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Luna, Neville e Hermione: l’importanza di essere se stessi

14 Giugno 2020 chia-digr 3 min read

Luna, Neville e Hermione: l’importanza di essere se stessi

14 Giugno 2020 Nox 3 min read

Penso che siamo tutti d’accordo nel dire che Harry Potter ci ha insegnato molte, molte cose: il coraggio, l’amicizia, l’amore, ma anche l’importanza di essere sempre se stessi.

Grazie alla presenza di vari personaggi, la Rowling ci suggerisce quanto tutti siano speciali a modo proprio e che è nella diversità che si celano i punti di forza, dimostrandoci che essere noi stessi è la cosa migliore che potremmo scegliere di fare

Luna Lovegood

Era piuttosto ovvio che partissimo dalla nostra stramboide preferita. Con gli orecchini a forma di ravanello, la testa fra le nuvole e il parlare di cose dalla dubbia esistenza si è guadagnata l’appellativo di Lunatica Lovegood.

Appena ci viene presentata, notiamo subito che Luna non ha molti amici, che spesso viene presa in giro, anche da personaggi positivi, come ad esempio Hermione. Luna però è incurante delle cattiverie che le dicono dietro, non le importa essere lo zimbello della scuola, lei è così e basta. Non le importa essere criticata da una delle studentesse più brave di Hogwarts: Luna vive nel suo mondo e si sente giusta così e non c’è Hermione che tenga.

(Se vuoi leggere altro sul modo di vivere di Luna, leggi questo nostro articolo!)

Luna ci dimostra che vedere il mondo filtrato dai nostri occhi, vederlo in un’ottica diversa da quella standard non vuol dire essere scemi, tutt’altro. La nostra corvonero prova più volte di essere una strega capace, intelligente, coraggiosa e allo stesso tempo con una sensibilità fuori dal comune.

Alla fine è proprio il suo essere fuori dal comune a farcela amare e infatti Luna è sicuramente uno dei personaggi più amati dell’intera saga proprio perchè è “stramba” e a noi va benissimo così.

se stessi

Neville Paciock

Imbranato, insicuro e timido: così ci viene presentato. E Neville ci fa subito una gran tenerezza con quella sua sbadataggine e la sua ingenuità. Come quando voleva avvertire Harry e Hermione che erano usciti di notte, rischiando una punizione (che tra l’altro si prende).

Neville sarà pure lo “sfigato” ma ha un cuore puro che, come dice Ron, lo fa valere 10 volte un qualsiasi figlio di papà snob (ogni riferimento a Malfoy è puramente casuale). Neville è speciale, e ci fa sentire speciali nei nostri panni da “sfigati”, perchè ci fa capire che essere ingenui non vuol dire essere stupidi, avere paura non vuol dire non poter trovare il coraggio (se vuoi sapere altro su Neville leggi questo articolo!).

È dal nostro essere sfigati che nasce poi l’eroe: quello che, di fronte a Hogwarts distrutta e l’unica speranza di salvezza svanita con la (presunta) morte di Harry, trova la forza di farsi avanti e opporsi ancora a Voldemort, proprio lui che aveva paura di essere smistato a Grifondoro non ritenendosi all’altezza.

se stessi

Hermione Granger

Hermione all’inizio ci viene rappresentata come un’insopportabile so tutto io. Quella che ha, sì, sempre la risposta giusta ma con quel cipiglio di superiorità che darebbe fastidio al più caritatevole dei santi.

se stessi

Hermione, esattamente come Luna, all’inizio non ha amici, anzi sono quasi tutti della stessa opinione di Ron. Dopo la nascita del nostro amatissimo trio, Hermione comunque non rinuncia a essere quello che è, nonostante le parole di Ron l’abbiano ferita.

E meno male, aggiungerei. Se Hermione non fosse stata Hermione, Harry e Ron non sarebbero nemmeno arrivati alla fine del loro primo anno. Il non essere come i suoi migliori amici non rende Hermione peggiore, nè migliore, solo diversa, speciale.


Ci sono molti altri personaggi che con i loro atteggiamenti ci dovrebbero far capire quanto sia importante essere noi stessi.

Mi vengono i gemelli Weasley che non mollano il loro sogno di aprire un negozio di scherzi nemmeno quando Molly si oppone con fermezza e dimostrano che essere loro stessi, dei “buffoni” che fanno ridere la gente, è esattamente ciò di cui la gente ha bisogno.

Potremmo anche parlare di Baston e la sua fissa per il Quidditch, tutti abbiamo pensato che quel ragazzo fosse leggermente ossessionato dal gioco ma cosa sarebbe Oliver senza il suo amore amore per il Quidditch? Potremmo anche continuare con Ron, che si sente sempre inferiore al suo migliore amico, senza rendersi conto quanto Harry abbia bisogno di lui.

E noi siamo tutti dei Neville o degli Oliver o delle Luna che per gli altri sono sempre fuori posto ma che in realtà sono esattamente dove dovrebbero essere.

speciali

Harry Potter ci ha insegnato tanto ma farmi capire quanto sia importante essere me stessa e quanto tutti noi siamo speciali a modo nostro, è una delle cose che preferisco.

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