Harry non conobbe quasi per niente i suoi genitori, ma ciò non significa che non abbia avuto numerose figure genitoriali al suo fianco.
Ecco i nove personaggi che, per motivi diversi, sono state delle figure genitoriali per Harry.
Molly Weasley
Non potevamo che partire da lei. Molly volle bene a Harry e lo trattò come se fosse suo figlio, quando invece con i suoi figli veri sapeva essere più spaventosa di un Dorsorugoso di Norvegia (cliccate qui per capire di cosa stiamo parlando). Con lui è stata sempre gentile e lo ha protetto con ogni mezzo a sua disposizione, proprio come Lily avrebbe fatto, tanto che alla Tana Harry si è sempre sentito a casa, cosa che ovviamente non era mai successa a Privet Drive.
C’è un passo che, più di qualunque altro, chiarisce l’affetto che lega i due personaggi, insieme all’appartenenza di Harry alla famiglia Weasley, prima ancora che sposasse Ginny e Molly diventasse sua suocera. Parliamo di quando il Molliccio presente a Grimmauld Place si trasforma, davanti alla signora Weasley, nei membri della sua famiglia morti, tra cui però è presente anche Harry.
“No!” gemette la signora Weasley. “No… Riddikulus! Riddikulus! RIDDIKULUS!”. Crac. I gemelli morti. Crac. Percy morto. Crac. Harry morto…
Ordine della Fenice, capitolo 9
Arthur Weasley
L’importanza di Arthur come figura genitoriale di Harry è spesso sottovalutata. È anche uno dei pochi ad essere sopravvissuto al “massacro”, pur essendoci andato molto vicino nell’Ordine della Fenice, anche nelle intenzioni della Rowling, potendo assistere al matrimonio di Harry con sua figlia e diventando suo suocero.
È Arthur a mettere in guardia Harry dai pericoli che corre nel suo terzo anno. È lui a difenderlo dalle accuse alla Coppa del Mondo di Quidditch. È ancora lui ad accompagnarlo al Ministero fin dove gli è permesso, in uno dei momenti più difficili della vita di Harry, quando arriva a un passo dall’espulsione da Hogwarts. Serve altro?
Rubeus Hagrid
Hagrid viene riconosciuto, più che come genitore, come una sorta di “zio ubriaco” per Harry, nel senso più buono del termine, per il suo essere pasticcione. Si tratta infatti di un personaggio che avrebbe sempre difeso Harry a spada tratta. Il loro unico momento di discussione, poi subito risolto, è stato al sesto anno di Harry quando lui e il resto del Trio hanno deciso di abbandonare Cura delle Creature Magiche.
Non solo introdusse Harry al mondo magico, ma lui era sempre al suo fianco. Durante la sua permanenza a Hogwarts, Hagrid fece di tutto per mettere Harry a suo agio, anche facendogli da confidente personale. Anche nei momenti di maggiore sconforto, per Harry prendere il tè con Hagrid era il miglior sollievo possibile.
Sirius Black
Anche se si sono frequentati solo per un breve periodo, non c’è dubbio che si siano voluti bene. Quando Harry realizzò che Sirius era innocente, si immaginò una vita splendida insieme a lui. Purtroppo, la sua idea di allegra famiglia felice non si realizzò mai, ma per qualche tempo Harry scoprì che essa c’era ancora, più o meno.
Il loro rapporto era praticamente perfetto. Harry non aveva di fatto mai avuto un padre, dall’altra parte Sirius non aveva potuto avere figli, avendo passato la totalità della sua gioventù ad Azkaban per dei crimini mai commessi. Come dice Silente, tra l’altro, in Sirius Harry vedeva qualcosa a metà tra un padre e un fratello (ricordiamo che, nei libri, Sirius aveva solo 20 anni in più di Harry).
Inoltre, Sirius aveva un carattere ribelle proprio come quello di Harry ed è per questo che i due si trovavano molto bene l’uno con l’altro, con buona pace di Molly, che spesso criticava il fatto che Sirius trattasse Harry come un adulto già a quindici anni.
Lily Potter
C’è poco da discutere. Lily ha dato “poco” a Harry soltanto dal punto di vista temporale, ma si sacrificò per proteggere il suo unico figlio da Voldemort. L’amore di Lily per lui l’ha seguito per tutta la serie e gli ha fatto da scudo contro il Signore Oscuro più di una volta. Purtroppo non vide mai Harry crescere, ma fece tutto quello che era in suo potere per tenerlo al sicuro.
La sua protezione continuava a fornire riparo a Harry sotto le mura della sua casa a Privet Drive, grazie al sangue di Lily e a quello di zia Petunia (che era però una figura genitoriale troppo “riluttante” per poter essere considerata, dato che non avrebbe mai voluto doversi occupare di Harry).
