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Animali Fantastici e dove trovarli… per davvero! – parte 2

5 Giugno 2025 clau-rusc 5 min read

Animali Fantastici e dove trovarli… per davvero! – parte 2

5 Giugno 2025 Artemis 5 min read

Quando scrisse Animali fantastici e dove trovarli, Newt Scamander intendeva preparare una guida che descrivesse gli animali fantastici del mondo magico. Tuttavia forse il caro Newt ignorava che esistono degli animali fantastici anche nel mondo babbano e che le loro caratteristiche e capacità potrebbero persino sembrarci magiche.

Nella prima parte di questa rubrica abbiamo cercato nel vasto regno animale delle creature che avessero caratteristiche simili a quelle di animali fantastici ben conosciuti da qualsiasi fan del mondo magico: lo Snaso, l’Occamy e il Demiguise. Adesso è il momento di addentrarci nei meandri del libro per scovare i parallelismi tra gli animali fantastici del mondo magico e quelli del mondo reale.

Ashwinder

L’Ashwinder è un sottile serpentello verde che si genera quando un fuoco magico (ad esempio con metropolvere) viene lasciato bruciare senza sorveglianza per troppo tempo. Durante la sua unica ora di vita, l’Ashwinder depone le sue uova di un colore rosso brillante in un luogo buio e nascosto. Queste emaneranno un intenso calore che può appiccare il fuoco al luogo dove si trovano in pochi minuti.

Sono spiacente di deludervi ma, nel mondo reale, la teoria della generazione spontanea è stata confutata ormai da molto tempo. Un organismo vivente può infatti nascere solo da un altro organismo vivente. Tuttavia esistono degli animali che, come l’Ashwinder, non hanno affatto paura del fuoco ma anzi, si servono dei vulcani per covare le proprie uova.

Crediti immagine

I Megapodi sono una famiglia di uccelli galliformi diffusi in tutta la regione dell’Australasia. Questi uccelli, invece di sedersi sulle uova e covarle mantenendo il nido caldo grazie al proprio calore corporeo, scavano un buco e vi sotterrano le uova.

Per garantire la giusta temperatura di incubazione i futuri genitori cercano o allestiscono delle aree dove siano in atto dei processi di decomposizione sotterranea (che generano appunto calore) o su spiagge particolarmente calde e soleggiate. Tuttavia ci sono delle specie che sfruttano il calore proveniente da una fonte differente: i vulcani.

Il Megapodio della Micronesia (Megapodius laperouse) e il Megapodio della Melanesia (Megapodius eremita) scavano un buco nei terreni riscaldati dal calore geotermico, depongono le loro uova, ricoprono il buco e poi abbandonano per sempre il nido. Quindi, proprio come per gli Ashwinder, i piccoli di Megapodio potranno svilupparsi al calduccio e poi nasceranno e cresceranno senza mai conoscere i genitori.

Megapodius laperouse

E per concludere un’ultima chicca: è possibile che anche alcuni dinosauri utilizzassero questa strategia per deporre le loro uova!


Erumpent

Proseguiamo con un animale forse più noto dato che compare nel primo film di Animali Fantastici: l’Erumpent. Questa creatura viene descritta come una grossa bestia grigia africana simile ad un rinoceronte.

Similmente a quest’ultimo, l’Erumpent ha un grosso corno sulla fronte che è proprio ciò che rende così pericoloso questo animale. Infatti, come scopriamo già ne I Doni della Morte, il corno di Erumpent contiene un fluido mortale che provoca l’esplosione di qualunque cosa esso trafigga.

L’animale che abbiamo scelto per il paragone con l’Erumpent è dunque il rinoceronte? No, sarebbe troppo semplice riferirsi solo all’aspetto. Piuttosto è molto più interessante cercare un animale… esplosivo!

Esplosività

Rimpiccioliamo l’Erumpent fino ad ottenere un altro animale ugualmente combattivo ma… grande soli pochi millimetri: la formica esplosiva! A dire la verità esistono diverse specie di formiche esplosive ma adesso ci dedicheremo solo ad una di esse: la Colobopsis explodens. Questa è infatti la specie che viene usata come modello negli studi sulle formiche esplosive. Ma come fanno le formiche a esplodere?

