J.K. Rowling, quando ha scritto la nostra amata saga, ha dato la vita a un altro mondo. Ovviamente, per far sì che questo mondo fosse davvero “magico”, ha pensato ad ogni minuscolo particolare, persino ai nomi da dare alle pozioni. Curiosi di sapere da dove vengano questi nomi?
Scopriamo insieme l’origine dei nomi delle pozioni!
Tricopozione lisciariccio
La tricopozione lisciarriccio è una pozione che viene usata da Hermione per prepararsi per il Ballo del Ceppo. Questa pozione, che molti apprezzerebbero da morire, serve per rendere lisci anche i capelli più ricci, proprio come quelli di Hermione.
Ma non somigliava affatto a Hermione. Si era fatta qualcosa ai capelli; non erano più cespugliosi, ma lisci e lucenti, e legati in un nodo elegante dietro la testa.
Harry Potter e il Calice di Fuoco
Il termine Trico– deriva dal greco thryx, trychòs, significa capello (tutti i classicisti lo sapranno sicuramente perché è un nome irregolare).
Amortentia
La pozione più utilizzata da tutti durante il periodo di San Valentino (soprattutto da Romilda Vane) ha un nome facilmente riconducibile al suo significato. Infatti Amor- deriva dal latino e significa “amore”; -tentia deriva sempre dal latino e significa “tenuto”. Il significato di questa pozione è quindi “amore tenuto/ottenuto/ mantenuto”.
Felix Felicis
La pozione della fortuna è una delle pozioni più difficili da preparare e il suo effetto è strabiliante (tranne su Harry, che dopo averla assunta sembra uno sbandato). Ne troviamo l’utilizzo nel sesto libro, quando Harry la ottiene dal professor Lumacorno. Il suo nome è la ripetizione dell’aggettivo latino felix, che lega alla parola felix il suo genitivo felicis: la traduzione sarebbe quindi “Felicità del felice”. Un’altra traduzione, utilizzata soprattutto nella lingua inglese, è “Felice sorte”.
Pozione polisucco
Comunissima nei libri di Harry Potter e lunga da preparare è la Pozione Polisucco. Molteplici sono i suoi utilizzi nel corso della storia: dal secondo libro viene usata per entrare nel dormitorio dei Serpeverde; nel quarto libro dove Barty Crouch Jr la usa per trasformarsi nel professor Moody; nel sesto libro viene usata da Tiger e Goyle per sembrare poveri ragazzini innocenti e impedire al trio di trovare Malfoy; nel settimo libro sei membri dell’Ordine la assumono nella missione dei Sette Potter. “Polisucco” è l’unione di Poli-, dal greco poliùs, pollè, poliù, che significa “molto”, e -succo, che sta ad indicare che la pozione è liquida. La sua traduzione è quindi “pozione di molti”, quindi “pozione per trasformarsi in molti”.
Veritaserum
Il Veritaserum è una pozione usata per carpire informazioni da una persona senza che questa menta. Infatti il suo effetto è quello di far dire solo e soltanto cose vere alla persona che beve questa pozione. Veritas- deriva dal latino vèritas, veritàtis, che significa “verità”, e -serum che significa siero. Quindi la sua traduzione è proprio “siero della verità”.
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