La figura del custode Gazza della Scuola di magia e stregoneria di Hogwarts è evidentemente conturbante. Non si capisce mai perfettamente quale sia il suo ruolo all’interno della scuola.
Custode, ma custode di cosa? Dai libri si evince che il suo ruolo è perlopiù quello di controllore. Egli si accerta che ogni cosa sia al suo posto, che non ci siano studenti nei corridoi e in teoria pensa a punirli (ma questo non accade mai ad eccezione del quinto anno). Finito.
Le mansioni del “custode” Gazza potrebbero essere descritte in queste due righe. Sicuramente con la Umbridge è stato l’anno in cui ha avuto un exploit, ma sempre quelle sono state le sue mansioni. Allora mi chiedo, che ci sta a fare a Hogwarts? A chi serve Gazza? A cosa serve Gazza? Perché Gazza in una scuola di magia? Un colpo di bacchetta svolge un lavoro migliore di Mastro Gazza, questo lo sappiamo tutti.
Un emarginato
Ron ce lo dice involontariamente, ma Draco ci tiene a sottolineare che il custode è un lurido magonò, e allora mi chiedo e mi richiedo: “Che ci sta a fare ad Hogwarts?”
Sappiamo che è stato Silente ad assumere Gazza e, ammettendo che lo abbia fatto per buon cuore, deve averlo preso per pietà. Lo ha assunto per togliere un emarginato, un borderline da una società, quella magica, che non è propriamente una società inclusiva, anzi…
Ma anche se fosse stato questo il motivo, non si è mai letto o visto un momento dove Gazza venisse valorizzato o encomiato per aver svolto il suo dovere. Invece troviamo un rispetto che definirei formale, un Silente che alla fine del suo discorso di apertura avvisa gli studenti nella Sala Grande che Gazza non vuole che si corra nei corridoi, gli insegnanti che hanno un rapporto di buona educazione con il custode, ma nulla di più.
Gazza merita l’amore?
Nella realtà delle cose ci sono molti elementi volti a screditare la figura di Gazza. Gli studenti non hanno alcun rispetto per lui, anzi, lo scherniscono (Fred e George in primis) e deridono il rapporto con la sua gatta. A Gazza sembra non essere concesso l’affetto per il suo animale.
Eppure, quasi tutti gli studenti hanno il loro animale, e chi di noi non ha pianto per Edvige? Chi di noi non ha avuto sentimenti contrastanti per Grattastinchi? E quando Mrs. Purr è stata pietrificata? Chi ha pianto? Chi si è dispiaciuto? Eppure quando Gazza piange disperatamente perché ha perso l’unico essere vivente che gli dà un valore, nessuno si intristisce. Sì, l’unico essere vivente che gli dà valore, che gli dà amore.
Gazza rispetta i docenti della scuola, ma, badate bene, non ha nessun tipo di sentimento nei confronti delle persone che si accompagnano a questi titoli. Può avere delle simpatie, a seconda di chi gli consente di punire di più o di meno gli studenti, ma non ha alcun tipo di relazione con nessuno tranne che quella professionale. Ovviamente si sente in debito con Silente perché lo ha assunto nonostante sia un magonò.
La Umbridge
Gazza deve aver certo ritenuto che la Umbridge fosse la cosa più bella mai capitata ad Hogwarts. Chiaramente quel rospo della Umbridge ha colto in Gazza l’utilissimo idiota che le serviva all’interno della scuola.
Ha dato al custode un valore, l’ha fatto sicuramente per interesse e non perché lo ritenesse valido; eppure l’ha fatto. Verosimilmente il custode si sarà sentito vivo per la prima volta in vita sua, si sarà sentito apprezzato e per un infinito momento si sarà tolto quel profondo senso di disagio che lo attanagliava da sempre.
E allora a che serve Gazza?
Forse il custode, messo lì da Silente, è un monito. Serve al Preside per darci la sua ennesima lezione, e la lectio dice: “Vedete quel che succede quando si emargina e si schernisce una persona non magica: ci si fa un nemico, un rivale pronto a vendicarsi su di noi e sulle future nostre generazioni (James e Harry)”. Se così fosse Gazza sarebbe quell’animale inconsapevole da circo che crede di essere visto perché sa ben tenere in equilibrio la palla sul suo naso, quando invece il pubblico guarda tutt’altro.
Oppure Argus Gazza è lì per un altro motivo, forse il custode non è lì perché serve o perché fa. Plausibilmente lui è lì perché rappresenta qualcun altro, per fare le veci di quella persona che vorrebbe essere in quella scuola più di ogni altra cosa al mondo. E chi, più di tutti, vorrebbe trovarsi in quel luogo?
Io credo che le persone che vorrebbero essere lì più di ogni altra cosa al mondo siamo noi, i lettori di questa incredibile saga. Siamo noi che ci immergiamo in questo mondo fatto di bellezza e straordinarietà, ma che, colti da questo immenso bagliore di magia, non riusciamo a vedere tutto il resto.
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Il nostro caro e amato Gazza è lì esattamente per questo motivo, ci ricorda che il mondo dei maghi è bello, ma lo è solo se sei un mago.