J.K. Rowling ha fatto parlare spesso di sé negli ultimi anni, da quando ha espresso la sua posizione sulle questioni legate alla comunità transgender. Discussioni su Twitter, dichiarazioni controverse e ora un personaggio ucciso in seguito a delle accuse di transfobia nel suo nuovo libro, The Ink Black Heart.
All’interno della “battaglia” che sta vedendo protagonisti J.K. Rowling e i membri della comunità transgender è recentemente emerso un nuovo episodio, che non ha fatto altro che alimentare le controversie nei confronti della scrittrice di Harry Potter.
Dopo un’incessante lotta di tweet e interviste tra la Rowling, la comunità transgender e i suoi sostenitori e persino alcuni membri del cast di Harry Potter, la posizione della scrittrice sembra essersi spostata nelle pagine dei suoi libri, dove un personaggio è stato ucciso proprio dopo essere stato accusato di transfobia.
Il libro
Si tratta dell’ultimo romanzo tratto dalla serie Cormoran Strike, The Ink Black Heart, che J.K. Rowling ha pubblicato lo scorso 30 agosto sotto lo pseudonimo di Robert Galbraith (utilizzato dalla scrittrice per le sue ultime pubblicazioni).
La storia è incentrata sul misterioso omicidio di una giovane autrice, Edie Ledwell, tormentata dalle accuse di transfobia e razzismo nei suoi confronti. Perseguitata da una misteriosa figura online, che la minaccia di stupro e di ucciderla, Edie viene aggredita e pugnalata a morte in un cimitero.
I lettori non hanno tardato a cercare somiglianze tra le posizioni della scrittrice, spesso definitasi vittima di minacce e di persecuzioni, e la storia, soprattutto dopo che in un precedente romanzo pubblicato nel 2020, Sangue Inquieto (Troubled Blood), è coinvolto un assassino travestito da donna e che nel più vecchio Il Baco da Seta (The Silkworm), pubblicato nel 2014, una donna trans, Pippa, viene minacciata degli stupri che subirà in prigione perché “non operata”.
La risposta della Rowling
Nonostante tutto faccia pensare che la storia sia stata concepita come risposta della scrittrice a tutte le minacce ricevute dai sostenitori della comunità trans e LGBTQ+, lei stessa ha dichiarato:
Dovrei chiarire una cosa, visto ciò che mi è accaduto l’anno scorso: avevo scritto il libro prima che delle minacce di morte rivolte online alla mia persona. Ne ho parlato con mio marito, sapendo che tutti avrebbero pensato che il libro è una sorta di risposta a quanto accaduto. Ma non è così in realtà. La prima bozza del libro era già terminata nel momento in cui sono accadute quelle cose.
L’antefatto
La grande bufera che ha visto protagonista J.K. Rowling in relazione alla comunità transgender risale ormai a circa tre anni fa, quando la scrittrice di Harry Potter – secondo quanto da lei dichiarato in un essay – avrebbe messo like a un tweet particolarmente controverso che avrebbe innescato il tutto.
In seguito, la Rowling ha espresso la sua solidarietà verso Maya Forstater, licenziata in seguito a dichiarazioni radicali e controverse nei confronti delle persone trans.
Quello che mi sorprende di più è che le persone intelligenti che ammiro, che sono assolutamente pro-scienza in altre aree e che difendono diritti umani e diritti delle donne si facciano in quattro per evitare di dire la verità, che gli uomini non possono trasformarsi in donne.
E ancora, dopo poco, la scrittrice ha risposto sarcasticamente a un tweet di Devex.
Si parlava di “persone che hanno le mestruazioni”, senza alludere a un genere specifico e la Rowling ha risposto: «’Persone che hanno le mestruazioni’. Sono sicura che ci sia una parola per queste persone. Qualcuno mi aiuti.»
In seguito alle sue dichiarazioni sul fatto che il sesso biologico sia reale e importante, la Rowling è stata accusata di essere una TERF (Trans-exclusionary radical feminism) e ha ricevuto numerose minacce.
“Ti auguro una pipe bomb [un tipo di congegno esplosivo] nella cassetta delle lettere“
Che sia effettivamente una casualità o che ci sia un collegamento tra gli avvenimenti degli ultimi anni e il nuovo racconto di J.K. Rowling?
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