Sono numerosissime le creature magiche che abbiamo incontrato nel corso della saga. Tra le più affascinanti possiamo annoverare senza dubbio il centauro: una delle più classiche figure mitologiche, rivisitata in chiave fantasy.
I centauri, uomini nella parte superiore del corpo e cavalli nella parte inferiore, sono protagonisti di storie e leggende da lungo tempo: nella saga di Harry Potter, la loro figura viene in qualche modo svecchiata, acquistando una nuova veste più significativa di quanto non si creda.
I centauri nella mitologia
Il centauro è una creatura appartenente alla mitologia greca, metà uomo e metà cavallo. Secondo diverse fonti, i centauri si sono originati a seguito dell’unione fra Issione, re dei Lapiti, e Nefele, una sosia della dea Era: dal loro amore è nato, appunto, Centauro, un essere deforme che, accoppiandosi con le giumente del Monte Pelio, ha dato origine ad una razza di creature ibride, metà uomini e metà cavalli.
La leggenda più famosa che li vede protagonisti è senza dubbio la Centauromachia: i centauri, invitati ai festeggiamenti per le nozze di Piritoo, re dei Lapiti, si ubriacano, non essendo abituati al vino, e iniziano ad assalire donne e ragazzini. Scoppia quindi una battaglia che si conclude con la sconfitta e la cacciata dei centauri.
In queste storie, i centauri vengono descritti quasi sempre con carattere estremamente violento e selvaggio, spesso armati di arco o di clava.
I centauri nella saga
La figura del centauro nella saga si rifà pienamente a quella mitologica, soprattutto per quanto riguarda l’aspetto.
Secondo la Classificazione del Ministero della Magia, essendo estremamente intelligenti e dotati di parola, i centauri non dovrebbero essere considerati “animali”, ma sono stati classificati in questo modo a seguito di una loro esplicita richiesta. La classificazione assegnata loro dall’Ufficio Regolazione e Controllo delle Creature Magiche è XXXX. Questo non è dovuto alla loro pericolosità o aggressività, ma soprattutto al fatto che vanno trattati con estremo rispetto.
Si pensa che siano originari della Grecia, ma ormai si possono trovare comunità di centauri in diverse regioni europee.
Non sono molte le informazioni che il Mondo Magico possiede sul popolo dei centauri: essi, infatti, si fidano molto poco di maghi e Babbani ed è forse per questo che hanno chiesto di venire classificati come animali, così da poter stare il più lontano possibile dagli altri esseri senzienti.
Vivono suddivisi in branchi, prediligendo boschi e foreste; come attesta anche il libro di Newt Scamander “Gli Animali Fantastici e Dove Trovarli”, sono esperti in materia di guarigione e divinazione, oltre che maestri nell’astronomia e nel tiro con l’arco.
“È davvero impossibile” stava dicendo Hagrid in tono irritato, “avere una risposta chiara da un centauro. Sono sempre lì che guardano le stelle. Di quel che succede quaggiù, non gliene importa un fico secco”.
Harry Potter e la Pietra Filosofale – Capitolo 15: La Foresta Proibita
Fiorenzo, Conan, Cassandro e Magorian
Tra i quattro centauri che abbiamo conosciuto nell’arco della saga spicca sicuramente Fiorenzo. Durante il primo anno ad Hogwarts, è lui a salvare Harry da Lord Voldemort, nella Foresta Proibita. Per questo suo gesto, viene aspramente criticato dal resto del branco: quasi tutti i centauri, infatti, non ritengono opportuno immischiarsi negli affari degli umani.
“Fiorenzo!” tuonò Cassandro. “Che cosa stai facendo? Hai in groppa un essere umano! Ma non ti vergogni? Sei forse un mulo qualunque?”
Harry Potter e la Pietra Filosofale – Capitolo 15: La Foresta Proibita
Ritroviamo Fiorenzo circa quattro anni dopo, quando Silente lo assume come insegnante di Divinazione, a seguito del licenziamento della Cooman ad opera della Umbridge. Per questa sua decisione, Fiorenzo viene attaccato dal suo stesso branco e poi bandito dallo stesso.
Il primo anno conosciamo anche altri centauri del branco, Cassandro e Conan, mentre solo il quinto anno incontriamo Magorian. Tutti e tre manifestano, in ogni occasione, disprezzo e sfiducia nei confronti degli umani, come testimonia la cacciata di Fiorenzo dal branco e soprattutto quanto avviene con la Umbridge durante il quinto anno (anche se, in questo caso, noi stessi ci sentiamo di giustificarli appieno).
