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Harry Potter e l’importanza… del cioccolato

6 Maggio 2021 ridh-faro 3 min read

Harry Potter e l’importanza… del cioccolato

6 Maggio 2021 Remus 3 min read

Tra le cose che accomunano maghi e babbani c’è sicuramente la passione per il cioccolato. Aldilà della semplice ingordigia, però, scopriamo che questo gioca un ruolo importante anche da un punto di vista più metaforico.

La prima volta in cui si parla di cioccolato è il giorno del compleanno di Dudley. Durante la visita allo zoo, i Dursley comprarono al figlio, e al suo amico Piers, un gelato proprio di quel gusto. Harry, invece, si dovette accontentare di un ghiacciolo al limone. In questo caso, l’assenza di cioccolato era emblematica del fatto che Harry fosse escluso dal resto della famiglia. Ben presto, però, le cose sarebbero cambiate, e per Harry il cioccolato sarebbe stato sinonimo di affetto, piuttosto che di esclusione.

Le prime amicizie

Il giorno del suo undicesimo compleanno, Harry ricevette una torta al cioccolato da parte di Hagrid, tutta per lui. Lo stesso guardiacaccia, una volta giunti a Diagon Alley, gli comprò anche un gelato, sempre al cioccolato. Niente ghiacciolo al limone questa volta per Harry, che finalmente si sentì ben voluto da qualcuno.

A bordo dell’Hogwarts Express, poi, Harry conobbe Ron, il quale pareva leggermente imbarazzato sia per il fatto di aver conosciuto il famoso Harry Potter, sia per quello di non potersi permettere nulla dal carrello. Parlando delle Cioccorane, però, Ron fu entusiasta di poter spiegare qualcosa a Harry, e da quel momento il clima si fece disteso, portando alla nascita di una grande amicizia.

Harry e Ron sul treno, intenti a mangiare cioccolato e altri dolciumi

Nel giorno di Natale, il primo a Hogwarts per Harry, Hermione gli regalò proprio delle Cioccorane, quasi a voler suggellare anche la loro amicizia. Questa, infatti, a differenza di quella con Ron, non nacque sull’Hogwarts Express, ma si sviluppò nel corso dei primi giorni a Hogwarts.

Dunque, senza nemmeno dover forzare troppo la metafora, possiamo affermare che il cioccolato ha un valore simbolico all’interno della saga. La nascita delle migliori amicizie di Harry, infatti, sono in qualche modo legate ad esso.


Il cioccolato come rimedio

Leggendo il titolo dell’articolo, avrete probabilmente pensato a Remus Lupin. Chi di noi non vorrebbe un professore che, dopo un brutto voto, ci dicesse “Tieni, mangia questo pezzo di cioccolato. Ti sentirai meglio”?
Stando alle parole della Rowling, la capacità del cioccolato di migliorare l’umore è nota tanto ai babbani quanto ai maghi. È quindi proprio per questo che Lupin era solito offrire del cioccolato a Harry dopo aver affrontato un Dissennatore o un Molliccio.

Il cioccolato è il miglior antidoto (e sicuramente anche il più buono) per chiunque abbia appena avuto a che fare con queste temibili creature, e per Harry ha rappresentato un sollievo in quei momenti in cui la felicità gli era stata letteralmente risucchiata via.

Lupin offre del cioccolato a Harry

I pericoli del cioccolato

Oltre agli aspetti positivi, nella saga il cioccolato ha presentato anche delle insidie. Per informazioni, chiedere a Ron Weasley, che si ritrovò a essere innamorato di Romilda Vane dopo aver mangiato i Calderoni di Cioccolato destinati a Harry. Fin qui nulla di eccessivamente pericoloso, penserete. Già, se solo Ron non fosse quasi morto dopo aver brindato alla sua guarigione, avvelenato dall’idromele di Lumacorno (recapitatogli a sua volta da Malfoy).

Vittime di dolci al cioccolato furono anche Tiger e Goyle, i quali al secondo anno mangiarono i biscotti al cioccolato che Hermione aveva riempito di una pozione che li avrebbe addormentati all’istante.

Hermione con Ron in infermeria

La più potente delle magie

Come già detto in precedenza, il cioccolato rappresenta motivo di sollievo, ma non solo per Harry. Che si parli di maghi o di babbani, ciò che amiamo di esso è il senso di familiarità che porta, facendoci sentire a casa ovunque ci troviamo, e se questa non è magia…

Lo stesso Harry, durante il primo anno, offrì una Cioccorana a Neville,dopo che questo gli confessò di non ritenersi un vero Grifondoro. Questo semplice gesto può sembrare banale, ma aiutò Neville a sentirsi incluso, la stessa sensazione che Harry aveva potuto provare grazie ad Hagrid.

Se ancora non siete convinti, provate a chiedere ad Albus Silente, il quale, dopo che Ginny fu salvata dalla Camera dei Segreti, le consigliò di bersi una cioccolata calda. A suo dire, infatti, quella bevanda era sempre in grado di rallegrarlo.

Silente, che amava i dolci e il cioccolato, finì anche sulle Cioccorane

Del resto, la felicità la si può trovare anche negli attimi più tenebrosi, se solo uno si ricorda… di mangiare cioccolato.

Tradotto da: wizardingworld.com

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