando:

Perchè dovrei volerla vedere? La sto facendo. Conosco la storia. Ho il set nella scatola, ma sapete bene che arriverei alla fine della mia vita prima di vederlo tutto.

Maggie Smith in Downton Abbey (2010-2015)

Il cinema degli ultimi anni

Nello stesso anno in cui Downton Abbey si è concluso, Maggie ha partecipato al film The Lady in the Van (puoi guardare il trailer qui), dove interpreta Miss Shepherd, un’anziana un po’ scorbutica che vive per 15 anni in un van un po’ malconcio in un quartiere residenziale della grande Londra.

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Locandina di The Lady in the Van (2015)

Maggie Smith però, alla vigilia del suo lancio, credeva che il film non sarebbe stato apprezzato all’infuori dell’Inghilterra, affermando che:

“Potrebbe essere troppo britannico per le altre nazioni. Non penso che verrà molto apprezzato. Una delle recensioni riportava che non sarebbe andato oltre il Nord di Londra. Penso che ci sia un po’ di vero in questo”.

Al contrario, il regista Nicholas Hytner sosteneva che il film, proprio grazie alla grande performance di Maggie Smith, meritasse di essere visto da tutti i tipi di pubblico, anche uno al di fuori della Gran Bretagna.
Difatti la performance della Smith le è valsa una candidatura ai Golden Globe come Miglior attrice in un film o commedia musicale e ai British Academy Film Awards come Miglior attrice protagonista.

Qualche anno dopo prende parte al film-documentario Un tè con le regine – Quattro attrici si raccontano (2018) al fianco di Judi Dench, Eileen Atkins e Joan Plowright. Ciò che hanno in comune le quattro attrici è il titolo di Dama dell’Ordine dell’Impero Britannico, conferito loro dalla Regina Elisabetta II.

Il film è una chiacchierata con le attrici in cui ripercorrono le loro carriere, soprattutto i momenti in cui hanno recitato insieme.

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Locandina di Un tè con le regine – Quattro attrici si raccontano (2018)

Maggie Smith è uno dei caposaldi del cinema contemporaneo e sicuramente saranno state la sua grande preparazione ed esperienza (e probabilmente anche gli incidenti di percorso o le difficoltà), oltre a una buona dose di talento, a farci vivere la magia della Professoressa McGranitt che ci presentò J.K. Rowling tanti anni fa. E speriamo che Maggie continui a portare quella stessa magia anche nelle sue future performance.

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