“È la bacchetta a scegliere il mago, signor Potter”: una delle citazioni più iconiche della saga, pronunciata dal più famoso fabbricante di bacchette dell’Inghilterra. Garrick Ollivander di certo ha memoria di tutte le bacchette che ha venduto, e voi ricordate le più importanti?
La bacchetta è uno strumento magico quasi-senziente, attraverso il quale un mago o una strega possono eseguire gli incantesimi. Sebbene sia possibile farne a meno, le abilità richieste per lanciare incantesimi senza bacchetta sono appannaggio dei soli maghi di livello avanzato, oppure di creature magiche particolari, come gli elfi domestici.
Le uniche bacchette che incontriamo all’interno della saga appartengono a maghi e streghe, poiché proprio loro sono gli unici a poterne possedere una (per scoprire il perché, date un’occhiata alla legge sull’Uso delle Bacchette, nel nostro articolo). Se volete scoprire di più su questi affascinanti strumenti, leggete il nostro articolo sulle bacchette magiche. Qui ricorderemo, invece, le bacchette appartenute ai principali protagonisti della saga.
Le bacchette di Albus Silente
Possedere una sola bacchetta durante tutta la vita non è affatto cosa scontata. Potrebbe infatti rompersi, o venire perduta, o persino rubata. Per quanto siamo abituati al forte legame che Harry ha con la sua prima bacchetta, in molti casi semplicemente i Maghi devono ricorrere all’acquisto di una bacchetta completamente nuova, diversa da quella che hanno inizialmente posseduto.
Ci sono però casi molto particolari, in cui il passaggio ad un’altra bacchetta è determinato dalla conquista di una bacchetta nuova. Questo è il caso di Albus Silente. Inizialmente, sappiamo che questi possedeva una bacchetta in nocciolo, di lunghezza sconosciuta, con al suo interno una piuma di Fenice.
Dopo aver sconfitto in uno scontro diretto il grande mago Gellert Grindelwald, Silente conquista la leggendaria Bacchetta di Sambuco, uno dei tre Doni della Morte. Decisamente più conosciuta rispetto alla prima, questa bacchetta, oltre a essere fabbricata con legno di sambuco, è lunga 15 pollici e ha, al suo interno, crine di Thestral (il legame di queste creature magiche con la morte è ben noto a tutti i fan).
Le bacchette di Harry Potter
Il nostro protagonista è un altro classico esempio non solo di come sia possibile possedere più bacchette nel corso della vita, ma anche di come si possa essere possessori di più di una bacchetta nello stesso momento. Ma andiamo con ordine.
La bacchetta “gemella”
La prima bacchetta posseduta da Harry è la più famosa di tutte, quella a cui lui è più legato e alla quale persino noi finiamo per affezionarci. Una delle scene più magiche della saga è quella in cui un piccolo Harry tiene in mano per la prima volta la bacchetta in legno di agrifoglio, lunga 11 pollici, con al suo interno una piuma di Fenice. Segnatamente, la piuma appartiene a Fanny, la Fenice di Silente, la quale ha però dato due piume: una di esse si trova all’interno della prima bacchetta di Lord Voldemort.
Questa bacchetta accompagna Harry nel corso di quasi tutta la saga, fino a quando, nel settimo libro, non si spezza durante l’attacco di Nagini a Godric’s Hollow. Non dobbiamo tuttavia disperare: alla fine della Battaglia di Hogwarts, Harry ripara la sua adorata bacchetta utilizzando la Bacchetta di Sambuco, e non se ne separerà mai più.
La bacchetta di Draco
La seconda bacchetta posseduta da Harry, tuttavia a sua insaputa, è quella che ruba a Draco Malfoy durante la fuga da Villa Malfoy. Questa bacchetta è in legno di biancospino, è lunga 10 pollici e ha, al suo interno, crine di Unicorno. Harry scopre di possedere a tutti gli effetti questa bacchetta quando Ollivander gli spiega la faccenda della fedeltà delle bacchette (per scoprirne di più, leggete qui), a Villa Conchiglia.
La Bacchetta di Sambuco
Draco diventa l’insospettabile possessore anche della Bacchetta di Sambuco, in seguito all’incantesimo di Disarmo che egli scaglia contro Albus Silente in cima alla Torre di Astronomia. Quando poi Harry lo disarma a Villa Malfoy, la Bacchetta di Sambuco rivolge la sua fedeltà a Harry stesso. Che confusione, eh?
Fisicamente, Harry entra in possesso della Bacchetta di Sambuco soltanto alla fine della Battaglia di Hogwarts, quando si rende conto che essa effettivamente gli appartiene. Questa è la terza bacchetta che ha riposto la propria fedeltà in Harry, e anche quella che Harry utilizza di meno: gli servirà, infatti, soltanto per aggiustare la sua prima bacchetta, per tornare infine accanto al suo vero proprietario, nella tomba di Albus Silente.
