La storia della letteratura italiana è ricca di autori e poeti, ognuno dei quali ha raccontato e analizzato il periodo storico da lui vissuto mediante le sue opere e la sua poetica. In quale Casa sarebbero stati smistati alcuni dei maggiori autori italiani, se avessero frequentato Hogwarts?
La lista di nomi italiani illustri è davvero infinita, e ho dunque pensato di scegliere i miei tre autori preferiti: a quale tavolo si sarebbero seduti? Se volete provare a indovinare, leggete prima i nostri articoli sulla psicologia dei Serpeverde e dei Corvonero, e su quella dei Grifondoro e dei Tassorosso!
Niccolò Machiavelli
Machiavelli è conosciuto soprattutto per la sua opera più importante, Il Principe, scritta per ricevere nuovamente incarichi pubblici, che gli erano stati negati dopo la sua presunta partecipazione alla congiura antimedicea. L’opera tratta del comportamento che un principe ideale deve tenere nei confronti del suo popolo: Machiavelli identifica questa figura ideale con quella del centauro, per metà uomo (rispettoso delle leggi e dei patti) e per metà bestia (pronto all’uso della ferocia). La ferocia non può comunque esaurirsi nel solo uso della forza bruta, ma deve talvolta ricorrere anche all’astuzia.
Se avesse frequentato Hogwarts, Machiavelli sarebbe stato un perfetto Serpeverde. Infatti, accetta l’uso della violenza, ma ribadisce che deve essere “scagliata” in modo repentino. Inoltre, secondo Machiavelli, il principe ideale deve essere astuto e deve raggirare la fortuna, la quale deve essere sottomessa alla sua volontà.
In Machiavelli notiamo un’altra caratteristica tipica dei Serpeverde, cioè l’ambizione: l’autore infatti voleva ottenere incarichi pubblici e voleva compiere nuovamente missioni diplomatiche. Di fatto per motivi di opportunismo politico dedicò il trattato a Lorenzo di Piero de’ Medici, signore di Firenze. Fra i maggiori autori italiani smistati nelle Case di Hogwarts, lui è certamente il più Serpeverde!
Giacomo Leopardi
Leopardi è conosciuto soprattutto per il suo pessimismo, articolato in due fasi, ossia lo storico e il cosmico. Nella sua poetica si parte dalla concezione della natura come un principio di vitalità opposto al degrado della civilizzazione, seguita da una sfiducia nei confronti della natura stessa. Infatti, essa viene percepita come forza cieca e matrigna. Secondo Leopardi, l’uomo può trovare uno stato di quiete solo nel valore consolatorio e puerile delle illusioni.
Se avesse potuto frequentare Hogwarts, sarebbe stato di certo un Corvonero. Questo lo possiamo dedurre dal suo amore per la cultura, per la sapienza e dalla sua sete di conoscenza. La biblioteca di Leopardi consta di 20.000 volumi, manoscritti di poesie, le prime edizioni delle opere del poeta e volumi di saggistica.
Possiamo smistare Leopardi nella Casa dei Corvonero anche a causa del suo “studio matto e disperatissimo”. Mosso da un’inesauribile sete di conoscenza, all’età di undici anni cominciò a studiare nella biblioteca del padre, trascorrendo ore e ore a “dialogare” con i poeti del passato. Infatti, le principali caratteristiche dei membri di questa Casa sono l’intelligenza, la curiosità e la creatività. Insomma, un perfetto Corvonero!
Giovanni Verga
Verga viene ricordato per la poetica del Verismo e al centro delle sue opere vi è il tema della Sicilia povera e contadina. Le sue narrazioni si concentrano su un “mondo” particolare, escluso dal progresso tecnologico, ancorato a ritmi di vita ancestrali e, almeno in apparenza, fuori dalla storia.
In Verga vi è anche l’intento di narrare degli esclusi e dei meno abbienti, e ciò si nota in particolar modo in una delle sue opere giovanili, Storia di una capinera, che racconta le vicende di una giovane fanciulla costretta a diventare monaca di clausura per motivi di indigenza economica familiare.
Per l’attenzione posta sul popolo e sui personaggi più poveri, e per il suo tentativo di narrare la realtà del volgo, possiamo considerare Verga un Tassorosso. Le caratteristiche dei membri di questa Casa sono infatti il duro lavoro, la dedizione e la pazienza, e appaiono tutte non solo in Verga, ma anche nei suoi personaggi.
Cosa pensate dei miei smistamenti? Quali sono i vostri autori preferiti e dove li smistereste? Fatemelo sapere nei commenti!