Possiamo facilmente dire che è l’amore il motore immobile di tutta la saga. Sottilmente segue tutte le vicende e, in un modo o nell’altro, ne influenza il loro andamento. La narrazione ne fa un punto costante quasi da abituare noi lettori a un pathos così potente da, alle volte, far passare inosservate espressioni d’amore di altri personaggi. William Arthur Weasley (Bill) insieme a Fleur Isabelle Delacour ne sono un chiaro esempio.
Primo di sette fratelli, Bill, è un mago dalla brillante carriera accademica (Prefetto e Caposcuola a Hogwarts) e lavorativa (Spezzaincantesimi per la Gringott). È uno di quei componenti della famiglia Weasley che vediamo meno, probabilmente perché non gravita più intorno alla Tana e a Hogwarts.
Fleur, invece, proviene dalla Francia e la vediamo per la prima volta agli inizi del Torneo Tremaghi. Per un quarto Veela (scopri qui chi sono queste creature), e quindi di una bellezza disarmante, fa innamorare mezza scuola soltanto camminando (anche il povero Ron ha subìto il suo ammaliante fascino!). A causa di Barty Crouch Junior non abbiamo potuto apprezzare le sue doti da strega, ma l’essere stata scelta dal Calice di Fuoco è già sufficiente per poterne immaginare le capacità magiche.
Le loro qualità
Sono altre le abilità di Bill e Fleur che ci vengono mostrate. Affinità di coppia che rimangono nella sottotrama, non vengono mai esaltate, oscurate forse da sentimenti legati perlopiù ai protagonisti.
La qualità più potente della quale i due coniugi sono ben provvisti è la tempra. Nonostante i tempi, nonostante le antipatie familiari e nonostante le profonde diversità che possono esserci tra un inglese e un francese, loro decidono comunque di sposarsi, contro tutto e contro tutti scelgono la felicità. Questo è il primo elemento che ci mostra il loro imperituro amore nei confronti dell’altro, e sarà questo a renderli potenti nei momenti più difficili.
Villa Conchiglia è un luogo dove infine troveranno tutti riparo, dal folletto al signor Weasley, tutti troveranno conforto, da Olivander a Ron! Quanto deve essere stato difficile per la coppia (soprattutto per Fleur) prendersi cura fisicamente e moralmente dei loro ospiti? Pur vivendo un periodo di totale caos, pur sapendo che Harry, Ron e Hermione nascondevano loro informazioni!
BIll e Fleur avevano già dimostrato la loro fiducia e lealtà in Harry. Fleur non ha mai dimenticato l’aiuto dato per Gabrielle. Bill non ha battuto ciglio davanti alla sua futura moglie che prendeva la pozione polisucco e andava a rischiare la vita per l’Ordine, per Harry.
A dura prova
Sono sempre messi alla prova. Non solo il loro reciproco amore è messo alla prova da Fenrir Greyback, da Molly Weasley o dalle semplici battute di Fred, George e Ginny (che, lo ricordiamo, ama riconoscere Fleur con l’appellativo Flebo, o Phlegm, muco, in inglese), ma anche quello rivolto ad amici e familiari.
Tutti restano sbalorditi da «Tutte quelle scicatrisci sono il segno del courage di mio marito». Anche Harry resta sorpreso quando Fleur gli porta la colazione a letto e lo bacia sulla guancia. Perché queste reazioni? Perché il comportamento di una ragazzina di diciassette anni ospite in un’altra scuola e proveniente da un’altra nazione ha influenzato il giudizio di parenti e amici per gli anni successivi? Era veramente necessario dover continuamente dimostrare, seppur con estrema gentilezza, la genuinità del suo amore per Bill e del suo attaccamento alla famiglia naturale e acquisita?
“…Non c’è molto da fare qui, se non ti piasce cusci-nare o non ami le galline!”
La gentilezza è la loro arma più forte, nella disperazione e nello scompiglio degli avvenimenti loro restano gentili. Non in un modo forzato, teso. Ma in modo che rende facile (ed è probabilmente l’unico momento di tutta la saga) lo svolgersi degli avvenimenti del terzetto principale.
Quasi tutti i personaggi sono infastiditi da alcune uscite di Fleur «…Non c’è molto da fare qui, se non ti piasce cusci-nare o non ami le galline!», non comprendendone semplicemente l’estrazione culturale e sociale diversa.
Però poi quando lei mostra la sua natura gentile premurosa e fedele, dopo un’iniziale sorpresa, la si dà per scontata. Non si sottolinea il fatto che la coppia si è sobbarcata di questioni che avrebbero potuto tranquillamente trascurare. Si sarebbero potuti nascondere, avrebbero potuto attendere la fine delle cose, e invece sono sempre in prima linea, defilati ma sempre sul fronte a combattere o con la gentilezza o con la bacchetta a seconda delle necessità.
La coppia più sottovalutata della saga
Sì, Bill e Fleur sono la coppia più sottovalutata della saga. Lo sono per scelta. E come i migliori regnanti che non vogliono il peso della corona, così loro agiscono imperterriti in tempi e luoghi che non troviamo nemmeno tra le pagine dei sette libri. Ne vediamo “solo” i meravigliosi risultati.
Ma possiamo percepire chiaramente la loro costanza nell’essere sempre se stessi. In un mondo temporaneamente fatto di segreti e finzione. La costanza nell’amarsi sempre e comunque nonostante le incertezze e le difficoltà, l’essere sempre pronti ad agire e soprattutto nel farsi da parte: fare quel passo indietro che consenta ai protagonisti il ruolo a loro predestinato.
E voi cosa pensate di questa coppia? Qual è la relazione romantica secondo voi più bella che la Rowling ha dipinto? Vi aspettiamo nei commenti!
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