Categorie

Archivi

Meta

Come verrebbe gestita una pandemia nel mondo magico?

16 Febbraio 2021 ridh-faro 4 min read

Come verrebbe gestita una pandemia nel mondo magico?

16 Febbraio 2021 Remus 4 min read

Per quanto facilmente in grado di far fronte alle malattie babbane, la popolazione magica è comunque soggetta ai rischi legati all’esistenza della magia stessa. Sarebbe in effetti curioso capire come “gli altri ministri” reagirebbero all’avvento di una pandemia magica potenzialmente mortale.

Considerando la folla che si raccoglie tutte le mattine all’interno della sede del Ministero della Magia, possiamo affermare che mantenere un distanziamento sociale sarebbe un problema anche per la società magica. Risulterebbe infatti difficile immaginare un mago operare in smart working, per quanto questo potrebbe affascinare persone come Arthur Weasley, pronte a scoprire la magia dei computer.


Impatto sul mondo magico

Da un punto di vista economico, i danni sarebbero enormi. Numerose attività magiche sarebbero costrette alla chiusura, essendo molte di queste ancora indebitate di parecchi galeoni dai tempi del post Seconda Guerra Magica. Dopo la caduta di Voldemort, infatti, la Gringott concesse molti prestiti per finanziare la rinascita del mondo magico.

Aumenterebbero inoltre le tensioni politiche, con gli Stati Uniti che già non godono di una buona fama a causa dei dazi sui calderoni, resi inaccessibili a molti maghi europei. Senza fare grandi sforzi, possiamo già vedere gli articoli complottisti de Il Cavillo che accusano gli americani di aver diffuso volontariamente il virus per avvantaggiarsi…

A livello sanitario, il San Mungo e gli altri ospedali faticherebbero a contenere un numero elevato di pazienti, e si presenterebbe il problema di istituire nuove sedi sanitarie che restino celate ai babbani.

Foto negozi Diagon Alley
Molte attività magiche sarebbero costrette a chiudere i battenti

Hogwarts e la pandemia

A differenza di quella babbana, l’istruzione magica non verrebbe penalizzata in maniera significativa. Molte scuole, infatti, sono simili a Hogwarts per quanto riguarda spazi e dimensioni.

Prendiamo come esempio proprio la scuola della nostra infanzia, dotata di innumerevoli aule per poter svolgere lezioni con un numero ristretto di studenti. All’interno della struttura sarebbe possibile svolgere la maggior parte delle attività in piena sicurezza (studiare in biblioteca, ritrovarsi nella Sala Grande ecc.).

Via libera anche al Quidditch, che pur essendo uno sport di contatto potrebbe continuare a essere praticato. I maghi possono infatti rilevare la presenza del virus molto più facilmente dei babbani, senza il bisogno di tamponi: risulterà più semplice isolare eventuali studenti positivi prima che inizi la partita.

Il Quidditch continuerà ad essere praticato
Le partite di Quidditch si svolgerebbero regolarmente

La reazione del Governo

Per fortuna dei maghi, esiste una discreta quantità di incanti che permetterebbe loro di evitare il dilagare della pandemia, come ad esempio l’incantesimo Testabolla (utilizzato da Cedric Diggory durante la seconda prova del Torneo Tremaghi). Oltre a consentire la respirazione subacquea, questo incantesimo fa sì che il respiro del singolo individuo sia isolato rispetto a quello altrui: una vera e propria mascherina magica!

Di contro, per quanto efficace, questo tipo di incantesimi è soltanto temporaneo, e non alla portata di tutti. Inoltre, alcuni maghi vivono a stretto contatto con amici o familiari babbani, ai quali potrebbero trasmettere il virus. Sarebbe pertanto rischioso che il governo magico si limitasse ad affidarsi al senso di responsabilità del singolo mago.

Nonostante i danni incalcolabili che questo potrebbe causare, possiamo dunque affermare con ragionevole certezza che anche nel mondo magico quella di un lockdown generalizzato sarebbe un’ipotesi da tenere in considerazione. Una situazione simile dovrà tuttavia accompagnarsi ad una serie di manovre, vediamo quali.


Manovre politiche…

Con così tante famiglie sul lastrico, il Ministero sarebbe costretto a muoversi in direzione di un’intesa con la Gringott, la principale banca dei maghi (clicca qui per saperne di più), per l’erogazione di una serie di bonus economici (evitando passi falsi come un eventuale “bonus scopa”).

Cercando di risolvere un problema, ecco però che ne sorgerebbe subito un altro: quanto sono disposti i folletti ad aiutare i maghi? Se già in principio i rapporti tra loro erano tesi, dopo la strage perpetrata da Voldemort in occasione dell’irruzione di Harry nella camera blindata dei Lestrange, questi sono stati praticamente nulli.

Foto Gringott
La Gringott è la principale banca magica della Gran Bretagna

…e manovre magiche

Infine, per quanto riguarda la vera e propria lotta al virus, anche qui i maghi dispongono di diverse opzioni. Si potrebbe, per esempio, utilizzare una Giratempo per inviare una delegazione di maghi nel passato per evitare la diffusione della pandemia. Tuttavia, le Giratempo sono ormai rarissime, tanto che sarebbe difficile trovarne una persino nelle zone più off-limits dell’Ufficio Misteri.

Ciononostante, è proprio in questo ufficio del Ministero che potrebbe celarsi la soluzione: il Ministro della Magia avrebbe infatti il dovere di incaricare gli Indicibili della ricerca di un vaccino, in aggiunta ai tanti esperimenti di cui sono protagonisti.

Possiamo quindi concludere che, per quanto risulti difficile crederlo, anche la popolazione magica verrebbe messa in ginocchio da un virus mai visto prima, anche in virtù di una triste verità: non può salvarla sempre Harry Potter.


Commenti

×