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Come il rapporto di JK Rowling con i fan si è sgretolato durante gli anni

6 Marzo 2018 mari-gard 6 min read

Come il rapporto di JK Rowling con i fan si è sgretolato durante gli anni

6 Marzo 2018 Luna 6 min read

Se, diversi anni fa, JK Rowling veniva messa su un piedistallo e idolatrata non solo come scrittrice ma anche come persona, adesso la situazione è sicuramente cambiata.

Una cosa è chiara: Jo non gode più della stessa fama nel fandom di Harry Potter rispetto a qualche anno fa. Noi ci siamo chiesti: come siamo arrivati a questo punto?

Anni fa i fan pendevano dalle sue labbra. Tutto ciò che succedeva durante la pubblicazione dei libri o dei film veniva giustificato con: “La Rowling sa quello che fa”. Allora com’è cambiata negli anni la percezione della scrittrice e il rapporto che i fan hanno con lei?

Prima di cominciare l’analisi, un paio di disclaimer: non parliamo di tutti i fan perché ovviamente il fandom non è un unico organismo. Per quanto ne sappiamo, le critiche qui citate possono essere le voci di una circoscritta minoranza piuttosto che quelle della maggioranza. Riteniamo comunque che valga la pena esplorare perché una parte del fandom abbia perso la fiducia nel suo creatore.

JK Rowling durante la Golden Age

Negli anni 2000, la Rowling non poteva sbagliare. Ha scritto per noi gli incredibili libri di Harry Potter ed è diventata famosa per le sue donazioni a enti benefici, oltre ad averne fondato uno. Si è anche resa molto accessibile ai fan come nessun altro scrittore prima. Invece di restare un nome su una copertina, ha sempre risposto alle domande sul suo sito, arrivando a chiedere ai suoi lettori di chiamarla per nome. Ciò, all’epoca, non succedeva: gli scrittori erano pressoché irraggiungibili.

Gli anni passano e i fan si inchinano al cospetto di JK Rowling. Il fandom di Harry Potter diventa un fenomeno mondiale, oltre che parte delle nostre vite di tantissime persone, le quali avevano solo da ringraziare la Rowling per tutto ciò. Anche quando lei e la WB hanno fatto causa alla RDR Books (una casa editrice indipendente che aveva pubblicato a scopo di lucro un’enciclopedia di Harry Potter), il fandom le è rimasto leale. Sembrava un dato di fatto che il fandom di Harry Potter fosse il fandom di JK Rowling e così sarebbe stato per sempre.


Arriva il Seggio Vacante

Arrivato il 2010, le cose hanno iniziato a cambiare. Per la prima volta, JK Rowling ha ricevuto disapprovazione da parte dei suoi lettori. Dopo dieci anni in cui le sue capacità di scrittrice sono state lodate da chiunque abbia avuto modo di leggere Harry Potter, il Seggio Vacante arriva nelle librerie. La sua scrittura era sempre stata considerata inattaccabile, ma i fan non hanno gradito il nuovo libro dell’autrice. Molto probabilmente si aspettavano un altro Harry Potter, che però non è arrivato.


JK Rowling approda su Twitter: l’inizio della fine

Le cose si sono fatte interessanti nel 2014, quando la Rowling ha iniziato a essere attiva su Twitter. Tutti ci siamo accorti che l’autrice non si risparmia affatto nei contenuti dei suoi tweet, esponendosi in temi spinosi, politici e socio-culturali, esprimendo con chiarezza la sua opinione. Comunque, molti fan hanno accettato di buon grado la sua presenza su Twitter: disinteressati alla questione politica, hanno compreso che il social network avrebbe dato loro ancor più accesso alla loro scrittrice preferita. I tweet che lei riceveva dai fan sembravano essere sempre d’adorazione.


Il fandom cresce

Il primo elemento di rottura vera e propria arriva nel 2016, quando è uscito The Cursed Child e il fandom, assetato di nuovi contenuti, si è nuovamente animato. Stavolta, però, l’atmosfera era diversa. JK Rowling aveva finalmente mollato la sua presa sul franchise, aprendo le porte a nuovi contenuti potteriani.

Nel frattempo, il fandom si è allargato parecchio. I fan hanno imparato a ragionare con la propria testa, sviluppando un pensiero critico anche sulle cose che amavano. Basti pensare agli articoli e ai post delle fanpage come la nostra: prima del 2016 era impossibile criticare qualcosa di Harry Potter senza finire al rogo, adesso invece nei commenti si apre sempre un dibattito.


La Maledizione dell’Erede a confronto con la comunità LGBT

Ma la generazione di Harry Potter pensava anche che fosse un suo diritto accedere in qualsiasi momento a tutti i contenuti (questo perché è cresciuta con Internet) e il fatto che La Maledizione dell’Erede fosse inacessibile alla maggior parte della popolazione mondiale non è stato affatto accettato. Così, quando Hypable ha pubblicato anticipazioni sulla rappresentazione teatrale, e la Rowling li ha criticati su Twitter, la maggior parte dei fan si è schierata contro di lei.