Molto significativo è l’omaggio reso dai centauri in occasione del funerale di Silente: nonostante le loro ideologie, non possono negare quanto Silente abbia fatto anche per il loro popolo.
Ci fu un movimento tra gli alberi. Anche i centauri erano venuti a rendere omaggio. Non uscirono allo scoperto ma Harry li vide immobili, seminascosti nell’ombra, osservare i maghi, gli archi appesi al fianco.
Harry Potter e il Principe Mezzosangue – Capitolo 30: La Tomba Bianca
In occasione della Battaglia di Hogwarts, soltanto Fiorenzo vi prende parte dall’inizio, mentre il branco interviene soltanto dopo il sacrificio di Harry.
I centauri sapevano tutto fin dall’inizio
Esiste una teoria non confermata secondo cui i centauri conoscevano fin dall’inizio quale sarebbe stato il destino di Harry. Sappiamo che i centauri sono le creature più esperte che esistano nell’arte della Divinazione e che sanno in qualche modo predire il futuro osservando il movimento dei pianeti.
A questo proposito è particolarmente interessante l’episodio che avviene nella Foresta Proibita a seguito del salvataggio di Harry ad opera di Fiorenzo in “Harry Potter e la Pietra Filosofale”. I due vengono infatti raggiunti da Conan e Cassandro e quest’ultimo rimprovera duramente Fiorenzo per quanto fatto.
“Ma tu lo sai chi è questo?” disse Fiorenzo. “Il giovane Potter. Prima se ne va da questa foresta e meglio è”.
Harry Potter e la Pietra Filosofale – Capitolo 15: La Foresta Proibita
“Che cosa gli hai detto?” chiese Cassandro a denti stretti. “Ricordati bene, Fiorenzo, noi abbiamo giurato di non ribellarci al cielo. Non abbiamo forse letto quel che accadrà nel movimento dei pianeti?”
Cassandro è quindi arrabbiato non soltanto perché Fiorenzo si è “abbassato” ad aiutare un umano, ma anche perché crede che non sia loro responsabilità cambiare il corso degli eventi.
Da questo si potrebbe dedurre che, grazie alla divinazione, i centauri abbiano visto il destino di Harry, ovvero incontrare Voldemort nella foresta ed essere ucciso da lui. Quindi Fiorenzo potrebbe essere intervenuto pensando che fosse quello il momento in cui il Signore Oscuro era destinato ad uccidere il ragazzo.
Come ben sappiamo, sette anni dopo, Harry e Lord Voldemort arrivano al confronto finale proprio nella Foresta Proibita, dove il ragazzo viene ucciso; è dunque possibile che i centauri sapessero già tutto questo dall’inizio?
Una metafora di discriminazione
Il tema della discriminazione è uno di quelli maggiormente trattati dalla Rowling nel corso della saga, non soltanto attraverso i Nati Babbani, ma spesso anche grazie alle sottotrame riguardanti le creature del Mondo Magico (si pensi ad esempio agli Elfi Domestici).
La stessa cosa avviene con i centauri, grazie a cui l’autrice riesce ad affrontare il tema del razzismo e in particolare quello della discriminazione nei confronti dei nativi americani. Scopriamo infatti, in “Harry Potter e l’Ordine della Fenice”, che i centauri vivono nella Foresta Proibita solo per volontà del Ministero.
“La vostra foresta?” sbottò la Umbridge, tremando ora non solo di paura ma anche, così pareva, di indignazione. “Vi ricordo che vivete qui solo perché il Ministero della Magia vi ha concesso alcune aree…”
Harry Potter e l’Ordine della Fenice – Capitolo 33: Lotta e Fuga
Appare dunque evidente il parallelismo con la segregazione dei nativi americani negli Stati Uniti ad opera dei bianchi, che li hanno privati delle loro terre, costringendoli a vivere in riserve e spesso uccidendoli.
Riusciamo ad empatizzare con queste creature, nonostante i loro atteggiamenti spesso ostili, proprio perché capiamo che la loro condizione e alcune loro convinzioni sono dovute al trattamento subito dagli umani.
La figura del centauro è molto antica, ma viene usata sapientemente all’interno della saga. Quando guardiamo a persone come la Umbridge e al loro comportamento nei confronti dei centauri, capiamo che in materia di pregiudizi c’è ancora molto lavoro da fare anche nel Mondo Magico.
Fonte: Thoughts From Hogwarts