Le ripercussioni in seguito allo scoppio del conflitto fra Russia e Ucraina stanno coinvolgendo anche l’intrattenimento. Niente più cinema e serie tv per i cittadini russi: fra i colossi del grande e piccolo schermo, Disney, Warner Bros., Sony e Netflix.
L’account ufficiale della Walt Disney ha pubblicato nella giornata di ieri, 1 marzo, un tweet in cui riporta un comunicato ufficiale della compagnia, a seguito della crisi in Ucraina:
Disney parla di “invasione non provocata” e di “tragica crisi umanitaria” a carico della Russia e per questo la decisione di bloccare le nuove uscite al cinema. Le scelte future riguardo al franchise dipenderanno dall’evolversi della situazione. Inoltre, informano, la compagnia si sta impegnando in prima persona per fornire assistenza umanitaria ai rifugiati ucraini.
Hanno deciso di adottare le stesse misure anche altri colossi di Hollywood, come Warner Bros. (casa di produzione della saga di Harry Potter), che ha bloccato l’imminente uscita di The Batman in Russia. Come riporta The Guardian, poche ore dopo il tweet della Disney, Warner ha annunciato:
Alla luce della crisi umanitaria in Ucraina, WarnerMedia metterà in stand-by l’uscita del film The Batman in Russia. Continueremo a monitorare la situazione nel mentre in cui evolve. Speriamo in un cambiamento e in una risoluzione pacifica di questa tragedia.
A breve sarebbe stato rilasciato anche Animali Fantastici 3: I segreti di Silente, firmato Warner Bros., ed è probabile che lo stesso provvedimento colpirà anche la saga di Newt Scamander. Sony segue a ruota, rispetto alle nuove uscite, incluso Morbius, facendo appello a sua volta alla crisi umanitaria in Ucraina.
E anche Netflix prende posizione rispetto al conflitto, decidendo di non includere nella piattaforma propria piattaforma i 20 canali russi d’informazione e di intrattenimento che dovrebbe trasmettere per legge, molti dei quali contengono propaganda pro-Putin.
Data la situazione attuale, non abbiamo alcuna intenzione di aggiungere questi canali al nostro servizio.
Netlflix per The Hollywood Reporter
Cosa ne pensate dei provvedimenti adottati dai colossi di Hollywood? Siete d’accordo con le ripercussioni generalizzate che sta subendo la popolazione russa? Diteci la vostra nei commenti.