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Incantesimi ed emozioni: un rapporto complicato

11 Giugno 2022 eleo-manc 6 min read

Incantesimi ed emozioni: un rapporto complicato

11 Giugno 2022 Priscilla 6 min read

Che rapporto c’è tra gli incantesimi e le emozioni di chi li esegue? In questo articolo proviamo a dare risposta a questa difficile domanda.

Gli incantesimi sono molto più di quello che Piton definiva “sventolii di bacchetta”. Infatti, ci vuole molto allenamento per eseguire correttamente anche gli incantesimi più semplici. Per non parlare, poi, dell’abilità che occorre per quelli veramente complessi (qui vi diciamo quali sono).

A ciò si aggiungono due problemi: il primo è che alcuni incantesimi richiedono che l’esecutore provi una determinata emozione, il secondo è che, in generale, lo stato d’animo di chi produce la magia influisce sulla stessa. Vediamo insieme alcuni esempi.

I giovani maghi

[Neville] «Il mio prozio Algie ha cercato per anni di cogliermi alla sprovvista e di strapparmi qualche magia – una volta mi ha buttato in acqua dal molo di Blackpool e per poco non affogavo – ma non è successo niente fino a che non ho avuto otto anni. Zio Algie era venuto a prendere il tè e mi teneva appeso per le caviglie fuori da una finestra del secondo piano, quando zia Enid gli offrì una meringa e lui, senza farlo apposta, mi lasciò andare. Ma io caddi in giardino, e rimbalzando arrivai fino in strada. Tutti erano felici, mia nonna piangeva per la contentezza.»

Harry Potter e la Pietra Filosofale. Capitolo 7: Il cappello Parlante.

Rabbia, paura, felicità, sono tutte emozioni in grado di influenzare la magia. La prova di ciò è data dal fatto che i giovani maghi, prima ancora di andare a scuola e di avere una bacchetta, spesso non riescono a contenere la loro magia proprio perché smossi da queste sensazioni.

Ne è un esempio Harry che, come raccontato in diversi episodi della sua infanzia, è riuscito a produrre della magia senza rendersene conto per evitare spiacevoli situazioni. Oppure Neville che, pur non dimostrando una propensione per la magia, è riuscito a salvarsi da una rovinosa caduta probabilmente grazie alla forte paura provata.

Harry

Riddikulus

«Signora Weasley…» gracchiò Harry. «R-R-Riddikulus!» disse la signora Weasley tra i singhiozzi, puntando la bacchetta tremante verso il corpo di Ron.

Crac.

Ilcorpo di Ron si trasformò in quello di Bill, disteso sulla schiena a braccia spalancate, gli occhi dilatati e vuoti. La signora Weasley pianse più forte che mai.

«R-Riddikulus!» ripeté tra i singulti.

Crac.

Il corpo del signor Weasley sostituì quello di Bill, gli occhiali di traverso, un rivolo di sangue che gli colava sul volto.

«No!» gemette la signora Weasley. «No… Riddikulus! Riddikulus! RIDDIKULUS!»

Harry Potter e l’Ordine della Fenice. Capitolo 9: Le pene della Signora Weasley.

Ciò che sconfigge un molliccio sono le risate. Questo può risultare tutto sommato divertente se ci si trova al sicuro in una stanza di Difesa contro le Arti oscure a immaginare Piton vestito da anziana signora. Tuttavia, non è sempre così.

Come abbiamo potuto imparare da Molly nel quinto volume, un forte periodo di stress può mettere in difficoltà anche una strega abile negli incantesimi che si trova ad affrontare un “banale” molliccio. La madre dei Weasley, infatti, in preda alla paura di un’imminente scontro con Voldemort, non riesce ad affrontare la creatura che continua a trasformarsi nella sua più grande paura: i suoi cari senza vita.

Incantesimi Riddikulus

Expecto Patronum

«Il mio messaggio era per Hagrid» rispose Tonks, accigliata.

«Hagrid era in ritardo per il banchetto, proprio come Potter, quindi l’ho ricevuto io. E tra parentesi» aggiunse Piton, facendosi da parte per lasciar entrare Harry, «ero curioso di vedere il tuo nuovo Patronus».

[…]

«Preferivo quello vecchio» commentò Piton, con evidente malignità nella voce. «Quello nuovo sembra debole».

Harry Potter e il Principe Mezzosangue. Capitolo 8: Il trionfo di Piton.

Se trovare il lato comico di un molliccio non è semplice, ancora peggio dev’essere trovare un pensiero felice davanti a uno o più Dissennatori che fanno rivivere i grossi traumi subiti. Questo è ciò che occorre, infatti, per produrre un efficace Incanto Patronus. In pratica, il mago che desidera scacciare le oscure creature deve evocare un pensiero felice per contrastare la sofferenza che gli oscuri guardiani di Azkaban gli fanno piovere addosso. Non propriamente una passeggiata dunque.

