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10 cose che noti solo quando rileggi Harry Potter – parte 1

19 Gennaio 2023 gian-sarl 6 min read

10 cose che noti solo quando rileggi Harry Potter – parte 1

19 Gennaio 2023 Newt 6 min read

Non volete accettare che la saga di Harry Potter sia ormai finita da oltre 10 anni, vero? Se avete letto tutti i libri e visto tutti i film, vi sembrerà che non c’è nulla più da fare riguardo alla saga, quando invece non è così.

Già, perché la saga di Harry Potter può essere riletta, con altri occhi, con una diversa consapevolezza e cercando di scoprire i dettagli che ci sono sfuggiti. Tra eventi che, inaspettatamente, vengono “richiamati” alla fine della saga e piccole frasi alle quali non subito abbiamo prestato importanza, siamo sicuri una rilettura sarà sempre utile. Vediamo 10 di questi dettagli della saga.

1) I genitori di Harry erano così giovani!

Già nelle prime pagine Harry ci viene presentato come un bambino orfano di entrambi i genitori, ma soltanto alla fine, dalle date sulle tombe, scopriamo la loro età al momento del sacrificio di Lily.

Harry non dovette inginocchiarsi e nemmeno avvicinarsi tanto per distinguere le parole che vi erano incise:

James Potter, nato il 27 marzo 1960, morto il 31 ottobre 1981

Lily Potter, nata il 30 gennaio 1960, morta il 31 ottobre 1981

Doni della Morte, Capitolo 16

Sì, se non ve ne foste mai accorti, avevano appena 21 anni. Ora potete piangere.


2) I Centauri hanno sempre ragione

La nomina del centauro Fiorenzo come professore di Divinazione non è stata soltanto una scelta bizzarra da parte di Silente per far arrabbiare la Umbridge, notoriamente avversa ai semiumani. Durante l’unica lezione che ci viene raccontata nei libri, ciò che dice Fiorenzo si sarebbe di lì a poco avverato.

Indicò la stella rossa esattamente sopra Harry. “Nel corso dell’ultima decade tutti gli indizi suggeriscono che la specie dei maghi stia vivendo solo una breve parentesi di quiete fra due guerre. Marte, latore di battaglie, arde luminoso sopra di noi e suggerisce l’imminente scoppio di un nuovo conflitto.”

Ordine della Fenice, capitolo 27

Soltanto pochi mesi dopo, Voldemort avrebbe rivelato a tutti (e a Caramell) il suo ritorno, dando di fatto inizio alla Seconda Guerra dei Maghi.

Ma c’è dell’altro: Fiorenzo non è l’unico centauro a possedere capacità divinatorie. Ricordate Conan? No, non il detective del manga e anime, ma il primo centauro che Harry incontra nella Foresta Proibita durante la punizione al primo anno. Ecco cosa dice per ben due volte:

“Marte è molto luminoso, stasera”

Pietra Filosofale, capitolo 15

Sembra quindi chiaro che quando Marte splende luminoso in cielo sta per accadere qualcosa di brutto. E in effetti proprio quella sera Voldemort avrebbe bevuto il sangue di unicorno! Da notare inoltre che il nome del pianeta rosso proviene da quello del Dio della guerra presso i Romani (Ares per i Greci). Tutto torna! E non è finita qui, c’è un altro dettaglio che vi farà venire la pelle d’oca.

Poco dopo la conversazione tra Conan e Hagrid, interviene un altro centauro, Cassandro, che prima conferma, per la terza volta, che Marte è molto luminoso quella sera e poi litiga con Fiorenzo per aver interferito sul volere delle stelle. L’interpretazione che Harry dà alle sue parole è spaventosamente simile a qualcosa che sarebbe realmente accaduto sei anni dopo.

“Secondo Cassandro, Fiorenzo avrebbe dovuto lasciare che Voldemort mi uccidesse… Credo proprio che anche questo fosse scritto nelle stelle”

Pietra Filosofale, capitolo 15

Quindi nelle stelle era scritto che Voldemort doveva uccidere Harry. Nessuno, neanche Harry stesso, avrebbe dovuto interferire. Nella Foresta Proibita. Vi ricorda qualcosa? Ma certo, è proprio così, paradossalmente, che Harry è sopravvissuto alla fine della saga!


3) Anche Sibilla ha sempre ragione

Sulle previsioni della Cooman ci abbiamo dedicato un intero articolo. No, non ci riferiamo alle due profezie pronunciate inconsciamente, mentre era in trance, sulla nascita di chi avrebbe sconfitto Voldemort e sul ritorno dello stesso Signore Oscuro. Quasi tutte le previsioni fatte durante le lezioni, alle quali non crede quasi nessuno, si avverano più avanti nei libri.

La più sorprendente, e in qualche modo agghiacciante, è quella secondo la quale il primo ad alzarsi da un tavolo in cui sono sedute 13 persone sarà il primo a morire, che si avvera ben due volte (o forse addirittura tre).

La prima volta è a Natale di quell’anno, quando le persone sono 14 (c’era Crosta/Minus) e diventano 13 dopo l’abbandono della Cooman stessa. Il primo ad alzarsi è Silente e sappiamo tutti come va a finire. Nell’Ordine della Fenice, è Sirius alzarsi da un tavolo di 13 persone a Grimmauld Place e non arriverà alla fine del libro. Infine, Lupin si alza per primo alla veglia funebre di Moody quando c’erano 13 persone e potrebbe essere stato il primo a tirare le cuoia (ma potrebbe anche averlo fatto dopo Fred e/o Tonks).


