Nelle ultime settimane il regista Chris Columbus è tornato a parlare di Harry Potter. Ha rilasciato alcune dichiarazioni riguardo la futura serie TV reboot e ha parlato di un’esperienza negativa* risalente alla sua regia dei primi due capitoli.
Il primo gennaio è uscito al cinema Nosferatu di Robert Eggers e Chris Columbus appare tra i produttori di questo film. Proprio per questa occasione, il regista americano è stato intervistato da diverse testate giornalistiche e ha risposto anche ad alcune domande riguardo un mondo che conosce abbastanza bene: quello di Harry Potter.
La sfida della nuova serie
Chris Columbus è stato il regista di Harry Potter e la Pietra Filosofale (2001) e di Harry Potter e la Camera dei Segreti (2002) (e di tanti altri bellissimi film, leggete qui!). A Empire ha parlato della sfida che rappresenta la nuova avventura della serie TV prodotta dalla HBO (in uscita nel 2027).
Guarda, auguro loro buona fortuna. Con la serie TV, si ha l’opportunità di filmare praticamente tutto il libro. È così emozionante. Possono addentrarsi in aspetti che noi non abbiamo potuto affrontare – [come] il personaggio di Pix, che abbiamo cercato di inserire nel primo film.
Columbus ha affermato che lo show avrà sicuramente l’opportunità di esplorare tutti quei personaggi non adattabili ai tempi dei film, proprio come il poltergeist Pix. Per quanto riguarda lo stile che gli sceneggiatori dovrebbero prendere, il regista-produttore ha detto la sua riguardo alcuni particolari fondamentali della saga, come le iconiche colonne sonore:
Ci sono delle particolarità stilistiche in quei film che o devi lasciar andare o devi accettare. Ripensano completamente l’aspetto di Hogwarts? Usano la musica di John Williams? Non so come si faccia in questi casi. Ma non vedo l’ora di vederlo.
Un brutto ricordo dal set di Harry Potter
In un’altra intervista al The Hollywood Reporter, Chris Columbus ha rivelato che non tutte le scene dei suoi film gli riportano alla memoria dei bei ricordi e che ancora non sopporta la visione di una scena di Harry Potter e la Pietra Filosofale a causa di un diverbio con un produttore esecutivo. Nello specifico, si riferisce alla scena della Tranello del Diavolo, dove Harry, Ron e Hermione affrontano la pianta durante la loro ricerca della Pietra Filosofale.
Ha ammesso di non essere contento del risultato della sequenza e di aver suggerito l’aggiunta di alcuni effetti speciali per renderla migliore. Ma, secondo le parole di Colombus, uno dei produttori esecutivi avrebbe stroncato la sua idea, sostenendo che non valeva la pena fare questo sforzo.
Quella decisione gli lascia ancora l’amaro in bocca, ma tale esperienza ha avuto un impattato sul suo approccio al cinema in qualità di produttore. Ora, infatti, cerca di supportare le visioni creative dei registi, come ha fatto nel suo recente lavoro su Nosferatu. Queste le sue parole a tal proposito:
Uno dei produttori esecutivi mi ha detto: “Beh, non importa se quella scena [del Tranello del Diavolo] non è buona come le altre scene del film”. Così mi sono ripromesso che non avrei mai detto una frase del genere a qualcuno che se sto producendo. […] E non sto scherzando. Questo atteggiamento è stato un grande successo nell’aiutare Rob [Eggers] a realizzare la sua visione [di Nosferatu].
Nonostante questo brutto ricordo, Columbus rimane orgoglioso della sua Pietra Filosofale e del ruolo fondamentale che ha avuto nel far conoscere al grande pubblico il mondo magico di Harry Potter. Pensate che quella scena sarebbe stata migliore con gli effetti speciali suggeriti da Columbus?
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Fonti: Empire, The Hollywood Reporter