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Stan Picchetto: semplice bigliettaio o Mangiamorte?

12 Maggio 2021 ridh-faro 3 min read

Stan Picchetto: semplice bigliettaio o Mangiamorte?

12 Maggio 2021 Remus 3 min read

Come ben sapete, Stan Picchetto era un giovane e sedicente bigliettaio del Nottetempo. Tuttavia, del suo percorso dopo la Battaglia di Hogwarts conosciamo ben poco. Era davvero un Mangiamorte o soltanto una vittima della Maledizione Imperius?

Grazie al capitolo conclusivo de I Doni della Morte, abbiamo trovato molte risposte sulla vita dei personaggi dopo Hogwarts, ma nessuna di queste riguarda Stan Picchetto. In molti faticano a credere che potesse effettivamente essere un Mangiamorte, ma la Rowling non si è mai espressa in merito. Andiamo dunque ad analizzare più nello specifico questo personaggio, cercando di fare, per quanto possibile, chiarezza.

Un uomo che amava vantarsi

La prima volta in cui abbiamo avuto a che fare con Stan Picchetto è stata nel terzo capitolo della saga. Dopo aver letteralmente gonfiato sua zia Marge, Harry chiamò involontariamente il Nottetempo, per il quale Stan lavorava come bigliettaio.

Visto da vicino, Stan Picchetto sembrava poco più grande di lui: aveva diciotto, diciannove anni al massimo, con grandi orecchie a sventola e un bel po’ di brufoli

Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban, capitolo 3

Questo primo incontro, in realtà, ci ha detto poco sulla natura di questo personaggio. È stato infatti solo con il passare dei capitoli (e dei libri) che abbiamo iniziato a intuire qualcosa sulla sua personalità. Una delle caratteristiche principali di Stan è la tendenza a raccontare frottole, come quando raccontò a delle Veela che sarebbe diventato Ministro della Magia.

Un terzo mago, con brufoli ben visibili anche alla tenue luce argentea delle Veela, s’intromise: “io sto per diventare il Ministro della Magia più giovane che ci sia mai stato, io”. Harry soffocò una risata.

Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban

Alla luce di ciò, un ragionamento sorge spontaneo: e se Stan Picchetto fosse diventato davvero un Mangiamorte, in modo da dare una base di verità alle sue manie di grandezza?
Non che essere un Mangiamorte sia una cosa positiva, sia chiaro, ma molti di loro sono senza ombra di dubbio dei maghi molto potenti. Di sicuro, Stan avrebbe avuto qualcosa da raccontare.


La Maledizione Imperius

L’ipotesi più probabile, però, rimane quella della Maledizione Imperius. Lo stesso Harry riteneva che l’unica motivazione per cui Stan potesse farsi coinvolgere dai Mangiamorte fosse quella di essere stato obbligato.

«Stan Picchetto un Mangiamorte?» ripeté Harry, ricordando il ragazzo foruncoloso incontrato per la prima volta tre anni prima. «Impossibile!»

Harry Potter e il Principe Mezzosangue, capitolo 11

Storicamente, infatti, i Mangiamorte hanno più volte ingrossato le loro fila utilizzando questa maledizione, e Stan Picchetto sarebbe solo una delle tante vittime. Inoltre, durante la spedizione dei sette Potter, Harry disarmò Stan, al quale era scivolato il cappuccio da Mangiamorte, e il cui volto pareva stranamente inespressivo. Questa inespressività venne interpretata da Harry (e a ragione, secondo noi), come prova inequivocabile della Maledizione Imperius.


Perchè i Mangiamorte erano interessati a Stan Picchetto?

A questo punto siamo quasi certi che Stan Picchetto fosse effettivamente sotto l’effetto della Maledizione Imperius, ma abbiamo ancora un nodo da sciogliere. Per quale assurdo motivo i Mangiamorte avrebbero voluto averlo dalla propria parte?

Da una prima analisi, scopriamo che esistono almeno un paio di motivi per cui possiamo pensare che siano stati i Mangiamorte a volere Stan Picchetto, e non il contrario.
Innanzitutto, può darsi che Voldemort cercasse di reclutare quanti più maghi possibile, a prescindere dal loro potenziale magico; in base a questa teoria, Stan sarebbe stato scelto dai Mangiamorte semplicemente “per fare numero”.

Tuttavia, c’è un altro elemento da considerare. Stan Picchetto era il bigliettaio del Nottetempo, perciò entrava in contatto con moltissimi maghi ogni giorno. Questo, unito al fatto che amava parlare molto, lo rendeva un’importante fonte di informazioni e pettegolezzi potenzialmente utili ai Mangiamorte. A sostegno di questa tesi c’è pure la seguente frase, pronunciata dopo che Ron, catturato dai Ghermidori, aveva affermato di chiamarsi Stan Picchetto:

«Col cavolo» replicò Scabior. «Lo conosciamo bene, Stan Picchetto, ci ha passato un mucchio di lavoro».

Harry Potter e i Doni della Morte, capitolo 23
Stan Picchetto

Attualmente, non sappiamo se Stan Picchetto sia ancora il bigliettaio del Nottetempo o se sia rinchiuso ad Azkaban. Quello che sappiamo è che faticheremmo ad immaginarcelo in veste di cattivo. E tu, cosa ne pensi? Parliamo di un semplice bigliettaio o di un Mangiamorte?

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