Al quarto anno, il giorno di Natale, Harry partecipa al Ballo del Ceppo: solo gli alunni dal quarto anno in su poterono attendere a quest’evento, assieme agli studenti di Beauxbatons e Durmstrang che si trovavano a Hogwarts per il Torneo Tremaghi.
Il Ballo, che in inglese si chiama Yule Ball – in cui Yule è stato tradotto alla lettera come Ceppo – nasconde in sé un significato più profondo: infatti, in Inghilterra, la parola Yule si utilizza comunemente per indicare le festività natalizie, mentre per noi italiani il termine “ceppo” è molto meno evocativo.
La festa di Yule
Forse non tutti sanno che Yule è una festività che ha origine nelle popolazioni germaniche: alcuni studi riportano questa festa alla caccia selvaggia – una tradizione del folklore – altri invece collegano la festa a Odino.
La teoria che sembra essere più assodata è quella che ha cercato le origini di Yule nel paganesimo, in particolare quello germanico, che posiziona questa ricorrenza come l’ottavo giorno della settimana, ma anche come il solstizio d’inverno.
Nelle tradizioni nordeuropee che risalgono ancor prima del cristianesimo, si celebrava eseguendo sacrifici animali, eseguendo riti di richiamo degli spiriti e portando doni al tempio pagano. Poi, come in tante tradizioni norrene, si cospargeva il sangue degli animali sacrificati nel luogo a loro sacro e gli stessi uomini si tingevano con esso il loro volto.
L’influenza sul cristianesimo
Con l’arrivo del cristianesimo, questa tradizione venne riadattata in chiave cristiana diventando più simile a quello che noi conosciamo come Natale; tuttavia, alcuni di questi simboli non cessarono di esistere, come l’albero sempreverde simbolo di fertilità. Nel neopaganesimo, invece, si festeggia il ritorno del Sole, scambiandosi doni.
La Wicca
La Wicca, infine, è un recentissimo movimento religioso britannico derivante dal neopaganesimo e strettamente legato all’esoterismo. Nasce da delle famiglie che praticavano magia e stregoneria, e i loro rituali sembrano davvero uscire da un libro fantasy. La Wicca riprende la festa di Yule come solstizio e come ritorno del Sole, ma anche come rinascita del dio cornuto. Si riuniscono in delle vere e proprie congreghe oppure festeggiano a casa.
Insomma, forse la Rowling è “caduta nel semplice” scegliendo Yule come parola che i britannici associano con facilità al Natale; ma noi sappiamo che la Rowling non lascia niente al caso (tanto per dirne una, guardate un po’ cosa abbiamo scoperto riguardo alle pozioni!), per cui mi piace pensare che abbia voluto dare a questo termine un significato più profondo e antico. Voi che ne dite? Intanto vi auguriamo buon solstizio, felice Yule e buon Natale!