Haruki Murakami è uno dei più conosciuti e gettonati scrittori contemporanei; i suoi libri sono stati tradotti in più di cinquanta lingue e il suo modo occidentale di raccontare il Giappone ha conquistato il cuore di molti lettori. Dal più noto Kafka sulla Spiaggia a uno più di nicchia come A sud del confine, a ovest del sole, i suoi libri raccontano una realtà sospesa e ognuno di loro sembra calzare perfettamente a ogni tipo di personalità.
La scrittura di Murakami non è semplice e soprattutto può lasciare nel lettore ancora più dubbi di quelli posti durante la lettura. Forse sta proprio qui la sua bravura: lasciare che, anche dopo l’ultima riga dell’ultima pagina, al lettore venga ancora da chiedersi cosa sia successo ai protagonisti, se sia giusto o meno ciò che è avvenuto e avrà un pallino fisso che gli dice “Voglio andare ancora avanti”, come un viaggio che vorremmo non finisse mai. Perché i libri di Murakami sono un po’ dei viaggi.
Così come un libro si adatta meglio a un tipo di personalità piuttosto che a un altro, anche le case di Hogwarts posseggono lo stesso criterio, perché una personalità avrà sempre – con tutte le particolarità del caso – una tendenza verso qualcosa.
Alt! Se ancora non sei smistato in nessuna casa, puoi verificare quale fa più al caso tuo a seconda del tuo segno zodiacale.
1) Corvonero – Kafka sulla spiaggia
Kafka sulla spiaggia è probabilmente il più noto tra i libri di Murakami. Pubblicato nel 2002, il libro riceve un’approvazione più che positiva dalla critica, venendo addirittura classificato dal New York Times come uno dei 10 migliori libri del 2005.
La storia segue le vicende di Tamura Kafka, un quindicenne ormai stanco di vivere sotto l’insopportabile e dispotico padre che decide di scappare di casa con un po’ di risparmi e uno zainetto, inconsapevole di star per compiere un viaggio ai limiti del paranormale. Nello stesso momento, in un’altra parte del Giappone, un uomo di mezza età di nome Nakata, rimasto un po’ stupido dopo un misterioso incidente quando era bambino, che possiede però l’incredibile potere di parlare con i gatti.
Le due storie proseguiranno in parallelo fino a un inevitabile incontro.
Kafka sulla spiaggia non è un libro di facile lettura, non solo per la gran quantità di pagine, ma anche e soprattutto per la complessità della sua storia (anche se all’apparenza sembra tutto fin troppo semplice, come in ogni libro di Murakami). Tuttavia, possiede quel pizzico di magia e stravaganza che si adatta perfettamente alle menti brillanti dei Corvonero.
Dopotutto anche Luna, come Nakata, comunicava con gli animali, no?
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2) Grifondoro – Norwegian Wood
Pubblicato nel 1987, il libro è una dedica da parte di Murakami ai suoi amici, a “quelli che sono morti e a quelli che restano”. Input estremamente romantico e drammatico, che si adatta perfettamente alla storia narrata.
Watanabe Tōru è ormai un uomo di mezza età quando, su un aereo, ascoltando Norwegian Wood dei Beatles, ripercorre con un flashback la sua adolescenza, ripensando a tutti coloro che in qualche modo l’avevano attraversata e segnata: il suo amico dell’università, scalmanato e senza regole Nagasawa, il suo migliore amico morto suicida Kizuki e la sua fidanzata, Naoko, di cui si innamorerà perdutamente lo stesso Watanabe e Midori, eccentrica compagna di corso con un passato tormentato alle spalle.
Ripensando alle esperienze che l’hanno segnato in giovinezza, Watanabe si rende conto che ognuna di esse ha preparato in qualche modo il suo animo ad accettare l’idea che la morte non è l’antitesi della vita, bensì una parte intrinseca di essa. Come ci ha insegnato Sirius Black:
“Quelli che ci amano non ci lasciano mai veramente. Possiamo sempre trovarli, qui dentro”.
– Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban
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3) Serpeverde – L’incolore Tazaki Tsukuru e i suoi anni di pellegrinaggio
Il secondo più recente romanzo di Murakami dopo L’Assassinio del Commendatore (2018-2019), L’incolore Tazaki Tsukuru e i suoi anni di pellegrinaggio viene pubblicato nel 2014 e racconta le vicende di un protagonista che per tutta la sua vita si è sentito grigio, incolore, al contrario dei suoi amici, i quali hanno sempre incarnato un colore, anche nel proprio nome (Shiro (bianco), Aka (rosso), Kuro (nero) e Ao (blu) ). Saranno proprio i suoi amici a dargli un motivo per andare avanti nell’adolescenza e sarà il loro improvviso abbandono a far cadere Tazaki in un vortice di malinconia e angoscia fino a desiderare l’annullamento totale della sua persona.
Tuttavia, Tazaki decide di prendere il coraggio a due mani e determinato a comprendere quali siano stati i motivi che hanno portato i suoi amici ad abbandonarlo gira letteralmente il mondo per venire a capo del suo dilemma, arrivando alla conclusione che forse l’unico modo per non essere più incolore e grigio è accettarsi per come si è e porsi in questo modo al mondo.
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4) Tassorosso, A sud del confine, a ovest del sole
Come ci si sente a essere figli unici e vivere quasi tutta la sua vita soli? Murakami lo racconta attraverso il protagonista, Hajime, il quale fino all’età di 12 anni vive come figlio unico e non condivide la sua vita con nessuno che abbia la sua età, fino a quando la sua vita non si incrocia con quella di Shimamoto, una bambina sola quanto lui che diverrà in qualche modo la sua anima gemella. Anni dopo i due si sono persi di vista e Hajime conduce una vita lussuosa grazie alla gestione di due jazz-bar, è sposato e ha due figlie, ma la sua stabilità verrà sconvolta dall’apparizione di Shimamoto, che riporterà come un’onda violenta il passato nella sua vita.
A quel punto la vita di Hajime, quella di sua moglie e quella di Shimamoto si incroceranno e lui sarà costretto a decidere se rincorrere il passato nella speranza che ritorni o rimanere saldo al presente.
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Haruki Murakami riesce a trasportare e accompagnare il lettore in un viaggio ultraterreno, al limite tra realtà e magia e rendere il tutto assolutamente scorrevole. Sfogliando le pagine veniamo trasportati in una dimensione magica dove non dobbiamo domandarci troppo spesso dove stiamo andando e lasciarci portare – forse un po’ inconsapevoli – in luoghi della nostra mente che non pensavamo di conoscere.