James Potter
Per ovvi motivi, James ha potuto dare a Harry molto meno di ciò che avrebbe voluto. Eppure la sua presenza si avverte continuamente nelle azioni di Harry. Remus, Sirius e Piton (quest’ultimo con fare critico) non smettono mai di rimarcarlo. Inoltre, sappiamo bene che le persone che ci amano non ci lasciano mai veramente. Ce lo insegna Silente nel terzo libro e, forse in maniera ancora più intensa, Sirius nel terzo film.
Il lascito di James è stato molto importante per Harry. In termini materiali, a lui sono giunti il Mantello dell’Invisibilità e la Mappa del Malandrino (sebbene quest’ultima per vie traverse), mentre in termini morali Harry ne ha ricavato il coraggio e la sfrontatezza.
Certo, col passare degli anni, Harry ha capito che James non era proprio il modello perfetto da seguire. Prima che Lily gli facesse mettere la testa a posto, aveva compiuto veri e propri atti di bullismo. La vittoria di Harry, alla fine, è stata proprio quella di aver preso le qualità migliori da entrambi i genitori.
Minerva McGranitt
L’insegnante di Trasfigurazione tanto temuta da tutta Hogwarts fu come una madre, o una nonna se vogliamo, per Harry. Severa come poche, si dimostrò molto affettuosa e protettrice nei suoi confronti. Basti infatti pensare a come difese Harry da Piton durante il settimo anno, o quando riuscì a tenere testa ai Mangiamorte per dare a Harry il tempo necessario per trovare il diadema di Corvonero.
Harry, da parte sua, ci teneva tanto alla McGranitt, tanto da non riuscire a sopportare l’umiliazione che le è stata inferta da Amycus Carrow. Nell’occasione, infatti, il ragazzo ha usato per la prima volta la Maledizione Cruciatus.
Albus Silente
Nonostante le sue decisioni a dir poco discutibili, Silente volle tutto sommato bene a Harry. Per ovvi motivi, il Preside di Hogwarts non aveva mai potuto avere figli, quindi possiamo immaginare Harry come una sorta di nipotino. Cercò di prepararlo per ciò che lo aspettava, proteggendolo dagli altri suoi innumerevoli problemi, ed era suo malgrado portatore di una verità molto scomoda, quella sul destino segnato del ragazzo.
Nel settimo libro scopriamo che Silente, prima di diventare il vecchio saggio che conosciamo, è passato attraverso tanti errori di gioventù. Inoltre, scopriamo che Harry era soltanto una parte di un piano molto più grande che lui aveva in mente per sconfiggere Voldemort.
Eppure, c’è un passo del Calice di Fuoco che dimostra che, suo malgrado, Silente si era affezionato a Harry. Dopo che Voldemort è risultato nel cimitero usando il sangue dello stesso Harry, Silente crede che quell’errore, quella sorta di eccesso di confidenza da parte di Voldemort, possa portare il ragazzo a sopravvivere ancora una volta. Tre anni dopo scopriamo che non si era sbagliato.
“Ha detto che il mio sangue lo avrebbe rafforzato più di quello di chiunque altro” disse Harry. “Ha detto che la protezione che mia… mia madre aveva lasciato su di me… che si sarebbe preso anche quella. E aveva ragione: è riuscito a toccarmi senza farsi del male, mi ha toccato la faccia”. Per un rapido istante, Harry credette di aver visto qualcosa di simile a un lampo di trionfo negli occhi di Silente.
Calice di Fuoco, capitolo 36
Remus Lupin
Su Remus il discorso da fare è più complicato. Certo, è stato colui che più di tutti ha reso Harry un grande mago, insegnandogli a combattere i Dissennatori e quindi le sue stesse paure. Il loro rapporto, però, come abbiamo approfondito in quest’articolo, è passato attraverso un feroce litigio in cui Harry sembrava proprio affermare che non necessitava più di un “protettore” come avrebbe voluto essere Remus.
“Credo che tu ti senta un po’ uno scavezzacollo” proseguì Harry. “Ti è venuta voglia di prendere il posto di Sirius”
Andava però menzionato tra le figure genitoriali per un motivo in particolare. Ci riferiamo alla sua apparizione come sorta di spettro quando Harry utilizza la Pietra della Resurrezione. Lupin lo accompagna, insieme a Sirius, James e Lily, nella decisione più difficile che possa esistere, cioè quella di consegnarsi alla morte.
Poco prima della battaglia, Remus investe Harry del ruolo di padrino di Teddy. Questa è la prova di quanto Harry sia ormai maturato, tanto da poter essere lui stesso, a soli 17 anni, una figura paterna per un neonato, chiudendo completamente il cerchio.
E voi cosa ne pensate? Ci sono altre figure genitoriali che pensate siano state in qualche modo importanti per Harry? Fatecelo sapere nei commenti! Oppure cliccate qui se volete leggere più nello specifico sulle figure paterne di Harry (ovvero soltanto quelle maschili).