Quando si parla di figure paterne rispetto al nostro protagonista, è naturale pensare subito al suo padrino. Ma ricordiamoci che Sirius non è stato l’unico modello e sostegno per Harry, in tutti gli anni della sua giovinezza.
Si parla spesso delle figure femminili presenti nella vita di Harry, a cominciare dalla sua seconda mamma, Molly Weasley. Vogliamo dare, in questo articolo, la giusta importanza anche alle figure paterne che Harry ha avuto nel corso della saga, sia quelle che l’hanno accompagnato fin proprio alla fine, sia quelle che, purtroppo, sono scomparse troppo presto.
Sirius Black
Non solo Sirius Black: così abbiamo iniziato questo articolo. Ma d’altro canto, come si può non cominciare con lui? Il padrino di Harry (forse più nei film, che nei libri: date un’occhiata a questo articolo, per approfondire le differenze) rappresenta la più importante figura paterna che Harry abbia avuto, dopo la perdita di James.
Come vedremo, non è l’unico ad amare Harry come un figlio e a essere amato a sua volta come un padre. Tuttavia, il suo ruolo (migliore amico di James e tutore di Harry) lo mette in una posizione cruciale nella vita di Harry.
Quando Sirius chiede a Harry se voglia prendere in considerazione di vivere con lui, non ha grandi speranze a riguardo. Ma Harry, che conosce Sirius da meno di un’ora, e fino a prima di quel momento credeva che si trattasse di un assassino e traditore, accetta senza riserve.
Sirius rappresenta per Harry, per la prima volta nella sua vita, la speranza di una vita lontana dalle sofferenze che i Dursley gli hanno da sempre causato. Una vita al fianco di una persona che conosceva i suoi genitori e che da loro è stata scelta per badare a lui, nel caso in cui fosse successo qualcosa.
La morte di Sirius è una scena assolutamente straziante, sia nel libro che nel film. La perdita del suo padrino è una delle più importanti che Harry affronta, nel corso della saga, e forse quella per cui rimane più distrutto. Perdere Sirius, per Harry, è come perdere James una seconda volta.
Arthur Weasley
Il signor Weasley, oltre a essere il padre del suo migliore amico, risulta fin da subito per Harry paragonabile a un papà acquisito, che lo accoglie nella propria famiglia come ne avesse fatto parte da sempre.
Che si tratti delle vacanze estive o di quelle natalizie, ben presto Harry diventa un assiduo frequentatore di casa Weasley, e nonostante Arthur non sia una figura genitoriale per lui quanto lo è sua moglie Molly, comunque risulta a sua volta molto presente nella vita del nostro protagonista, soprattutto nei momenti di difficoltà e bisogno.
Inoltre, Arthur Weasley è il padre con cui Harry trascorre più tempo in questi anni. Dopo le nozze con Ginny, il suo ingresso nella famiglia Weasley sarà solo reso ufficiale, ma in concreto è avvenuto quando a 12 anni ha messo piede per la prima volta nella Tana.
Rubeus Hagrid
Hagrid è il principio di tutto, colui che accompagna Harry fin proprio alla fine. Ricordiamo, con una stretta al cuore, che Hagrid è l’unica figura paterna di Harry che non muore entro la fine della saga. Se volessimo cercare colui che davvero ha rappresentato un secondo padre per Harry, che gli è stato accanto in ogni momento, che ha sofferto e gioito con lui, questi è Rubeus Hagrid.
Di tutte le figure paterne che Harry ha avuto, questo gigante gentile è la prima persona che ha visto il piccolo Harry dopo la morte dei suoi genitori, che l’ha portato in salvo e ha pianto quando ha dovuto lasciarlo ai suoi zii.
È grazie a lui che Harry scopre di essere un mago e inizia la sua nuova vita. È lui che dice la verità a Harry sulla morte dei suoi genitori e lo accompagna a Diagon Alley per comprare l’occorrente per la scuola.
