Un confronto inaspettato in cinque punti tra Vivi Orunitia e Ron Weasley: due maghi che fra film, libri e videogiochi di grande successo hanno da sempre catturato la fantasia e la dolcezza del lettore.
Due grandissimi co-protagonisti di saghe di immenso valore in contrapposizione: da un lato Ron Weasley, miglior amico di Harry Potter, abile scacchista, duellante, persona sincera anche se un gran pasticcione imbranato; dall’altro Vivi Orunitia, uno dei personaggi più amati e sognati di tutta la saga di Final Fantasy. Una persona timida, maldestra e piccola, ma che troverà la forza di cambiare il suo cuore e avrà una crescita interiore tale da far affezionare a lui tutti i videogiocatori di vecchia data.
Vediamo, in cinque brevi punti, il confronto tra queste figure così simili ma allo stesso tempo così diverse.
Il carattere
Entrambi partono timidi, sotto la potente luce che l’autore/autrice dona al protagonista, e questo fa sì che Ron e Vivi (anche se Harry non è un uomo vissuto e di esperienze), vivano la propria avventura secondo il loro taglio e il loro sguardo rendendosi utili come possono e vivendo ogni sensazione nella maniera più tangibile a noi persone esterne.
L’evoluzione
Questo punto è uno dei più importanti in assoluto, ed è quello che realmente ci fa capire la bellezza dei personaggi: Ron è un buon amico, un compagno di giochi e paradossalmente la voce dell’esperienza (almeno all’ inizio quando Harry non sa nulla neanche delle Gelatine Tuttigusti +1).
Il suo personaggio subisce tanti cambiamenti. Prova la paura, l’amore, la gelosia, anche la rabbia e l’invidia ma riesce sempre a sconfiggere i suoi demoni e con il passare del tempo troviamo una persona sempre più sicura di sé con inventiva e voglia di andare avanti. Bellissimo il duello con Fenrir Greyback, e geniale l’intuizione di ritornare nella Camera dei Segreti (ricordandosi anche la frase in Serpentese pronunciata da Harry).
Vivi d’altro canto è un personaggio commovente. Già dalla prime battute inizia a capire di non essere una vera persona ma di essere un pupazzo creato per scopi bellici. Una macchina della morte, e che per puro caso (lui era un prototipo) viene salvato e svegliato. Inizia ad avere familiarità con il concetto di morte a lui quasi sconosciuto incominciando una personale ricerca dello scopo della vita, ma soprattutto di un posto dove poter tornare un giorno.
L’epilogo
I loro finali sono distintamente differenti. Ron sposa la bella Hermione, e si toglie una grandissima soddisfazione: per due anni lavora con Harry fra gli Auror contro tutti quelli lo denigravano. Alla fine preferisce tornare a lavorare con il fratello George dimostrando una personalità e un carattere non indifferente.
Vivi invece ha un finale in bilico. Si pensa abbia terminato il suo tempo e si sia fermato. Gli autori non hanno mai fatto trapelare più di quanto non si veda ma la piena realizzazione del personaggio sta nel fatto che da spalla, co-protagonista timido, il nostro Vivi diventi il narratore finale dell’epilogo in scene quasi commuoventi ringraziando tutti i suoi compagni.
Le abilità magiche
Non si può proprio fare un paragone fra i due poiché Ron ha uno spicco d’evoluzione veramente elevato. Nel Principe Mezzosangue iniziamo a intravedere il Ron abile combattente, svelto di bacchetta e preparato all’imprevisto, mentre nei precedenti libri osserviamo uno studente piuttosto svogliato e neanche troppo dotato ma forse c’è anche un problema di bacchetta dato che la bacchetta sceglie il mago e non viceversa.
Per Vivi saremo noi giocatori a farlo evolvere e a farlo diventare il primo pg a fare un danno di 9999(delizia per gli occhi) con un doppioreflex e flare. Non sarà facile, poiché il nostro maghetto nero si berrà gli mp come fossero acqua fresca ma il gioco varrà sempre la candela.
La capacità di fare da spalla
Come interpretano il ruolo da spalla Ron e Vivi? Beh Ron agisce da vero amico. È l’incarnazione perfetta della persona che ti rimane accanto anche quando tutte le cose non vanno, quando hai tutto contro, quando crolla il mondo di fronte a te. Non c’è niente di più confortante di avere un amico come Ron accanto nei momenti più tristi.
Vivi invece ha una sua storia parzialmente indipendente dal protagonista anche se non mancano i suoi intermezzi al limite della comicità e della tenerezza. Riesce con la sua commovente storia a rendere distaccate ma unite la trame che si snodano nel gioco.
Ringraziando tutti i Potteriani per aver letto questo articolo vi lasciamo con una domanda: chi avreste voluto conoscere dei due magari in situazioni diverse o in climi distesi?