Se c’è un luogo capace di rappresentare al meglio l’idea di casa per ogni potterhead, quello è Hogwarts. Ovviamente, nel parlarne non si può fare a meno di avere in mente il magnifico castello che abbiamo ammirato nei film. Adesso è possibile addirittura conoscerne ogni dettaglio, grazie a Harry Potter: the Blueprints, della Insight Editions.
Il Castello di Hogwarts che tutti conosciamo è, come si può ben immaginare, il frutto di instancabile lavoro e costante ricerca. In questo articolo abbiamo parlato dei luoghi che hanno fatto da sfondo a molte delle riprese, nonché da base per le descrizioni della Rowling. Infatti, come non rivedere nel Castello di Edimburgo il profilo maestoso di Hogwarts che si sporge sul Lago Nero? Oppure, come non riconoscere nel cortile della Cattedrale di Durham il cortile di Hogwarts, luogo di scene come la memorabile trasformazione di Draco in un furetto da parte del falso Moody?
Ebbene, Mugglenet ci fa sapere che la Insight Editions ha svelato in un libro (peraltro dalle dimensioni di circa 25×33 cm, quasi più grande di un pc!) tutti i segreti sulla realizzazione dei luoghi dei film. Si tratta di Harry Potter: the Blueprints, una raccolta di tutte le planimetrie e gli sketches utilizzati per la realizzazione di Hogwarts, e non solo.
Hogwarts al mm
Composto da oltre 350 disegni tecnici, completi di misurazioni, il libro dà una rappresentazione dettagliata di ogni angolazione del set di Hogwarts. Contiene anche corollari e commenti stilati da Stuart Craig, lo scenografo, e Stephenie McMillan, l’arredatrice dei set, in cui descrivono ogni tappa che ha portato ad avere la location di Hogwarts nella sua forma finale.
Ci sono dei particolari sorprendenti, che non ci aspetteremmo. Per esempio, per girare molte delle lezioni è stato necessario inserire delle porte sotto le arcate di castelli e abbazie che hanno fatto da set. Un’altra curiosità: sulle pareti di legno della classe di Incantesimi, che si trova in una vera scuola inglese costruita circa nel 1615, si sarebbero potuti trovare i segni dei vecchi alunni che hanno veramente studiato in quei luoghi, tra cui le tracce di una figura come Lord Byron.
Divisione in capitoli e particolarità
Il libro, ci fa sapere Mugglenet, è diviso in tre capitoli. Il primo si focalizza prettamente sul castello di Hogwarts, descrivendo architettura e interni. Ci sono anche alcuni esempi di cambi in corso d’opera. Per citarne uno, lo sgabuzzino in cui Piton chiede a Harry spiegazioni sulla sparizione di alcuni ingredienti che servono per fare la Pozione Polisucco, nel quarto film, originariamente avrebbe dovuto essere un’ampia stanza ottagonale.
Gli altri due capitoli parlano degli esterni di Hogwarts e di Hogsmeade. Una nota leggermente amara, comprensibile vista la mole di informazioni che avrebbe richiesto, è la mancanza di approfondimenti sugli altri luoghi, come Diagon Alley o la Tana. In compenso, ci sono dei focus sui movimenti di macchina e su come i dettagli dell’architettura avrebbe interagito in CGI con il cast. Porta l’esempio dei serpenti sull’ingresso alla Camera dei Segreti, o del gufo d’oro all’entrata dell’ufficio di Silente, per nominarne un paio.
Di sicuro, Harry Potter: the Blueprints non è un libro ordinario. Ma anche un’altra cosa è certa: deve essere uno dei più interessanti, sul mondo di Harry Potter, che siano stati ideati finora!