Quando al primo anno tutti ricevono la posta via gufo, Hagrid invita Harry a prendere un tè spedendogli un biglietto con Edvige: avrebbe potuto chiederglielo di persona, ma Harry non ha nessuno che gli manda lettere da casa, e a noi piace pensare che Hagrid gli abbia scritto per non farlo sentire l’unico a non ricevere posta.
Potremmo continuare l’elenco all’infinito, fino a giungere al momento in cui un Hagrid completamente distrutto porta in braccio Harry, apparentemente morto. Hagrid c’è sempre stato, c’è sempre e sempre ci sarà, per Harry. Non solo è per lui un padre, ma di certo Harry rappresenta ciò che di più vicino a un figlio Hagrid abbia mai avuto.
Albus Silente
Forse più un mentore, che un padre? Ma in realtà le due figure non si escludono a vicenda. Albus Silente ha sempre rappresentato, per Harry, quel lato paterno più severo e quasi distaccato.
Il rapporto fra il preside di Hogwarts e il nostro protagonista è sempre stato uno dei più complessi della saga, e se pensiamo all’accusa che spesso gli viene mossa di aver allevato Harry come una “bestia da macello”, ci sembra strano pensare a lui come a una figura paterna.
In questo articolo, forse, si comprende meglio in che senso Silente si dimostra come un vero padre per Harry. Durante i loro sei anni di conoscenza e collaborazione, Silente passa la maggior parte del suo tempo con Harry a consigliarlo e a dargli lezioni positive, come spesso solo un genitore sa fare.
Supporta Harry in diverse occasioni, a volte persino lo favorisce, come se non potesse resistere a trattarlo alla stregua di un figlio. Lo loda per le sue buone decisioni e non ha paura di correggerlo quando Harry sbaglia. Soprattutto, gli insegna il vero significato e l’importanza dell’amore, e le conseguenze di una vita priva di esso.
Persino i fallimenti di Silente servono a Harry come una lezione di verità e umiltà. Silente è un grande mago e l’influenza più importante di Harry non perché è perfetto, ma perché è potente e fallibile, brillante e amorevole, e soprattutto drammaticamente umano.
Remus Lupin
Il legame fra Harry e Lupin, seppur poco esplorato rispetto agli altri, inizia a svilupparsi al terzo anno, quando Remus è professore a Hogwarts. Diventa chiaro fin da subito che il loro rapporto non è come quello che Lupin ha con gli altri alunni: non lo sappiamo ancora, ma in Harry Remus ritrova una parte dei suoi due migliori amici, morti da ormai tredici anni.
Sirius è ad Azkaban e i Dursley non sono la vera famiglia di Harry: il ragazzo non ha nessuno. E Lupin, seppur in modo minore rispetto alle altre figure paterne di Harry, svolge un ruolo fondamentale, nella sua formazione e crescita.
Soprattutto, lo svolge volendogli sinceramente bene. Ricordiamo anche che, dopo la morte di Sirius, Lupin resta l’unico legame che Harry ha con i suoi genitori e il suo padrino. E infine, Lupin sceglie proprio Harry come padrino di Teddy.
Lucius Malfoy
Ebbene sì. Se vi sembra strano che il terribile Lucius Malfoy si trovi qui annoverato fra quelle che sono state le figure paterne nel corso della giovinezza del nostro protagonista, provate a guardare al suo personaggio da una diversa prospettiva.
Lucius Malfoy è stato un esempio per Harry di tutto ciò che un padre non dovrebbe essere. Harry ha sempre visto come Lucius si comporta nei confronti di Draco e, nonostante non provi per questi una particolare empatia, non può non essersi reso conto dell’influenza negativa che Lucius ha su suo figlio.
Non è detto che una figura paterna debba per forza essere positiva. Lucius Malfoy, all’interno della saga, rappresenta l’archetipo del padre negativo sotto ogni punto di vista. Non è assurdo pensare che Harry abbia imparato qualcosa anche da lui, su come un genitore non dovrebbe mai essere.
Nonostante Harry abbia perso James troppo presto, ha comunque avuto la fortuna di avere accanto figure maschili che gli sono state vicine e l’hanno guidato, nel bene e nel male. Qual è il vostro preferito? Fatecelo sapere nei commenti.