Come in ogni produzione cinematografica che si rispetti, uno dei tasselli chiave funzionali al risultato finale è quello della regia. Il regista coordina e dirige ogni minimo aspetto della pellicola e volente o nolente lascia un’impronta ben visibile. La regia di Harry Potter ha visto passare davanti a sé diversi volti: da Chris Columbus, ad Alfonso Cuarón fino a David Yates, tutti nomi ben impressi nella nostra mente. Ma se vi dicessimo che tra di loro poteva esserci un altro volto molto conosciuto?
Il primo film di Harry Potter era, già dagli albori, un successo assicurato: la storia del giovane maghetto con la cicatrice e gli occhiali tondi aveva conquistato bambini e adulti di tutto il mondo e ora si preparava a passare sul grande schermo.
Per un’impresa così importante serve un regista all’altezza, ovviamente, ma il fantastico Chris Columbus sarà stata la prima scelta? In realtà no, e probabilmente vi stupirà conoscere il nome di chi avrebbe potuto prendere il suo posto.
E.T. l’extra-terreste e Jurassic Park vi dicono qualcosa? Ebbene sì, alla guida del tanto amato Harry Potter e la Pietra Filosofale avrebbe potuto esserci il fantastico Steven Spielberg.
Non c’è bisogno di sottolineare perché Steven Spielberg sarebbe stata un’ottima scelta: i suoi lavori parlano da soli. Film come E.T., Jurassic Park e Hook – Capitan Uncino hanno fatto parte della vita di tante persone e continuano a essere, anche a distanza di anni, indiscutibili capolavori cinematografici.
Tuttavia, il suo rifiuto non tardò ad arrivare. Fu lui stesso a definirsi “non stimolato” da un film il cui successo era già annunciato grazie alla popolarità del romanzo.
“Sentivo che non ero pronto per fare un film per soli bambini e i miei figli pensavano che fossi pazzo. I libri erano ormai popolari, quindi quando ho abbandonato sapevo che sarebbe stato un fenomeno.
Non faccio film affinché siano dei fenomeni. Faccio film perché devono toccarmi al punto da impegnarmici per uno, due, tre anni.”
E poi, come riporta Hollywood.com, il regista ha affermato:
“Non ho diretto Harry Potter di proposito perché era come sparare alle anatre in un barile […] proprio come prelevare un miliardo di dollari e metterlo nei tuoi conti bancari personali. Non c’è sfida.”
Ma non è tutto, infatti la decisione di declinare l’offerta della produzione non fu unicamente dettata dalla volontà del regista stesso, bensì anche dalle scelte della “mamma” di Harry Potter: J.K. Rowling.
É ben nota al pubblico la volontà di J.K. Rowling di avere un cast e una crew di origini inglesi e Spielberg, purtroppo, non corrispondeva a questo profilo.
Tuttavia, neppure Chris Columbus, futuro regista di Harry Potter e la Pietra Filosofale e di Harry Potter e la Camera dei Segreti, aveva origini inglesi, bensì americane come Spielberg. Analogamente, il regista messicano Alfonso Cuaròn venne scelto per dirigere Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban. Che siano state solo casuali eccezioni? Solo J.K. Rowling può dirlo.
Sembra stranissimo immaginare, a oggi, un film così iconico e impresso nei nostri ricordi stravolto totalmente. Steven Spielberg non può assolutamente definirsi anonimo come regista e certamente, sotto la sua guida, Harry Potter avrebbe acquisito un senso e un’estetica del tutto nuovi.
Forse Harry avrebbe volteggiato nel cielo su una bicicletta, oppure avrebbe cavalcato dei dinosauri, chi può saperlo? Ciò che possiamo dire con certezza è che, a oggi, siamo ben felici dell’Harry Potter che tutti conosciamo e siamo sicuri che Chris Columbus sia stata la miglior scelta che poteva capitarci.