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Qual è il gatto migliore della saga?

23 Agosto 2018 nico-dido 5 min read

Qual è il gatto migliore della saga?

23 Agosto 2018 Albus 5 min read

Nel mondo magico, non è così semplice essere una persona amante solo dei cani o dei gatti. Potresti essere più per gli ippogrifi, per le puffole pigmee, o avere un debole per gli avvicini. Detto ciò, c’è una forte presenza di cani e gatti all’interno della saga, il che ci porta a questa importante classifica. Vediamo qual è il gatto che avrà la gloria di essere incoronato il migliore della saga!

Il gatto di Millicent Bulstrode

Questo gatto dal pelo nero e occhi gialli non sarà stato al centro dell’attenzione a Hogwarts, ma è riuscito a far avvenire qualcosa di abbastanza spettacolare. È stato il suo pelo – scambiato per un capello di Millicent Bulstrode – che ha trasformato Hermione in un essere metà umano, metà felino. A causa delle circostanze sfortunate, il gatto di Millicent ottiene l’ultimo posto!

La faccia di Hermione era tutta coperta di pelo nero. Gli occhi erano diventati gialli e tra i capelli facevano capolino due orecchiette a punta.
«E-era un p-pelo di g-gatto!» gemette. «M-Millicent B-Bustrode deve avere un gatto! E la p-pozione non può essere usata per trasformarsi in un animale!»


I gattini in technicolor della Umbridge

Tutti i migliori cattivi hanno un loro segno distintivo, come Lord Voldemort e il suo Marchio Nero: un teschio con un serpente che esce dalla sua bocca. Per Dolores Umbridge, tuttavia, sono i suoi paffuti gattini dagli occhi rotondi, che saltellano felici fra le tazze e i piatti che decorano il suo ufficio.

Per qualche motivo, questo la rende ancora più minacciosa di quanto lo fosse stata se fosse seguita da una schiera di famigli neri. Questo è perché tutta questa dolcezza quasi diabetica distrae; è impossibile non trovare un gattino adorabile. Lei ti attira con tè e biscotti, poi ti porta via i tuoi privilegi e la voglia di vivere. Ed ecco perché questi gatti meritano un posto nella nostra hall of fame felina – sono strumenti per un immenso inganno.

Inoltre, nonostante il fatto che Harry li trovasse orrendi, non c’è assolutamente modo che dei gattini multicolore possano essere altro che adorabili.

C’erano parecchi vasi pieni di fiori secchi, ciascuno posato sul suo centrino, e su una delle pareti era appesa una collezione di piatti ornamentali, raffiguranti gattini in technicolor, ma ognuno con un fiocco diverso al collo. Erano così orrendi che Harry li fissò costernato finché la professoressa Umbridge non parlò di nuovo.
«Buonasera, signor Potter».


Mrs Purr

È normale provare sentimenti contrastanti per per Argus Gazza: da una parte era totalmente irragionevole, rendendo le vite degli studenti di Hogwarts un inferno, ma dall’altra era un Magonò che cercava di mandare avanti la sua esistenza non magica in uno dei posti più magici sul pianeta.

Mrs Purr sembra avere lo stesso animo del padrone. Non dev’essere divertente annusare tutto il tempo le malefatte di ragazzini molesti, né tantomeno vivere una vita nella quale la maggior parte delle persone che ti stanno attorno desidera farti fisicamente del male. Poi ancora, forse è il lavoro migliore del mondo per un gatto. Dopotutto metteva in punizione giovani maghi e streghe. Si muoveva in totale libertà per Hogwarts. E non si può discutere che Mrs Purr sia molto leale e molto brava nel suo lavoro. È una buona amica per Gazza e anche piuttosto pelosa. Tutte queste cose la portano al terzo posto fra i gatti migliori della saga.

Gazza possedeva una gatta di nome Mrs Purr, una creatura color polvere, tutta pelle e ossa, con due occhi sporgenti come fari, spiccicata al suo padrone. La gatta pattugliava i corridoi da sola. Bastava infrangere una regola di fronte a lei, mettere appena un piede fuori riga, ed eccola correre in cerca di Gazza, il quale puntualmente appariva due secondi dopo, tutto ansimante. Gazza conosceva i passaggi segreti della scuola meglio di chiunque altro (tranne forse i gemelli Weasley) ed era capace di sbucare fuori all’improvviso al pari dei fantasmi. Gli studenti lo detestavano, e desideravano con tutto il cuore di riuscire ad assestare un bel calcio a Mrs Purr.


Minerva McGranitt

L’unico motivo per il quale questo soriano forza della natura non è in cima alla lista è che non è un vero gatto. Siamo tutti rimasti sorpresi dall’abilità di Minerva McGranitt nell’essere un Animagus, ma ciò non cambia il fatto che sotto quel pelo c’è sempre una strega – e il vincitore di questa classifica vedrebbe attraverso il suo travestimento in un batter d’occhio.

Detto ciò, l’abbiamo adorata, dalle sue piccole zampe ai suoi segni a forma di occhiali. Lei c’era per Harry fin dalle prime pagine del primo libro, e rimase sempre al suo fianco, su due gambe o quattro zampe. Per questo si merita quasi primo posto nella nostra Hall of Fame.

«Che combinazione! Anche lei qui, professoressa Mcgranitt?»
Si voltò verso il soriano con un sorriso, ma quello era scomparso. Al suo posto, davanti a lui c’era una donna dall’aspetto piuttosto severo, che portava un paio di occhiali squadrati della forma identica ai segni che il gatto aveva intorno agli occhi. Anche lei indossava un mantello, ma color smeraldo. I capelli neri erano raccolti in uno chignon. Aveva l’aria decisamente scombussolata.
«Come faceva a sapere che ero io?» chiese.
«Ma, mia cara professoressa, non ho mai visto un gatto seduto in una posa così rigida».


Grattastinchi

Grattastinchi! Il re dei gatti!

Probabilmente metà Kneazle (ma è ancora un gatto, tecnicamente), non si fingeva chi non fosse: era semplicemente una palla di pelo arancione dalla faccia schiacciata e le zampe storte dalla natura sospetta. Ma questo non lo fermò dal farsi amico un Sirius disperato, anche se cani e gatti spesso non vanno d’accordo. E non lo fermò neanche dal capire subito che Crosta non era chi sembrava.

Subì forti persecuzioni da Ron, che sospettava volesse mangiare il suo topo, piuttosto che portare un assassino davanti alla giustizia magica. Nonostante la gente lo trovasse brutto, il gatto se ne fregava, infallibile nei suoi istinti felini per rendere Hogwarts un posto migliore.

Un po’ dovevamo aspettarcelo. Dopotutto, lui fu scelto da Hermione per essere il suo animale domestico. Cosa sarebbe potuto essere se non il gatto numero uno di Hogwarts? Grattastinchi, ti ameremo per sempre.

«Questo gatto non è pazzo» disse Black con voce rauca. Tese una mano ossuta ad accarezzare la testa soffice di Grattastinchi. «È l’esemplare più intelligente della sua specie che io abbia mai incontrato. Ha riconosciuto subito Peter per quello che era. E quando ha incontrato me, ha capito che non ero un cane. Ci ha messo un po’ a fidarsi… alla fine, sono riuscito a spiegargli chi stavo cercando, e mi ha aiutato…»


Tradotto da Pottermore.

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Albus
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La felicità la si può trovare anche negli attimi più tenebrosi, se solo uno si ricorda... di accendere la luce.

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