Innanzitutto qualche termine: in linguaggio scientifico la pratica di farsi esplodere è detta autotisi. Le formiche esplosive, per difendere il formicaio da altri artropodi contraggono il corpo fino a rompere le grosse ghiandole mandibolare che contengono un liquido tossico ed appiccicoso.

La contrazione del corpo e quindi la rottura delle ghiandole sono effettuate con una forza tale da causare una vera e propria esplosione dell’insetto. Il secreto ghiandolare quindi si sparge e intrappola il nemico o, addirittura, lo uccide.

Colobopsis explodens in posizione difensiva – foto di Alexey Kopchinskiy

Tuttavia alcuni lettori potrebbero essere ancora insoddisfatti: insomma, dopotutto l’Erumpent non muore suicida durante i suoi attacchi. Non c’è un animale esplosivo reale dal destino meno tragico? Ovviamente la risposta è sì.

Esplosività… mirata

Esistono dei coleotteri, i componenti della sottofamiglia Brachininae, che possomo letteralmente far esplodere in faccia ad un potenziale predatore dei gas tossici e bollenti. I cosiddetti coleotteri bombardieri riescono a sintetizzare all’interno del proprio corpo due composti chimici che conservano nel cosiddetto bacino.

Quando stimolati, i coleotteri contraggono i muscoli che circondano il bacino riversando dunque le tossine in una camera di reazione dove reagiscono con degli enzimi. La reazione è esotermica quindi genera calore che fa vaporizzare parte della soluzione. A causa del gas la pressione all’interno della camera di reazione aumenta e quindi le sostanze vengono letteralmente sparate fuori dall’addome del coleottero in direzione del nemico.

Se siete appassionati di chimica o semplicemente volete saperne di più su questa reazione affascinante qui potete trovarne la descrizione semplice ma dettagliata.


Fiammagranchio

Continuiamo a parlare di sederi esplosivi dedicandoci al Fiammagranchio. Questo animale fantastico, nonostante il nome, non somiglia ad un granchio ma più ad una tartaruga con il carapace ricoperto di gemme (vi ricorda qualcosa…?). Se attaccata, questa creatura può difenderti sparando letteralmente fiamme dal di dietro.

Se volessimo semplificarci la vita potremmo semplicemente rileggere il paragrafo dedicato ai coleotteri bombardieri ma ci sono talmente tanti animali con capacità affascinanti che sarebbe un peccato non cogliere l’occasione per descriverne un altro.

Crediti immagine

Il gambero pistola (Alpheus heterochaelis) è un crostaceo con una chela che è una vera e propria arma. Quando la fa schioccare infatti la tensione accumulata e rilasciata è tale da provocare un flusso d’acqua e vapore che genera bolle di cavitazione. Quando queste bolle implodono l’acqua raggiunge delle temperature altissime, fino ai 4400 gradi centigradi.

Per completare l’effetto fiammeggiante inoltre l’implosione delle bolle di cavitazione può dar luogo al fenomeno della sonoluminescenza. In pratica si genera, oltre al calore, anche un suono fortissimo (210 dB) e questa energia sonora può trasformarsi in energia luminosa. Insomma un getto fortissimo, caldissimo, rumoroso e luminoso, anche meglio di una fiammata di fuoco!

Come se non bastasse, il gambero pistola ha un’altra capacità che sembra quasi magica che ha a che fare con la sua vista. Leggendo questo testo i vostri occhi percepiscono delle immagini che vengono mandate attraverso il nervo ottico al cervello il quale le registra ad una frequenza tra i 50 Hz e i 90 Hz. Ebbene il nostro amico gamberetto invece riesce a percepire immagini con una frequenza da 160 Hz fino a 200 Hz. Insomma noi siamo dei veri e propri bradipi al confronto!


Che dire, la magizoologia è davvero affascinante ma di certo la zoologia non è da meno. Il mondo che ci circonda è pieno di creature meravigliose e, conoscendole, non possiamo fare altro che rimanere a bocca aperta!

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Artemis
Artemis

Naturalista, scout, appassionata di cartoline e di cucina. Lettrice per colpa della mia famiglia, rilettrice accanita di Harry Potter e di tante, troppe, altre saghe fantasy, sono alla continua ricerca di nuovo spazio sugli scaffali.

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