Quante volte ci capita di storcere il naso davanti alle scelte che i traduttori italiano hanno compiuto per regalarci la Saga nella nostra lingua? Vi potrà sembrare assurdo, ma ci sono delle differenze anche tra la versione inglese originale e quella americana!
Certo, non ci sono grossi problemi con i nomi e Hufflepuff rimane Hufflepuff anche nella versione americana, però sono state compiute delle modifiche lessicali sia per quanto riguarda la trasposizione cinematografica che per quanto riguarda i libri.
La versione americana differisce fin dal titolo
Ebbene sì, uno dei più grandi cambiamenti tra l’originale inglese e la versione americana riguarda proprio il titolo di uno dei capitoli della Saga: La Pietra Filosofale. Dalla penna britannica di J.K. Rowling è scaturito il noto titolo Harry Potter and the Philosopher Stone…che nella versione americana diventa Harry Potter and the Sorcerer’s Stone.
La scelta di questa ingente modifica fu dell’editor americano Arthur Levine che aveva delle riserve sull’idea di pubblicare un libro con il termine philosopher nel titolo. Secondo lui, questa parola più nota ai lettori inglesi avrebbe dato ai loro compagni americani un‘idea diversa del contenuto del libro: avrebbe posto troppo l’accento sulla “filosofia”.
A proporre l’alternativa Sorcerer’s Stone (Pietra dello Stregone) fu proprio J.K. Rowling, che ha accettato la richiesta di Levine di scegliere un titolo che potesse risultare più immediato per i lettori americani. Questo ha avuto delle conseguenze anche sulla trasposizione cinematografica: alcune scene sono state girate due volte o ridoppiate in post produzione. Qui potete vedere diversi tipi di scene a confronto, mentre se vi interessa qualche altra curiosità dal backstage potete leggere questo articolo.
J.K. Rowling ha rivelato di aver ricevuto anche delle critiche da colleghi scrittori per la sua scelta di collaborare con un editore americano e modificare il testo, ma lei non è mai stata contraria alla proposta di Levine. L’obiettivo principale, per loro, era quello di rendere la storia di Harry Potter comprensibile e chiara per tutti.
Un’americanizzazione del testo
Non è soltanto il termine philosopher ad aver subito un mutamento nella versione americana di Harry Potter. L’editore Arthur Levine ha deciso di adattare in tutto e per tutto la versione British in American English. Questo ha comportato innanzitutto modifiche ortografiche (un esempio: colour è diventato color, seguendo l’ortografia americana), ma anche variazioni riguardanti espressioni gergali britanniche.
Il Quidditch Pitch (campo di Quidditch), ad esempio, diventa Quidditch Field, perdendo così la sua assonanza col Golden Snitch (Boccino d’Oro) e l’affinità con Cricket Pitch (col gioco del Cricket, infatti, il Quidditch condivide la possibile lunghezza delle partite).
A cambiare sono anche i nomi di dolci e pietanze tipicamente inglesi, così il crumpet è diventato English muffin (in questo caso più chiaro anche a noi lettori italiani) e il sherbet lemon (il famoso sorbetto al limone) è stato trasformato in lemon drop.
Cambio di rotta
Dal quarto libro in avanti, l‘editing americano è diventato più leggero e ha lasciato maggior spazio alle espressioni gergali britanniche. Questo ha fatto sì che i forum su Harry Potter si riempissero di tante domande sul lessico britannico da parte dei lettori americani. Tra le ricerche più numerose c’è il significato di wotcher, il termine londinese utilizzato da Tonks per salutare.
Ecco allora che sui siti americani dedicati alla Saga sono comparsi veri e propri glossari da britannico ad americano che hanno permesso un vivace scambio culturale che non sarebbe stato possibile se Levin fosse rimasto della stessa idea iniziale.
Se vi interessa l’argomento traduzione, trovate qui un nostro approfondimento che mette a confronto l’originale inglese con la versione italiana!