I fan pensavano anche di avere il diritto di essere rappresentati nel franchise che compravano. Se Harry Potter è stato sempre perdonato perché era un prodotto del suo genere e del suo tempo, andando avanti il franchise non aveva più scuse. Molti fan hanno criticato aspramente la scelta di non inserire l’elemento romantico tra i due giovani protagonisti: tra Albus e Scorpius non succede nulla, mantenendo il mondo magico completamente privo di omosessualità “esplicita”. Se nel 2007 una JK Rowling che annunciava l’omosessualità di Silente ha fatto piangere di gioia la comunità LGBT, nel 2016 i fan si aspettavano da parte sua maggiore apertura ed elasticità sul tema.


La canonicità della rappresentazione teatrale

The Cursed Child ha cambiato il rapporto tra Jo e il fandom in maniera considerevole anche in un altro modo: è stata la prima volta in cui la scrittrice non aveva il completo controllo del suo prodotto. Fino a quel punto, tutto ciò che JK aveva aggiunto alla storia di Harry Potter è stato accettato. Dopotutto, era il suo mondo.

La Maledizione dell’Erede è così terribile che il fandom l’ha rifiutato. La Rowling ha ribadito il fatto che la rappresentazione teatrale è un prodotto non interamente suo (anzi: lei ha partecipato al suo sviluppo, ma non ha collaborato alla sua stesura), ma ciò non è servito a nulla.


Animali Fantastici e i (presunti) crimini di Johnny Depp

Proprio come Il Seggio Vacante ha avvelenato l’arrivo di Cormoran Strike (rendendo i fan inclini a nutrire pregiudizi), la fredda reazione a The Cursed Child ha messo i fan in allerta quando è arrivato il franchise di Animali Fantastici. I fan hanno infatti accolto la nuova saga del Mondo Magico con una grande scetticismo. Anche se a molti è piaciuto, nessuno ha accettato Animali Fantastici come un dono del cielo semplicemente perché era un prodotto di JK Rowling.

Il che ci porta alla fine del 2017, quando l’erosione della fiducia in lei si è malamente scontrata con la politica hollywoodiana. Johnny Depp è diventato uno dei personaggi principali nel franchise di Animali Fantastici proprio durante il movimento #MeToo e lo scandalo degli abusi sessuali di Hollywood. Depp è stato ritenuto colpevole fino a prova contraria e il franchise di Harry Potter si è subito messo sulla difensiva, tant’è che tre anni dopo la Warner Bros decide di estrometterlo dal cast.

La Rowling non ci pensa un secondo e si schiera dalla parte dell’attore, scrivendo sul suo sito:

Per come la vediamo, io e i produttori non solo ci atteniamo al nostro casting originale, ma siamo onestamente felici di avere Johnny Depp nel ruolo di un personaggio principale nei film.

Fonte: jkrowling.com

Con questa dichiarazione JK Rowling si è presa la responsabilità di avere Depp nei film. Anche se molti fan si sono dimostrati a favore del casting dell’attore, quelli contrari erano abbastanza da dirottare l’opinione pubblica contro l’autrice.


2018: ancora problemi con la comunità LGBT

Nel 2018 Entertainment Weekly ha pubblicato un articolo dove il regista David Yates ha dichiarato che l’orientamento sessuale di Silente non sarebbe stato esplicitamente menzionato nel secondo film di Animali Fantastici perché tutti i fan ne sono già al corrente. La faccenda è presto diventata un incubo di pubbliche relazioni perché si è aggiunta a controversie già esistenti come il casting di Johnny Depp e il mancato momento omosessuale in The Cursed Child. Fan di tutti i tipi, da quelli anonimi su Twitter ai gestori dei più famosi fansite, hanno scritto messaggi criticando severamente Yates e il franchise di Harry Potter. Anche questa volta la Rowling è stata investita dall’ira.


Le accuse di transfobia

Ecco che arriviamo agli ultimi anni, in cui la Rowling è stata accusata più volte di transfobia (ne abbiamo parlato qui). Poco più tardi, è uscito Troubled Blood, scritto dietro allo pseudonimo di Robert Galbraith. Sul web inizia a diffondersi l’hashtag #RIPRowling (qui i dettagli) dato che il romanzo parla di un serial killer uomo che si veste da donna per uccidere le sue vittime, alimentando ulteriormente le accuse di transfobia.

In ultimo, alla fine del 2021 Harry Potter e la Pietra Filosofale torna al cinema, ma i fan si ribellano chiedendo di boicottare il film in modo da lanciare un messaggio contro l’autrice.


È evidente che il rapporto tra la Rowling e i suoi seguaci è completamente cambiato, così come sono cambiati i fan della saga dopo ben vent’anni dall’uscita dei libri e dei film.

Quali sono i vostri pensieri su Jo? Continua a essere il vostro idolo, ve ne state distaccando, oppure state nel mezzo? Fatecelo sapere con un commento.

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Luna
Luna

Se metti buona volontà il mondo tutto ti darà. Però se tu non rischierai... Nulla mai rosicherai.

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