Sappiamo bene che molte frasi dei libri non hanno trovato spazio nei film, ma che in compenso molte battute rese iconiche dalla trasposizione cinematografica non sono presenti nei libri, o almeno non nella stessa versione.
Ci sono però alcune battute dei film che sono prese dalla controparte cartacea, ma alle quali i film hanno dato un diverso significato perché usate in un contesto completamente diverso, a volte persino migliorandone l’effetto. Ne abbiamo trovate quattro. Vediamo quali sono.
“Siete nei guai, stavolta”
Una frase che Argus Gazza pronuncia all’inizio del secondo film è praticamente identica a una battuta dello stesso personaggio nel primo libro, almeno nell’originale inglese. Un caso? Assolutamente no, perché è stato l’attore che interpreta il custode, David Bradley, a suggerire a Chris Columbus di usarla, avendola letta proprio ne La Pietra Filosofale.
Allora scesero di nuovo la scala a chiocciola, col cuore leggero, adesso che si erano liberati del drago. Norberto se n’era andato, Malfoy era in castigo… ormai, che cosa avrebbe potuto guastare la loro felicità? La risposta li attendeva in fondo alla scala. Appena misero piede nel corridoio, dalle tenebre sbucò all’improvviso la faccia di Gazza. “Ben, bene, bene” mormorò, “vedo che ci siamo cacciati di nuovo nei pasticci!”
Pietra Filosofale, capitolo 14
La scena della liberazione di Norberto sulla Torre di Astronomia nel film non compare, essendo stata semplificata l’intera vicenda che coinvolge il Dorsorugoso di Norvegia.
Qui entra in gioco David Bradley. Come abbiamo detto all’inizio, lui suggerì questa battuta, che nell’originale inglese è “Well, well, well, we are in trouble”, a Chris Columbus, come frase da far dire a Gazza nel momento in cui Harry e Ron arrivano a Hogwarts a bordo della Ford Anglia. La sceneggiatura originale a opera di Steve Kloves prevedeva semplicemente che il custode comunicasse ai ragazzi che sono in punizione. È stato proprio l’attore a dichiararlo in quest’intervista a MuggleNet nel 2014.
Tuttavia, in fase di doppiaggio il suo “We are in trouble” è diventato “Oh, siete nei guai, stavolta”, cancellando il richiamo alla scena del primo libro.
I ragni e il tip-tap
Nel terzo film, poco prima che Harry veda Peter Minus sulla Mappa del Malandrino, Ron si sveglia di soprassalto dopo un sogno che, soprattutto per un aracnofobico come lui, è un vero e proprio incubo:
“I ragni vogliono farmi fare il tip tap! Io non voglio fare il tip tap”
Prigioniero di Azkaban (film)
L’intera scena non avviene nella saga letteraria. Per inciso, Harry non viene mai il nome di Minus sulla Mappa. Effettivamente, però, un ragno che balla il tip tap compare nel quarto libro, uscito tre anni prima del terzo film, quindi è probabile che Steve Kloves si sia ispirato a quella scena.
Parliamo della prima lezione di Difesa contro le Arti Oscure tenuta da Moody/Crouch, che verteva sulle Maledizioni Senza Perdono. In particolare, ecco cosa succede quando il professore introduce la Maledizione Imperius:
Moody agitò la bacchetta, e il ragno si alzò su due delle zampe posteriori e si esibì in quello che era un inconfondibile tip tap.
Calice di Fuoco, capitolo 14
“Le strade si dividono”
Questa battuta si trova nel Calice di Fuoco, tanto nel libro quanto nel film, ma in momenti e con significati completamente diversi. Nel film, alla Coppa del Mondo di Quidditch vediamo Amos Diggory congedarsi da Arthur Weasley con la frase “E qui si separano le nostre strade”.
Questa frase, che nell’originale inglese è “Parting of the ways”, non è altro che il titolo del capitolo 36 del quarto libro, in italiano “Le strade si dividono”. In tal caso, le strade sono quelle di Silente e Caramell, da quel momento veri e propri avversari politici, sebbene ad Albus non siano mai interessate certe tematiche.
“Il mondo non è diviso in brava gente e Mangiamorte”
Chiudiamo con quello che è forse il vero e proprio capolavoro della saga cinematografica. Il toccante discorso di Sirius a Harry a Grimmauld Place, che a posteriori sarebbe stato uno dei loro ultimi momenti insieme, è completamente diverso nel libro, dove non c’è lo stesso impatto emotivo. Lì Sirius dice semplicemente a Harry che ha bisogno di dormire perché è ancora troppo scosso dalla visione di Nagini.
Il tocco di classe di Michael Goldenberg, che soltanto in questo film sostituisce Steve Kloves alla sceneggiatura, è stato quello di dare un nuovo significato a una frase che di fatto Sirius pronuncia nel libro, ma in un momento e con un significato completamente diversi.
Bisogna tornare indietro di qualche mese, a quando la Umbridge comincia a dettare legge a Hogwarts con i primi Decreti Didattici. Harry, che iniziava a conoscere la malvagità del rospo rosa con quelle terribili punizioni, cominciò ad avere dei sospetti sul fatto che lei fosse controllata da Voldemort, un po’ come Raptor quattro anni prima, o che agisse sotto la Maledizione Imperius, o che comunque fosse in qualche modo in combutta con il Signore Oscuro.
Il ragazzo comunicò questi sospetti a Sirius parlando attraverso il camino della Sala comune di Grifondoro e questa fu la replica del padrino:
“Ne dubito” rispose Sirius. “La conosco di fama e sono sicuro che non è una Mangiamorte…”. “È abbastanza orrida da poterlo essere» osservò Harry cupo, e Ron e Hermione annuirono vigorosamente. “Sì, ma il mondo non è diviso in brava gente e Mangiamorte” disse Sirius con un sorriso ironico. “Lo so che è un brutto soggetto, però… dovresti sentire Remus quando parla di lei”.
Ordine della Fenice, capitolo 15
Dunque Sirius intendeva che esistono persone malvagie al di là dei Mangiamorte. La frase è già pregna di significato e può in parte spiegare perché la Umbridge viene odiata dal fandom più di Voldemort. Essa rappresenta infatti il male quotidiano, che riconosciamo alla perfezione e colleghiamo a qualcuno che conosciamo. Ne abbiamo discusso anche in quest’articolo. Il film dà però un nuovo e ancor più profondo significato a questa frase:
“Tu non sei una persona cattiva. Sei una persona buonissima a cui sono capitate cose cattive. Mi capisci? E poi… il mondo non è diviso in persone buone e Mangiamorte. Tutti abbiamo sia luce che oscurità dentro di noi. Ciò che conta è da che parte scegliamo di agire. È questo quello che siamo.”
Ordine della Fenice (film)
Questo insegnamento, ricollegabile anche al discorso di Silente sulle scelte nella Camera dei Segreti, ci fa capire l’importanza di ciò che facciamo nella nostra vita. Non è importante da dove si parte ma la strada che si percorre.
Inoltre, ci dà una perfetta raffigurazione di Harry. Il ragazzo, nonostante la crisi (adolescenziale, ma non solo) che sta attraversando, resta una persona dal cuore puro. Tra l’altro, il tutto sembra anticipare il fatto che un pezzo dell’anima di Voldemort sia entrato dentro di lui. No, l’ultimo libro non era ancora uscito!
Abbiamo trovato queste quattro frasi dei libri “riciclate” dai film (in senso buono, dato che almeno nell’ultimo caso il significato è ancora più profondo). E voi? Ne avete trovate altre? Fatecelo sapere nei commenti!