Sono molti i valori che la saga di Harry Potter ci ha insegnato: l’amicizia, l’amore…
Uno di quelli che più viene sottolineato è senz’ombra di dubbio quello del coraggio.
L’intera saga è disseminata di gesti eroici più o meno rilevanti, ma quelli che più impressionano sono quelli compiuti da ragazzini di appena undici anni al loro primo anno a Hogwarts. Quindi ecco qui i cinque momenti più eroici che sono stati fatti dai nostri piccoli eroi nel primo capitolo della saga.
1. Quando Harry e Ron avvertirono Hermione a proposito del troll.
Quando un troll è entrato a Hogwarts, Harry e Ron sarebbero dovuti rientrare nella sala comune di Grifondoro. Invece si sono affannati per avvertire Hermione, la quale non ne sapeva nulla perché si era rinchiusa a piangere nel bagno delle femmine. Grazie Ron.
Ok, Ron può essere stato il motivo per cui Hermione era finita nel bagno delle ragazze, ma comunque non erano obbligati ad affrontare un troll di montagna per trovarla, specialmente perché non erano esattamente “amici”. E quando hanno visto un enorme bestione armato di una gigantesca clava di legno, non sono scappati. No. Ok, di nuovo, l’hanno inavvertitamente chiuso nel bagno con Hermione, ma non appena se ne sono accorti si sono impegnati per salvarla senza nemmeno pensare a se stessi.
Da parte sua, Hermione è stata veloce a salvare Harry e Ron da qualcosa di parimenti pauroso, una pletora di insegnati arrabbiati, e si è presa la colpa dicendo di essere andata lei stessa a cercare il troll. Alla fin fine, il tutto è stato piuttosto eroico ed è stato il motivo principale per cui il trio è diventato un trio. Immaginate se Harry e Ron non fossero…
2. Quando Fiorenzo ha salvato Harry nella Foresta Proibita.
I Centauri non dovrebbero interferire con gli eventi che sono stati predetti. In particolare, non dovrebbero caricare delle persone sulle loro spalle “come asini”, come dice Cassandro, anche se ciò significherebbe abbandonare un ragazzo alla misericordia di un sanguinario uccisore di unicorni che si nasconde nella Foresta Proibita.
Così, quando Fiorenzo ignora tutto ciò per salvare Harry da quell’uccisore di unicorni, non si limita ad opporsi a eventi prefissati, ma si sta mettendo in contrasto anche contro i suoi compagni. Cassandro era furioso. Per lui è un dovere di Centauro di rimanere separato dal mondo umano, senza tentare di influenzarlo.
Non lo è per Fiorenzo, però. Quando salva Harry, Fiorenzo ignora le aspettative della sua mandria perché riconosce che c’è qualcosa di più importante: affrontarlo insieme è la loro unica possibilità di sconfiggere quella cosa in agguato nella foresta, indipendentemente da ciò che è stato predetto.
3. Quando Neville affrontò i suoi amici
Dal momento in cui è salito sull’Hogwarts Express, l’ansioso Neville è diventato il bersaglio primario delle battute di Malfoy, che lo rendono indigente e ancora più nervoso. Ron, Harry e Hermione gli dicono sempre di difendersi – e a un certo punto lo fa, ma non può avvenire con un tempismo peggiore. Quando è in piedi in pigiama davanti a loro tre, tentando di impedire che facessero perdere ancora più punti a Grifondoro, Neville si prende un grosso rischio. Ha provato ad affrontare Malfoy; ora lo sta facendo con coloro che sono la cosa più vicina a degli amici che ha. Non fa nemmeno marcia indietro, ma è solamente l’incantesimo di Hermione che gli impedisce di fermarli.
Sappiamo che questo gesto deve essere costato molto a Neville, ma lo ha fatto comunque. Quindi, quando Silente riconosce il coraggio della sua azione con i dieci punti alla casa che fanno vincere a Grifondoro la Coppa delle Case, anche noi esultiamo insieme a tutti loro.
4. Quando Ron si sacrificò.
Se Neville che affronta i suoi amici è un tipo di coraggio, Ron che affronta per loro un gigantesco pezzo degli scacchi dei maghi è un altro tipo di coraggio.
Ci vuole un particolare tipo di eroismo per affrontare una regina di pietra che vuole farti fuori affinché i tuoi amici possano avanzare. Eppure è quello che fa Ron. Fa una valutazione immediata e decisa durante quel gioco di scacchi. Sa che senza il suo sacrificio Harry e Hermione non potranno più avanzare per raggiungere la Pietra Filosofale. Così fa la sua mossa senza esitazione.
5. Quando Harry affrontò Voldemort.
Quello degli scacchi è un gioco di logica e il sacrificio di Ron è stato parte di una strategia, seppure uno al quale ha dovuto partecipare di persona su una scacchiera. Quando Harry arriva faccia a faccia con Voldemort non ha alcuna possibilità di organizzare una strategia. Senza alcuna idea di ciò a cui sta andando incontro, non c’è molto che Harry possa fare se non pensare rapidamente e sperare.
Ecco perché ciò che desidera è così impressionante. Quando Voldemort dice a Raptor di mettere Harry davanti allo Specchio delle Brame e di capire come ottenere la Pietra Filosofale, Harry sovverte tutte le aspettative di Voldemort, immaginando e desiderando di trovare la pietra per tenerla al sicuro. Non vuole usarla; Non sta pensando nemmeno alla gloria che gli sarebbe riconosciuta nello sconfiggere Voldemort. Vuole solo tenerla lontana da lui. Il coraggio di Harry è istintivo e intuitivo. Sa solo che Voldemort con la Pietra Filosofale non porterebbe altro che guai.
Menzione d’onore…
Un ultimo atto di eroismo è l’atto più entusiasmante di Crosta: nel momento in cui il vecchio ratto di Ron morde uno dei due amici di Malfoy , il grosso bulletto Goyle. E poi torna a dormire. Bel colpo, Crosta.
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