In Harry Potter sono presenti numerose creature magiche, molte delle quali prendono ispirazione da svariate leggende o racconti preesistenti. Naturalmente sono presenti anche i licantropi. Vediamo quali sono le particolarità dei Lupi Mannari presenti nella saga.
Tra le numerose creature che popolano il microcosmo magico di Harry Potter ci sono anche i Lupi Mannari. Essi vivono sparsi in egual misura in tutto il mondo e sono spesso emarginati dalle comunità di maghi da cui hanno origine il più delle volte.
Differenze con i lupi comuni
Nella sua forma animale il licantropo si distingue molto difficilmente da un comune lupo “tradizionale”. Il muso si presenta leggermente più corto, le pupille più piccole e la coda a ciuffi anziché folta e compatta.
La reale differenza sta nel comportamento. Infatti è altamente improbabile che un lupo comune attacchi una persona se non in particolari condizioni. Al contrario, i Lupi Mannari attaccano quasi sempre gli esseri umani, mentre rappresentano solo un lieve rischio per tutti gli altri esseri viventi.
Data la poca aggressività del lupo “tradizionale”, le autorità magiche hanno tutti i motivi per poter supporre che i reali protagonisti dei racconti popolari che parlano dei lupi come ottusi predatori, non siano veri lupi, ma licantropi.
Le vittime e il contagio
Le streghe e i maghi comunemente coinvolti nello studio di queste creature, sono in media molto più esposti al rischio rispetto ai Babbani.
Verso la fine del diciannovesimo secolo il professor Marlowe Forfang, una delle maggiori autorità inglesi sui Lupi Mannari, avviò il primo studio completo sulle loro abitudini. Si scoprì che quasi tutti coloro che aveva potuto studiare e interrogare erano stati maghi prima di venire morsi. Apprese, inoltre, che i Babbani hanno un “sapore” diverso da quello dei maghi e che è più probabile che muoiano per le ferite riportate in seguito ad un attacco. Invece le streghe e i maghi tendono a sopravvivere e a diventare a loro volta Lupi Mannari.
Infatti per diventare un licantropo è necessario essere morsi da uno di loro che abbia assunto la forma animale. Il contagio avviene quando la saliva del lupo si mescola con il sangue della vittima.
Il mondo dei Lupi Mannari è avvolto da numerosi miti e leggende, ma che contengono un piccolo fondo di verità. Infatti l’argento è totalmente inutile se si vuole uccidere un lupo, mentre è utilissimo se mescolato al dittamo perché può “sigillare” la ferita di un morso ed evitare alla vittima di morire dissanguata. (Anche se circolano svariate e tragiche storie di vittime che preferivano essere lasciate morire, piuttosto che vivere come Lupi Mannari).
Durante la seconda metà del ventesimo secolo, vennero ideate numerose pozioni per alleviare gli effetti della licantropia. La pozione di maggiore successo fu la Pozione Antilupo. Tale pozione, assunta prima della luna piena, fa sì che il Lupo Mannaro in questione si trasformi un innocuo lupo assonnato per quella notte.
La mensile trasformazione di un Lupo Mannaro è estremamente dolorosa se non trattata ed è di solito preceduta e seguita da alcuni giorni di pallore e malattia. Nei momenti di forma lupesca, i Lupi Mannari perdono completamente la capacità umana di distinguere tra il bene e il male. Tuttavia, non è corretto affermare che soffrano di una perdita permanente di senso morale. Quando sono in forma umana, i Lupi Mannari possono essere buoni e gentili come qualunque altra persona. Ma può anche capitare che siano pericolosi, tutto dipende dal tipo di persona che si è alla base prima del morso (non a caso nella saga vengono presentati sia Remus Lupin sia Fenrir Greyback).
Se una persona venisse attaccata da un Lupo Mannaro non trasformato al momento dell’aggressione, la vittima potrebbe sviluppare alcune parziali caratteristiche lupesche come una spiccata preferenza per la carne al sangue, ma non dovrebbe altrimenti essere soggetta ad effetti a lungo termine.
Tuttavia, ogni tipo di morso o graffio inferto da un Lupo Mannaro lascia cicatrici permanenti, indipendentemente dal fatto che la persona abbia o meno assunto la forma di lupo al momento dell’attacco.
Regolazione e controllo dei Lupi Mannari
Il Ministero della magia non è mai riuscito a trovare una politica efficace nei confronti di queste creature.
Nel 1637 fu redatto un Codice Etico per Lupi Mannari, che tutti i Lupi Mannari avrebbero dovuto sottoscrivere, promettendo di non attaccare nessuno e di rinchiudersi in un luogo sicuro ogni mese, in occasione della trasformazione. Ma nessuno si sentiva pronto a recarsi al Ministero e ad ammettere di essere un Lupo Mannaro, motivo per il quale nessuno firmò tale codice. Lo stesso problema riguardò anche il successivo Registro dei Lupi Mannari. Per anni infatti il Registro, sul quale ogni Lupo Mannaro avrebbe dovuto annotare il proprio nome e i dettagli personali, è rimasto incompleto e inaffidabile, poiché molti di quelli che venivano morsi, e di conseguenza trasformati, hanno sempre cercato di tenere segreta la propria condizione e di sottrarsi all’inevitabile vergogna e all’esilio che ne conseguiva.
Per anni i Lupi Mannari sono stati sballottati tra le divisioni Bestie e Umani del Dipartimento per la Regolamentazione e il Controllo delle Creature Magiche. Nessuno, infatti era in grado di stabilire se un Lupo Mannaro dovesse essere classificato come umano o animale.
Così, il Registro dei Lupi Mannari e l’Unità di Cattura dei Lupi Mannari passarono entrambi sotto la Divisione Bestie, mentre un ufficio dedicato ai Servizi di Sostegno dei Lupi Mannari fu organizzato nella Divisione Umani.
Poiché nessuno si è mai rivolto ai Servizi di Sostegno, per lo stesso motivo per cui solo in pochi si sono iscritti al Registro, alla fine il progetto venne cancellato.
Discendenza e cuccioli
La reputazione che circonda i Lupi Mannari è stata così pessima per secoli, che solo in pochi hanno avuto il coraggio di sposarsi e avere dei bambini.
Ad ogni modo ci sono stati dei rari casi in cui dei Lupi Mannari hanno sposato compagni umani, ma non è stata evidenziata la trasmissione di caratteri della licantropia alla prole.
Una curiosa peculiarità di questa condizione è che se due Lupi Mannari dovessero accoppiarsi durante la luna piena (una situazione estremamente improbabile che risulta essere accaduta solo due volte), daranno vita a cuccioli di lupo simili in tutto a veri lupi, che si contraddistinguono per la loro intelligenza incredibilmente spiccata. I cuccioli non sono molto più aggressivi di lupi normali e non scelgono gli umani come vittime dei loro attacchi. I cuccioli diventano lupi bellissimi e di insolita intelligenza. Una cucciolata frutto di questo incrocio pare che sia stata liberata una volta nella foresta proibita di Hogwarts, in condizioni di estrema segretezza e per gentile concessione di Albus Silente. Alcuni di loro vivono ancora lì tranquilli, un particolare che ha portato alla creazione di storie sulla presenza di “Lupi Mannari” nella foresta.
Ora che sappiamo le differenze fra lupo comune e Lupo Mannaro, sappiamo anche in quale dei due casi scappare a gambe levate. L’unico problema rimane essere capaci di distinguerli anche in lontananza!
Fonte: Potterpedia