Le bacchette di Ron Weasley
Anche Ron possiede diverse bacchette nel corso della saga. La prima, in legno di frassino, è lunga 12 pollici e ha un’anima di crine di Unicorno. Posseduta precedentemente dal fratello Charlie, rimane seriamente danneggiata all’inizio del secondo anno, quando Ron e Harry si schiantano con la Ford Anglia volante di Arthur Weasley contro il Platano Picchiatore.
Ron è costretto a utilizzare la sua bacchetta malfunzionante finché Arthur non vince la lotteria della Gazzetta del Profeta, ottenendo dunque i soldi per comprare una bacchetta nuova al figlio. Questa è in legno di salice, misura 14 pollici e contiene, al suo interno, crine di Unicorno.
La terza bacchetta posseduta da Ron è quella precedentemente appartenuta a Peter Minus. In legno di ippocastano, lunga circa 9 pollici e contenente, al suo interno, corda di cuore di Drago, questa bacchetta rivolge la sua fedeltà a Ron dopo la Battaglia a Villa Malfoy.
Le bacchette di Hermione Granger
La prima bacchetta
La prima bacchetta di Hermione, contrariamente a quanto si potrebbe pensare se consideriamo la quantità di battaglie a cui ha partecipato, non ha mai subìto danni, e Hermione se ne separerà soltanto per un breve periodo durante il settimo libro. Questa bacchetta è in legno di vite, è lunga poco meno di 11 pollici e ha, al suo interno, corda di cuore di Drago.
Essa viene utilizzata, momentaneamente, sia da lei che da Harry, dopo che la bacchetta di quest’ultimo si spezza. Le viene poi confiscata quando, insieme a Ron e Harry, Hermione viene catturata dai Ghermidori, che condurranno i tre giovani a Villa Malfoy. Hermione riuscirà a recuperare la sua bacchetta durante la Battaglia di Hogwarts, schiantando il Ghermidore che ancora la teneva in tasca.
La bacchetta di Bellatrix Lastrenge
La seconda bacchetta utilizzata da Hermione, ma probabilmente da lei mai veramente posseduta (la sua fedeltà non viene mai rivolta a Hermione), è quella di Bellatrix Lestrange. In legno di nocciolo, lunga poco meno di 13 pollici e con al suo interno corda di cuore di Drago, questa bacchetta passa nelle mani di Hermione dopo la Battaglia a Villa Malfoy.
Hermione usa questa bacchetta per entrare alla Gringott con le sembianze di Bellatrix, e siamo certi che la utilizzi almeno fino alla Battaglia di Hogwarts. Non si trova, tuttavia, a suo agio, nell’utilizzarla, trattandosi della bacchetta che ha torturato i genitori di Neville Paciock, ucciso Sirius Black e compiuto altri innumerevoli crimini. Per questo motivo, probabilmente, una volta recuperata la propria bacchetta, Hermione deciderà di dismettere la bacchetta di Bellatrix.
Le bacchette di Neville Paciock
Ebbene sì, anche Neville è un fiero possessore di due bacchette, e non per il motivo che credete voi! Infatti, la prima bacchetta non viene sostituita dopo aver subìto danni per la sbadataggine di Neville, ma poiché rimane distrutta durante la Battaglia dell’Ufficio Misteri. Questa prima bacchetta era appartenuta a suo padre, Frank Paciock, ma di essa non sappiamo altro.
Conosciamo, invece, la seconda bacchetta. In legno di ciliegio, lunga 13 pollici e contenente, al suo interno, crine di Unicorno, questa è una delle ultime bacchette che Ollivander fabbrica prima di sparire. È la nonna di Neville, Augusta Paciock, ad acquistarla per lui, fiera della partecipazione del nipote alla Battaglia dell’Ufficio Misteri.
Le bacchette dell’ES originario
Oltre a Neville, personaggi importanti sono gli storici componenti di quello che, nel quinto libro, si configura come il nucleo originario dell’Esercito di Silente. Ricordiamo innanzitutto Luna Lovegood, che ha posseduto due bacchette: le informazioni a riguardo scarseggiano, ma sappiamo che la seconda viene costruita da Ollivander come regalo per la sua speciale compagna di prigionia.
Anche riguardo alla bacchetta di Ginny Weasley abbiamo informazioni pressoché nulle, poiché nei libri non viene mai descritta: sappiamo tuttavia che, nonostante le innumerevoli battaglie affrontate, questa bacchetta non ha mai deluso la sua padrona e non è mai sostituita.
J.K. Rowling non descrive nei libri neppure le bacchette di Fred e George Weasley, ma sappiamo per certo che, nonostante i due siano gemelli, la stessa cosa non vale la stessa cosa per le loro bacchette. Non sappiamo cosa sia successo alla bacchetta di Fred dopo la morte del suo proprietario, ma nulla ci impedisce di pensare che l’abbia presa George, così che gli rimanesse un pezzetto del fratello dopo averlo perduto.
