Haley Moss, avvocato e artista americana, racconta come i suoi genitori hanno utilizzato Harry Potter per spiegarle la diagnosi di autismo.
Haley Moss è una donna straordinariamente poliedrica. È la prima donna avvocato della Florida affetta da autismo, oltre che artista, autrice e sostenitrice dei diritti per le persone con disabilità. Come racconta in un articolo pubblicato su Insider, ha ricevuto la diagnosi di autismo quando era ancora una bambina e, a causa di pregiudizi e discriminazione, si è ritrovata a passare la maggior parte del tempo in famiglia.
Ogni volta che venivo esclusa dalle feste per bambini o che non mi invitavano a giocare, i miei genitori mi facevano sentire come se fossero gli altri che si stavano perdendo quanto io fossi forte. Non venivo invitata a una festa di compleanno? Nessun problema, intanto noi andavamo al negozio di giocattoli e prendevamo un gelato. Mi escludevano al parco giochi? Allora noi stavamo a casa a giocare insieme.
Una straordinaria diversità
Haley descrive sé stessa da piccola come una bimba sensibile e timida. Racconta come, all’età di nove anni circa, fosse letteralmente ossessionata dalla saga di Harry Potter. Preso atto della passione della figlia, i genitori di Hailey decidono di proporle un paragone col maghetto per farle comprendere la sua specialità. La comparazione risulta piuttosto efficace, considerando anche il fatto che Hailey e Harry condividono una data piuttosto speciale e, come sappiamo, simbolica: il 31 luglio, giorno del loro compleanno.
Haley racconta che sua madre le ha parlato dell’autismo come di una disabilità abbastanza comune nello sviluppo, caratterizzata da diversità nella comunicazione, nelle abilità sociali e nell’elaborazione sensoriale. Ciò che la madre di Haley ha trasmesso a sua figlia è che “la diversità non è migliore né peggiore. È soltanto diversità, e può essere straordinaria”.
Mia madre ha collegato questo concetto con Harry Potter – anche lui era diverso. Non si integrava perfettamente con i babbani nella casa in cui viveva, dove era spesso ridicolizzato, ma non si integrava neppure ai maghi e alle streghe di Hogwarts, dove era noto come ‘il ragazzo che è sopravvissuto’ con una cicatrice sulla fronte a forma di saetta che era un costante promemoria della sua diversità.
Questo paragone ha aiutato Haley a riflettere sulla sua personalità mettendo in luce i suoi punti di forza: la memoria, la sensibilità e la creatività. Il percorso di accettazione per Hailey e la sua famiglia non è stato semplicissimo. Tuttavia, la donna rivela come i suoi genitori siano stati i migliori alleati che potesse desiderare.
Il paragone con Harry Potter ha aiutato Haley ad acquisire più sicurezza in sé stessa e a dedicare parte della sua vita ad aiutare gli altri.
Amare sé stessi come persone con disabilità in un mondo governato dall’abilismo e già di per sé un superpotere.
Quella di Haley è una storia di forza e di coraggio, proprio come quella del nostro maghetto. Non è la prima volta che la saga aiuta una famiglia in situazioni difficili, in questo articolo vi raccontiamo la toccante storia di una bimba malata di cancro e della sua straordinaria mamma.
Foto immagine di copertina: Haley Moss.co