In alcuni momenti della saga, Harry e i suoi amici si sono trovati a dover risolvere dei veri e propri rompicapi. Grazie alla logica, sono poi riusciti a sbrogliare alcune situazioni che nemmeno la magia sarebbe riuscita a risolvere.
Quando parliamo di logica, è naturale pensare a Hermione. Effettivamente, spesso è stata proprio lei a risolvere gli enigmi più complessi, ma non sempre. Talvolta è lo stesso Harry, per quanto molte volte ce ne dimentichiamo, ad aver dimostrato grande intuito. Vediamo insieme quali sono le cinque volte in cui la logica è stata più importante della magia.
Sette pozioni e un enigma
“Hai davanti il pericolo, hai dietro la salvezza,
tra noi, due sole aiutano chi si raccapezza,
una fra tutte sette consente di avanzare,
un’altra invece porta indietro, a quanto pare,
in due è contenuto puro vino d’ortica,
tre possono ammazzarti in men che non si dica.
Scegli, se non desideri restar per sempre qui,
ti diamo quattro indizi e ti aiutiam così
primo, per quanto il subdolo veleno stia nascosto,
a sinistra del vino d’ortica è sempre posto;
secondo, agli estremi ce ne son due diverse
ma a farti andare avanti entrambe sono avverse;
terzo, lo vedi bene, son tutte diseguali,
la nana e la gigante non ti saran letali;
infine, le seconde da destra e da sinistra
sono gemelle al gusto, ma non a prima vista.“
Questo complesso enigma è l’ultima prova che Harry dovette affrontare per raggiungere la Pietra Filosofale. Per sua fortuna, in quell’occasione c’era Hermione con lui, non esattamente l’ultima arrivata.
“Geniale” disse la ragazza. “Questa non è magia: è logica. Si tratta di un rompicapo. Ci sono tanti grandi maghi che non hanno un briciolo di logica: loro sì che resterebbero bloccati qui in eterno.”
Harry Potter e la Pietra Filosofale, capitolo 16
In poco più di un minuto, Hermione risolse l’indovinello: la bottiglia più piccola avrebbe permesso a Harry di attraversare l’ultima porta, mentre quella più a destra avrebbe permesso a lei di tornare indietro. Il fatto che a soli undici anni abbia risolto in così poco tempo un enigma ideato da Severus Piton in persona la dice lunga sulle capacità di Hermione (di cui puoi scoprire di più cliccando qui).
Le sirene e il Lago Nero
“Vieni a cercarmi dove noi cantiamo
– cantare sulla terra non possiamo –
e mentre stai cercando pensa a questo:
abbiamo quel che ti mancherà presto.
Per rintracciarlo hai un’intera ora,
se lo ritrovi puoi tenerlo ancora.
Ma dopo un’ora l’orizzonte è tetro:
è troppo tardi, non l’avrai mai indietro”
Quest’altro, invece, è l’enigma a cui Harry fu sottoposto durante il Torneo Tremaghi, prima della seconda prova. Questa volta fu proprio lui a risolverlo, molto più velocemente, a detta di Mirtilla Malcontenta, di quanto avesse fatto Cedric Diggory.
Lo sguardo di Harry era caduto sulla sirena che russava appesa al muro. “Mirtilla, ci sono sirene là sotto, vero?”
Harry Potter e il Calice di Fuoco, capitolo 25
“Oooh, molto bene” replicò lei, gli spessi occhiali che brillavano. “Diggory ci ha messo molto di più! Eppure lei era sveglia…”
La sfinge nel labirinto
“La prima cosa che ti viene a tiro
dev’essere l’imbroglio che ciruisce.
Lo nomini e poi gli togli un giro.
Quindi chiedi: “Cos’è che mi impedisce
di avere quel che voglio, ciò a cui aspiro?
Cosa dice colui che non capisce?”
Unisci le due parti per trovare
qualcuno che ti astieni dal baciare.“
Ancora una volta, Harry fu padrone del proprio destino. Se non avesse risolto l’indovinello non avrebbe mai vinto il Torneo Tremaghi e assistito al ritorno di Lord Voldemort. Invece, una volta di più, Harry dimostrò di essere il degno amico di Hermione.
“Imbroglio… Truffa… Presa in giro… No, aspetta! Raggiro! Che senza “un giro” è rag-! “rag” e “no” disse
Harry Potter e il Calice di Fuoco, capitolo 31
Harry camminando avanti e indietro, “qualcuno che mi astengo dal baciare… Un ragno!”
Luna Lovegood: una vera Corvonero
Un altro personaggio che ha dimostrato grande intelligenza è Luna Lovegood. Sebbene venga spesso sottovalutata per la sua fantasia (che spesso potrebbe farla apparire un po’ sciocca), Luna è sempre stata una strega molto brillante. Ciò fu ampiamente dimostrato nel settimo libro, quando, per accedere alla sala comune di Corvonero, dovette risolvere il seguente indovinello:
“Chi viene prima, la Fenice o la fiamma?”
Chiunque avrebbe optato per una delle due opzioni, ma non Luna. Lei rispose semplicemente che “un cerchio non ha inizio”, guadagnando l’accesso alla Sala Comune.
L’enigma finale
L’ultimo, e più importante, enigma riguardava l’ubicazione del Diadema di Corvonero. Oltre alla difficoltà dell’indovinello in sé, Harry dovette fare i conti con il pochissimo tempo a disposizione.
Per descrivere l’enigma, però, dobbiamo considerare le differenze tra libro e film.
L’enigma nel libro
A differenza del film, in realtà, nel libro non abbiamo un vero e proprio indovinello. Dopo un colloquio con la Dama Grigia, Harry capì che Voldemort aveva nascosto il Diadema nel castello il giorno in cui chiese un lavoro a Silente. Ciononostante, non aveva alcun indizio sulla posizione dell’Horcrux. All’improvviso, però, l’intuizione:
La sorpresa lo attraversò come una vampata di Whisky Incendiario e per poco non inciampò. Sapeva dove avrebbe trovato l’Horcrux
Harry Potter e i Doni della Morte, capitolo 31
Ancora una volta, Harry dimostrò grande prontezza mentale, capendo che l’Horcrux si trovava nella Stanza delle Necessità.
L’enigma nel film
Nel film, invece, siamo di fronte ad un vero e proprio indovinello, posto dalla Dama Grigia:
“È qui, nel castello, nel posto in cui tutto è nascosto. Se devi chiedere, non lo saprai mai. Se lo sai, devi solo chiedere”
Anche qui l’intuizione di Harry è immediata, ma probabilmente più per scopi cinematografici.
In conclusione, laddove anche la magia si ferma possiamo arrivare solo con la nostra testa. Senza questa potente arma, per i nostri eroi tutto sarebbe potuto cambiare.