Le bacchette degli insegnanti di Hogwarts
Oltre ad Albus Silente, altri adulti importanti camminano per i corridoi di Hogwarts. Prima fra tutte, Minerva McGranitt, l’insegnante di Trasfigurazione. La sua bacchetta è in legno di abete, è lunga poco più di 9 pollici e contiene al suo interno corda di cuore di Drago.
Conosciamo poi la bacchetta di Severus Piton, lo storico insegnante di Pozioni: in legno di betulla, lunga poco più di 12 pollici e dall’anima di crine di Unicorno, questa bacchetta, come sappiamo, non condividerà mai il suo possessore con la Bacchetta di Sambuco, poiché, effettivamente, Piton non ha mai conquistato la bacchetta più potente del mondo.
Il terzo principale insegnante a Hogwarts è il nostro adorato Rubeus Hagrid. La sua bacchetta ha una storia molto particolare: in legno di quercia, è lunga 16 pollici, una misura decisamente superiore alla media (di certo a voler simboleggiare la sua natura di Mezzo Gigante). Questa bacchetta viene spezzata in due dopo che Hagrid viene espulso da Hogwarts, in seguito alle accuse in relazione alla morte di Mirtilla Malcontenta. I pezzi sono tuttavia quasi certamente nascosti all’interno dell’ombrello di Hagrid, con cui egli infatti riesce ancora a compiere qualche magia.
A questi personaggi affianchiamo (anche se non se lo meriterebbe) Dolores Umbridge. Anche la sua bacchetta è particolarmente simbolica: in legno di betulla e contenente corda di cuore di Drago, essa viene descritta come “insolitamente corta“. Secondo Ollivander, di solito, le bacchette più corte della norma scelgono chi ha una qualche carenza di personalità.
Le bacchette dei Malandrini
Le bacchette di questi personaggi non hanno storie particolari da raccontare, e sono anche relativamente sconosciute, ma per l’importanza dei loro possessori all’interno della saga, si meritano una menzione.
La bacchetta appartenuta a James Potter era in legno di mogano e lunga 11 pollici; nulla si sa, purtroppo, della sua anima. Lo stesso vale per la bacchetta di Lily Evans, che possiamo qui ricordare come membro del gruppo: la sua bacchetta era in legno di salice e lunga poco più di 10 pollici.
Qualcosa di più si sa sulle bacchette di Remus Lupin e di Sirius Black. La prima è in legno di cipresso, è lunga poco più di 10 pollici e contiene al suo interno crine di Unicorno. La seconda è di trucciolato, è lunga poco meno di 13 pollici e al suo interno ha una piuma di Fenice. Infine la bacchetta di Peter Minus: in legno di ippocastano, lunga poco più di 9 pollici, contiene al suo interno corda di cuore di Drago. Resta nelle sue mani fino alla Battaglia a Villa Malfoy, dopodiché passa nelle mani di Ron Weasley.
Le bacchette dei Campioni del Torneo Tremaghi
Particolarmente interessanti sono infine le bacchette appartenute ai tre Campioni delle tre Scuole di Magia partecipanti. La prima bacchetta, di Cedric Diggory, è in legno di Frassino, è lunga poco più di 12 pollici e ha un’anima di crine di Unicorno. Il crine è stato preso da Ollivander stesso dalla coda di un maschio di Unicorno particolarmente bello.
La bacchetta di Fleur Delacour è altrettanto particolare poiché contiene, al suo interno, un capello di Veela, segnatamente della nonna di Fleur (che, infatti, è per metà Veela). Anche il legno è particolarmente caratteristico, legno di rosa, e la lunghezza è di circa 9 pollici.
Abbiamo infine la bacchetta di Viktor Krum, in legno di carpine, lunga poco più di 10 pollici e contenente al suo interno corda di cuore di Drago. Questa è una delle pochissime bacchette, all’interno della saga, che non sono state fabbricate da Ollivander, bensì da Gregorovitch.
Le bacchette di Tom Riddle
Di Lord Voldemort dobbiamo necessariamente ricordare almeno tre bacchette, anche se soltanto di una di queste è stato davvero il possessore: la prima. Questa bacchetta è in legno di tasso, misura poco più di 13 pollici e la sua anima la rende “gemella” di quella di Harry: contiene infatti l’altra piuma di Fanny.
Quando Voldemort capisce di non poter sconfiggere Harry con la propria bacchetta, tenta di utilizzarne altre, tra cui quella appartenente a Lucius Malfoy. In legno di olmo e lunghezza sconosciuta, contiene corda di cuore di Drago. Questa bacchetta, poiché appunto viene solo “presa in prestito” da Voldemort, risulta totalmente inefficace contro la bacchetta di Harry e rimane distrutta durante la Battaglia nel cielo di Little Whinging.
Abbiamo già parlato della terza bacchetta, la Bacchetta di Sambuco. Sappiamo che anche questa non obbedisce a Voldemort come questi vorrebbe, pertanto il Signore Oscuro si convince che la sua fedeltà appartenga in realtà a Severus Piton: Voldemort, infatti, non ha conquistato la bacchetta uccidendo Silente, ma semplicemente trafugandola dalla sua tomba.
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