Galeoni, falci, zellini… ne avrete sicuramente sentito parlare. Ciò di cui non avete sentito parlare, invece, è il funzionamento del sistema economico dei maghi. Quali organi magici si occupano di economia? Come fanno dei maghi a essere poveri?
Un elemento chiave del mondo creato da J. K. Rowling è la cura per i dettagli. Trattandosi però di un romanzo fantasy, è normale che su alcuni aspetti più formali ci si soffermi di meno, per non pregiudicare la scorrevolezza del racconto. Tuttavia, in questo articolo porremo l’accento proprio su uno di questi aspetti, vale a dire il funzionamento dell’economia magica.
Gringott: la Banca Centrale dei maghi
Attuando un’analisi dal punto di vista della Gran Bretagna, il principale organo economico è la Gringott. Essa è infatti la banca di riferimento per i maghi, e svolge le azioni (non tutte, come vedremo in seguito) che svolgerebbe una Banca Centrale babbana.
Per esempio, i folletti della Gringott si occupano dell’emissione di moneta, nella forma di Galeoni, falci e zellini. Proprio come nel mondo babbano, ahinoi, anche i maghi fanno i conti con l’inflazione, perciò non è possibile emettere moneta a piacimento. Per questo motivo, è impossibile applicare l’Incanto Geminio sulle monete.
Politica economica internazionale
Il commercio è un importante strumento economico anche per i maghi britannici. A regolamentarlo è l’Ufficio per la Cooperazione Magica Internazionale, al cui interno vi è il Corpo delle Convenzioni dei Commerci Magici Internazionali. In questo dipartimento, vengono create leggi volte a uniformare la qualità delle merci magiche.
Naturalmente, non tutti i paesi effettuano transazioni usando i Galeoni. Gli Stati Uniti, ad esempio, utilizzano i Dragots e gli Sprinks, mentre la valuta francese è il Bézant.
Perché i maghi non commerciano con i babbani?
In un sistema economico razionale, i maghi avrebbero interesse a commerciare con i babbani.
Per quanto avanzata, infatti, ci sono tecnologie babbane che la magia non è in grado di replicare. Quanto sarebbe stato facile, a pensarci bene, uccidere i Mangiamorte con una pistola?
Dall’altro lato, non è sicuramente in dubbio che i babbani farebbero carte false per acquistare beni e servizi magici. Ma allora perché questi scambi non avvengono?
Il primo motivo si chiama Statuto Internazionale di Segretezza. Il secondo, come già detto, è che siamo pur sempre in un romanzo fantasy.
Maghi ricchi e maghi poveri
Oltre a non poter duplicare il denaro, un mago non può nemmeno trasfigurare alcun oggetto in moneta. Questa è infatti una delle cinque eccezioni della Trasfigurazione secondo la legge di Gamp. Per questo motivo, anche i maghi devono lavorare per mantenersi, e alcuni di loro sono disoccupati. Povertà e disoccupazione sono dunque due problematiche che affliggono anche il mondo magico.
Molti elementi all’interno della saga, inoltre, ci portano a credere che la società magica sia a forte stampo classista. A tal proposito, vi è un esempio emblematico: il contrasto tra la famiglia Weasley e la famiglia Malfoy. Nonostante sia un lavoratore instancabile, Arthur Weasley fatica a mantenere la sua famiglia, mentre Lucius Malfoy è un uomo molto ricco, apparentemente senza lavorare.
Possiamo dunque concludere che, nella maggior parte dei casi, i maghi vivono più di rendita che di lavoro (Lo stesso Harry è ricco grazie all’eredità dei genitori).
I difetti del sistema economico
Sebbene la Gringott assomigli molto a una Banca Centrale, non svolge tutte le azioni propedeutiche all’equilibrio economico e finanziario.
Un suo grande limite, ad esempio, è il fatto che non vengano elargiti prestiti. Di conseguenza, le aziende e gli imprenditori potranno contare solo sul capitale proprio (vedasi Fred e George, che sono riusciti a realizzare il loro sogno soltanto grazie alla donazione di Harry), e ciò rappresenta un freno non indifferente allo sviluppo economico della società magica.
Inoltre, come ben sappiamo, un elemento chiave per lo sviluppo dell’economia è l’istruzione. Tuttavia, il Ministero della Magia non è mai parso realmente intenzionato ad apportare migliorie in questo campo (per saperne di più sull’istruzione magica clicca qui).
Quello economico è dunque un mondo complesso anche per i maghi. Purtroppo per loro, problematiche come inflazione e disoccupazione non si possono risolvere semplicemente agitando la bacchetta.
O meglio, magari si può fare. In fondo siamo pur sempre in un romanzo fantasy.
Fonti: harrypotter.fandom.com e mythcreants.com