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Hogwarts Legacy è il videogioco del 2023

9 Gennaio 2024 anna-brus 4 min read

Hogwarts Legacy è il videogioco del 2023

9 Gennaio 2024 Hermione 4 min read

Il successo commerciale di Hogwarts Legacy di Avalanche Software è ormai universalmente riconosciuto e potremmo essere di fronte ad uno dei pochi casi in cui le diverse ondate di critiche non hanno sortito nessun effetto in termini di fama. Scopriamo insieme perché.

Hogwarts Legacy nasce nel 2017: è in questo anno che la Warner Bros. Entertainment acquisisce da Disney Avalanche Software e crea una apposita etichetta di pubblicazione, Portkey Games, orientata al solo sviluppo di videogiochi ambientati nel Wizarding World.

E già qui cominciano le prime contestazioni: il pubblico era convinto che il primo grande videogioco moderno a tema Harry Potter meritasse di essere affidato a mani più esperte, per garantire (almeno teoricamente) un’esperienza di gioco all’altezza dell’attesa di vent’anni (ad Azkaban… ah no!).

Il successo del gioco

Col senno di poi possiamo dire che Hogwarts Legacy è un prodotto perfettamente riuscito, poiché si è dimostrato in grado di regalare ai potterhead un tuffo interattivo nella vita quotidiana ad Hogwarts. Nonostante tutto, Come previsto, Hogwarts Legacy è un enorme successo di vendite e ha battuto record su record.

Ha superato il record di vendite di lancio precedentemente stabilito dall’adattamento di Harry Potter e La Pietra Filosofale, configurandosi come il vincitore silenzioso di questo ricchissimo 2023, dominando le classifiche di mezzo mondo (qui un nostro approfondimento sul tema), come riportato da Wccftech. Le vendite del 2023 ci dimostrano quanto il videogioco ambientato nel Wizarding World sia stato un successo, nel bene e nel male.


Le critiche e il boicottaggio per le dichiarazioni dell’autrice

Come abbiamo potuto leggere in questi mesi, il videogioco è stato attaccato da più di una direzione, trascinato nel cuore dell’uragano mediatico che ha travolto la nostra cara zia Jo. Nonostante tutto però, Hogwarts Legacy ha raggiunto un successo tale da consentirgli di superare Call of Duty nel mercato nordamericano, un’impresa che in pochissimi erano stati in grado di portare a termine.

Già parecchio tempo prima dell’uscita effettiva del gioco, numerosi attivisti avevano invocato il boicottaggio ai danni del titolo di Warner Bros., colpevole di donare ancora una volta voce all’autrice, ormai fortemente contestata, continuando anche ad alimentare ulteriormente le sue già inesauribili finanze.

Come sappiamo (e come potete leggere in questo nostro approfondimento sul tema), la cara zia Jo non ha passato proprio un bel periodo: dopo sue dichiarazioni rese nel corso degli anni nei confronti dei diritti delle persone transgender (qui se volete rinfrescarvi la memoria), si è scatenata una sorta di “guerra” a colpi di tweet e articoli che ha trovato la sua più grande cassa di risonanza proprio nel periodo di promozione del videogioco stesso.

Se, da una parte, tale scontro ha riportato alla luce le critiche nei confronti della saga e ha trasformato il boicottaggio di Hogwarts Legacy nel fronte principale della battaglia alla cara zia Jo, dall’altra ha avuto l’effetto collaterale di portare una grossa fetta della comunità di potterhead a stringersi attorno alla produzione del videogioco.

Considerando il suo successo stratosferico, si potrebbe affermare che tali critiche siano passate in secondo piano rispetto alla volontà dei fan di acquistarlo semplicemente per poter esplorare una versione virtuale del Wizarding World.


Le critiche e il boicottaggio per le dinamiche di gioco

La seconda ondata di critiche è giunta in seguito alla pubblicazione e non è minimamente collegata all’autrice. Hogwarts Legacy si è rivelato per ciò che era veramente: un semplice titolo d’azione GDR, ambientato in un mondo aperto, edulcorato dalle dinamiche fantasiose del Wizarding World.

Abbiamo ovviamente assistito ad una “spaccatura” nel mondo dei fruitori: da una parte i videogiocatori esperti, già pronti prima dell’uscita a passarne al microscopio la struttura già vista (ben prima di valutarne le dinamiche narrative), dall’altra un’enorme quantità di potterhead, non necessariamente giocatori assidui, felici di (ri)approcciarsi al mondo dei videogiochi, vestendo i panni di giovani maghi e streghe.

Hogwarts Legacy sembra aver fatto quello che la maggior parte dei potterhead si aspettava (e in generale quello che era stato promesso): ha fornito ai videogiocatori un soddisfacente sistema di incantesimi e l’eccellente resa del castello di Hogwarts, unitamente alla possibilità di cavalcare Ippogrifi ed esplorare in profondità la fantasia del mondo magico.

Insomma i potterhead di tutto il mondo si dicono soddisfatti e Hogwarts Legacy, partito come uno dei titoli più criticati del 2023 si è rivelato, probabilmente, il più grande successo commerciale dell’anno.


Quale futuro ci aspetta?

Indipendentemente dagli effettivi progetti, Hogwarts Legacy si configura come un promettente punto di partenza: a partire da questo GDR, la Warner Bros. si trova al momento sottomano quella che potenzialmente rappresenta una delle più grandi miniere d’oro della storia dei videogiochi.

Si parla già di “Harry Potter: Campioni di Quidditch“, titolo dedicato allo sport magico grande assente della pubblicazione originale, da cui risulta completamente indipendente (qui un nostro approfondimento sul tema).

Forti del successo di Hogwarts Legacy, la casa produttrice ha l’imbarazzo della scelta nel modo in cui sviluppare l’epopea. Di certo questo videogioco, con un budget di produzione nell’ordine dei 150 milioni di dollari, incarna una delle più grandi vittorie nella storia recente di Warner Bros.

Inoltre rappresenta una delle poche produzioni che sono riuscite a centrare perfettamente l’obiettivo iniziale, forte dalla propria semplicità: così come il primo libro della saga è riuscito a far avvicinare alla lettura più d’una generazione, allo stesso modo Hogwarts Legacy ha fatto appassionate esperti videogiocatori (e non) ad una semplicissima, certamente attaccabile, ma altrettanto efficace produzione.


Le premesse per successi futuri ci sono tutti. E voi cosa ne pensate di Hogwarts Legacy? E soprattutto, a quale tipo di espansione sareste interessati? Magari la Warner Bros. potrebbe ascoltare i vostri consigli nei commenti!

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Hermione
Hermione

Ingegnere civile, lettrice accanita, potterhead per passione.

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