Sappiamo, inoltre, che i sentimenti di chi evoca il Patronus incidono anche sulla forma che lo stesso prende. La famosa citazione “dopo tutto questo tempo” pronunciata da Silente si riferisce proprio al fatto che a distanza di tanti anni dalla morte di Lily il sentimento di Piton sia ancora così forte da far prendere al suo Patronus la forma di una cerva. Lo stesso vale per il Patronus di Tonks che, in un momento particolarmente cupo della sua vita, assume la forma di un lupo che le ricorda Lupin e il motivo per cui la loro relazione è così complicata (cliccate qui per approfondire questo tema).

Patronus Cerva Piton Incantesimi

Maledizioni senza perdono

Non avevi mai usato una Maledizione Senza Perdono, vero, ragazzo?» sbraitò [Bellatrix]. Aveva abbandonato la vocetta infantile. «Devi volerlo, Potter! Devi voler provocare dolore… goderne… una giusta collera non può farmi male per molto… ma ti insegnerò io come si fa, d’accordo? Ti darò una lezione».

Harry Potter e L’Ordine della Fenice. Capitolo 36: L’unico che abbia mai temuto.

Curcio, Imperio e Avada Kedavra sono le maledizioni che comportano “un biglietto di sola andata per Azkaban”. Tuttavia, non basta affatto pronunciare l’incantesimo agitando la bacchetta per fare in modo che l’effetto si dispieghi.

Secondo Bellatrix, per far sì che l’incantesimo sia efficace devi veramente voler ferire la persona contro la quale lo scagli. Sembra proprio che l’incantesimo sia tanto più efficace quanto più si odia la vittima. Il sentimento richiesto deve essere piuttosto forte, oltre che mirato a voler far del male, basti considerare che Harry non riesce eseguire il Crucio su Bellatrix nonostante la stessa abbia appena ucciso Sirius.

Bellatrix

La protezione di Lily

[Silente] «Vedi, tua madre è morta per salvarti. Ora, se c’è una cosa che Voldemort non riesce a concepire, è l’amore. Non poteva capire che un amore potente come quello di tua madre, lascia il segno: non una cicatrice, non un segno visibile… Essere stati amati tanto profondamente ci protegge per sempre, anche quando la persona che ci ha amato non c’è più. È una cosa che ti resta dentro, nella pelle. Raptor, che avendo ceduto l’anima a Voldemort era pieno di odio, di brama e di ambizione, non poteva toccarti per questa ragione. Per lui era un tormento toccare una persona segnata da un marchio di tanta bontà».

Harry Potter e la Pietra Filosofale. Capitolo 17: L’uomo dai due volti.

Forse non c’è esempio più pregnante dell’influenza delle emozioni sugli incantesimi della magia che Lily riesce a fare su Harry con il suo eroico sacrificio. La donna, infatti, mossa dal forte sentimento dell’amore materno riesce a produrre un incantesimo di protezione capace di rimanere impresso su Harry e di essere trasmesso col suo sangue.

Questa potente magia, peraltro, si riverbera anche su Voldemort. Quest’ultimo infatti, essendo carico d’odio, e cioè il sentimento nettamente opposto all’amore, non può toccare Harry. Ciò almeno fino al quarto volume quando “rinasce” grazie a una potente pozione che include, appunto, il sangue di Harry.

Lily e Harry

Come dominare le proprie emozioni?

Se sapete rispondere a questa domanda probabilmente anche la comunità magica ve ne sarà grata. Se ci pensiamo, in fondo, il nostro stato d’animo influisce su tutto quello che facciamo. A quanto pare, questo vale anche per gli incantesimi.

La soluzione è, dunque, quella di fare tanta pratica. Infatti, se si è allenati a compiere un’azione sarà più facile eseguirla anche se non si è particolarmente in forma. Un mago particolarmente abile, inoltre, dovrebbe essere capace di sfruttare le emozioni a proprio vantaggio per l’esecuzione di alcuni incantesimi che abbiamo menzionato (in questo articolo articolo di Wizarding World si approfondisce il tema dell’importanza delle emozioni nel percorso di Harry).

Certo, probabilmente il tipo di magia prodotta da Lily con il suo sacrificio è un evento più unico che raro. Tuttavia, come dimostrano i giovani membri dell’Esercito di Silente nel sesto volume, con tanto allenamento (e un bravo insegnate!) si possono produrre anche incantesimi veramente complessi come l’Incanto Patronus.

Luna Patronus Incantesimi

Insomma, essere un mago non è affatto semplice. Decisamente non basta una bacchetta per ottenere tutto ciò che si vuole. Eppure, come in tutte le cose, con una bella dose di buona volontà si ottengono ottimi risultati.

Fonte immagine di copertina: Pinterest

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