4) La corrispondenza tra Voldemort e Barty Crouch Jr.

Una scena apparentemente calma e che sembra semplicemente descrivere il paesaggio da favola e l’atmosfera rassicurante attorno a Hogwarts nasconde in realtà un dettaglio a dir poco inquietante o, come direbbero gli inglesi, creepy.

Leo era troppo piccolo per trasportare un prosciutto intero su per la montagna da solo, così Harry chiese anche l’aiuto di due allocchi di palude della scuola. Quando furono decollati nella luce del tramonto, tre bizzarre sagome che trasportavano insieme il grosso pacco, Harry si appoggiò al davanzale, guardando il parco, le cupe cime fruscianti degli alberi della Foresta Proibita, e le vele agitate della nave di Durmstrang. Un gufo reale attraversò in volo il filo di fumo che saliva dal camino di Hagrid; planò verso il castello, circumnavigò la Guferia e sparì.

Calice di Fuoco, capitolo 28

Quel gufo reale sembrerebbe una creatura totalmente innocua. Sapete in realtà cosa stava facendo? La risposta la troviamo nel capitolo successivo, durante un “sogno” di Harry durante una lezione di Divinazione (in cui, tra l’altro, la Cooman stava dicendo che Marte era in una posizione interessante, quindi volendo possiamo ricollegarci ai discorsi dei punti precedenti).

Le palpebre gli si fecero pesanti… Cavalcava un gufo reale e insieme planavano nel cielo azzurro chiaro verso una vecchia casa ricoperta d’edera aggrappata sul fianco di una collina. […] “Sei fortunato, Codaliscia”. Una voce fredda e acuta si levò dalla poltrona su cui era atterrato il gufo. “Hai davvero molta fortuna. Il pasticcio che hai combinato non ha rovinato tutto. È morto”.

Calice di Fuoco, capitolo 29

La visione prosegue poi con l’uomo dalla voce fredda e acuta (che ovviamente è Voldemort, ma Harry non conosce ancora il suo aspetto) che usa la Maledizione Cruciatus su Minus.

Ora, considerando che queste visioni non sono dei semplici sogni (lo dirà anche Silente poco più avanti), come possiamo collegare i due eventi? È molto semplice, in realtà, dato che tra i due avviene l’assassinio di Barty Crouch Sr. a opera del figlio (che poi lo Trasfigura in un osso, e tutto ciò lo sapremo soltanto alla fine), con Harry e Krum che per puro caso assistono agli ultimi momenti di vita del giudice.

Di chi era quel gufo? Ci sono varie teorie sorte al riguardo, alcune delle quali potete trovarle qui. Sappiamo poco dei gufi reali, apparentemente molto rari. Le uniche persone note a possederne uno sono i Malfoy, che lo usavano per portare dolcetti al giovane Draco al primo anno. Al momento, però, i Malfoy non sapevano nulla del ritorno di Voldemort. Lucius potrebbe aver avuto qualche sospetto perché forse il Marchio Nero gli bruciava (come Piton e Karkaroff). Con ogni probabilità, però, non era in contatto con il Signore Oscuro.

Allora quel gufo potrebbe essere di Barty Crouch Jr. e in quel caso la storia tornerebbe completamente. Harry avrebbe visto il gufo che tornava con un messaggio da parte di Voldemort, atterrando nel castello (la Guferia nei libri è una torre del castello stesso e non un edificio separato come nei film e nei videogiochi).

Probabilmente quel messaggio diceva proprio che Crouch Sr. era sfuggito al controllo di Codaliscia (perciò Voldemort intende punire quest’ultimo). Si era liberato dalla Maledizione Imperius e stava avendo anche lampi di lucidità. Dunque, il figlio avrebbe dovuto agire.

Barty Jr., dopo aver ammazzato il padre, riporta il gufo a Voldemort, dicendogli semplicemente che Crouch Sr. è morto e per questo il Signore Oscuro risparmia Minus invece di darlo in pasto a Nagini. Infine, volendo vedere il tutto come un’allegoria, lo scopo della corrispondenza (e di tutta la missione di Barty) era quello di consegnare Harry a Voldemort. Ciò che sogna Harry è proprio questo, perché nel sogno il gufo trasporta letteralmente Harry da Voldemort!


5) Perché Harry non usa lo specchio di Sirius quando ha la sua visione?

Quando distrugge l’ufficio di Silente, Harry recita il mea culpa per la morte di Sirius. Stranamente, però, si pente soltanto del suo rifiuto alle lezioni di Occlumanzia, mentre in quel momento non sembra essere consapevole del fatto che avrebbe potuto salvare il padrino se solo avesse usato il suo regalo di Natale.

Forse è meglio così, dato che forse si sarebbe infuriato ancora di più. Comunque, se proprio volete sapere, secondo noi, cosa sarebbe successo se Harry avesse agito diversamente in quella circostanza, potete leggere quest’articolo.


Questi sono solo i primi cinque dettagli che abbiamo notato quando abbiamo riletto la saga. Se ne volete leggere altri cinque, date uno sguardo alla seconda parte!

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