Nel 1997 è uscito nelle librerie il primo romanzo di una saga promettente. Il protagonista è un ragazzino di 11 anni: vive con i suoi zii, dorme in un ripostiglio ed è continuamente bullizzato dal cugino. Un giorno, questo meraviglioso bambino scopre di essere un mago. È il 26 giugno 1997: nasce la generazione di Harry Potter.
Se state leggendo quest’articolo, è probabile che siate parte di quei 70+ milioni di fan che compongono la generazione di Harry Potter. Sicuramente ognuno di voi ha una storia da raccontare sul come ha conosciuto la saga: qualcuno ha letto i libri da piccolo, qualcun altro ha solo visto i film; altri potrebbero aver scoperto il mondo magico solo più tardi, altri ancora lo stanno scoprendo proprio adesso.
Ognuno di noi ha il proprio passato e presente che riguarda Harry Potter, eppure non dovremmo trascurare il fatto che non è l’unica saga fantasy recente di successo. Prendiamo titoli noti come Hunger Games, Percy Jackson, Divergent, Shadowhunters… Sono tutte saghe delle quali, in passato, si è parlato parecchio, facendo paragoni tra esse e la saga del mago che tanto ci sta a cuore. Ma… Perché Harry Potter è sopravvissuto all‘ondata dei fandom, mentre tutte le altre saghe sono finite nel dimenticatoio?
Cos’ha di così speciale questa saga?
Bisogna tenere conto del fatto che Harry Potter non è solo una saga letteraria: è un fenomeno immenso. Da un mondo magico articolato, vivo, del quale ci è stato dato il modo di conoscere il minimo dettaglio, sono nati otto film, un sequel da 5 film, un’opera teatrale, innumerevoli libri e libretti di approfondimento, 2 parchi a tema, gli Studios, nuove copertine e traduzioni di libri, tantissimi eventi in tutto il mondo e un quantitativo industriale di gadget di ogni sorta. Certo, una bella fetta sono operazioni di marketing e non ho dubbi sul fatto che la mente della Rowling sia senza confini, però bisogna anche dire che tutto questo non esisterebbe se non ci fosse qualcuno realmente interessato.
In virtù della mia posizione di amministratrice di una pagina Facebook di Harry Potter, nei miei 5 anni di “mandato” (per così dire), ho avuto l’opportunità di osservare da vicino il fenomeno di Harry Potter. La gioia dei giorni in cui Italia 1 trasmette i film, i tantissimi messaggi in cui si parla di Harry Potter non come qualcosa di effimero, ma reale, tangibile, come se fosse un amico che ci accomuna tutti e dal quale tutti hanno tratto il proprio personale beneficio. Il bisogno di parlarne, di discutere su una riga della Pietra Filosofale come se si stesse facendo un’analisi del testo in una verifica di italiano. E’ evidente che qualcosa, in questa saga, ci ha toccato.
Sono passati più di vent’anni dal primo libro, e più di dieci dall’ultimo!
Eppure solo qui in Italia possiamo contare almeno una trentina di eventi l’anno a tema Harry Potter: eventi ai quali spesso bisogna mettere numero chiuso, perché insufficienti a ospitare tutti i fan. Ormai si può dire che la saga è qualcosa di molto di più di un semplice libro, o un film: Harry Potter ha creato una grande famiglia nella quale persone in difficoltà hanno trovato conforto, immedesimazione, consiglio, riparo. Non voglio deviare il discorso parlando dei modi in cui Harry Potter ha toccato la mia esperienza personale, però posso dire con certezza che l’ha toccata anche a molti altri. Harry Potter è una lettura particolarmente adatta alla generazione 10-15 anni: periodo di insicurezze, paura per il futuro, cambiamento. Forse, quello che Harry Potter ha dato – mentre nelle altre saghe non è successo – è quel messaggio di amore, speranza, amicizia e famiglia di cui un ragazzo preadolescente ha bisogno.
Inoltre, la community di Harry Potter è enorme: la sua generazione ha unito tantissime persone, offrendo l’opportunità di farsi nuovi amici, di conoscere gente nuova, di superare i confini e le disuguaglianze. E la venuta di internet ha sicuramente aiutato ad allargare gli orizzonti. Sono tutte persone che hanno ricevuto qualcosa dalla saga e che hanno desiderato di diventare parte di qualcosa di più grande.
Insomma, Harry Potter non può morire e non morirà perché ogni giorno c’è sempre qualcosa di nuovo di cui parlare, così come ogni giorno arriva qualcuno o qualcosa ad alimentare questo fenomeno di scala mondiale. Perché un saga di questo tipo non smetterà mai di trasmettere un grande messaggio, che spesso arriva esattamente quando c’è bisogno di sentirlo.
Ecco qualche faccia nota che ama la saga quanto noi: Personaggi famosi che amano Harry Potter