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Non solo lo Specchio delle Brame: la storia degli specchi magici

13 Agosto 2020 gian-sarl 4 min read

Non solo lo Specchio delle Brame: la storia degli specchi magici

13 Agosto 2020 Newt 4 min read

Nella saga di Harry Potter sono presenti vari specchi magici: il più importante è sicuramente lo Specchio delle Brame, con cui Harry ritrova per un momento i suoi genitori, ma ci sono anche lo Specchio di Sirius e l’Avversaspecchio.

Ci chiediamo allora perché quest’oggetto è associato alla magia. Le origini, come vedremo, sono antichissime.

Lo specchio di Biancaneve e il mito di Narciso

Se pensiamo allo Specchio delle Brame di Harry Potter, la connessione con lo specchio di Biancaneve è praticamente immediata. Nella famosissima fiaba dei fratelli Grimm del 1828, infatti, la frase che la regina Grimilde pronuncia quando si contempla è proprio:

Specchio, specchio delle mie brame, chi è la più bella del reame?

Quest’oggetto ha in realtà un’origine ancora più antica: parliamo di Narciso, personaggio della mitologia greca che si innamorò di se stesso guardando la sua immagine in uno specchio. Possiamo quindi dire che la regina di Biancaneve e i sette nani è, nel vero senso della parola, un personaggio narcisista.

Grimilde
La perfida regina di Biancaneve e i sette nani

Un riferimento nella Divina Commedia

Non poteva mancare Dante, il Sommo Poeta, nella storia degli specchi magici. Nel XXIII Canto dell’Inferno, infatti, afferma che Virgilio gli ha letto la mente con una velocità con cui uno specchio (piombato vetro) restituisce l’immagine, in un tempo quindi nullo.

E quei: “S’i’ fossi di piombato vetro,
l’imagine di fuor tua non trarrei
più tosto a me, che quella dentro ’mpetro. 27

Pur mo venieno i tuo’ pensier tra ’ miei,
con simile atto e con simile faccia,
sì che d’intrambi un sol consiglio fei.

Dante Alighieri, Divina Commedia, Inferno, XXIII Canto

In italiano moderno, si può parafrasare come:

Se io fossi uno specchio, non rifletterei la tua immagine esteriore più in fretta di quella interiore che vedo dentro di me. Proprio ora i tuoi pensieri raggiungevano i miei, con lo stesso atteggiamento e aspetto, così che ho maturato con entrambi una sola decisione.

Si tratta soltanto di una metafora, ma da questa si evince quanto la capacità degli specchi di restituire un’immagine nell’immediato abbia stimolato la fantasia degli uomini fin dall’antichità.

Domenico di Michelino, Dante e il suo poema (1465)

Lo specchio come porta per un altro mondo, come in Alice

Dato che gli specchi riflettono un’immagine rovesciata e distorta rispetto a quella reale, spesso essi vengono visti come portali che conducono a un altro mondo, che può essere un mondo alla rovescia, un mondo parallelo o persino gli inferi. L’esempio classico è quello di Attraverso lo Specchio e quel che Alice vi trovò, seguito di Alice nel Paese delle Meraviglie, in cui la protagonista scopre un altro mondo semplicemente attraversando uno specchio.

Allora iniziò a guardarsi attorno e notò che tutto ciò che poteva essere visto dalla vecchia stanza era abbastanza ordinario e privo di interesse, ma che tutto il resto era totalmente diverso. Per esempio, i quadri alla parete vicino al fuoco sembravano vivi e persino l’orologio sul caminetto (si sa, si può vederne solo il retro nello Specchio) aveva il volto di un ometto anziano e ghignava verso di lei.

Lewis Carroll, Attraverso lo Specchio e quel che Alice vi trovò, Capitolo 1

In questo contesto si inserisce anche la litografia di Escher intitolata appunto Specchio Magico, dove un mondo diverso prende vita attraverso un vetro.

Specchio magico Escher
Maurits Cornelis Escher, Specchio Magico (1946)

Galadriel: il passato e il futuro

Nel Signore degli Anelli, che Tolkien ha pubblicato negli anni Cinquanta, compare un particolare specchio magico che mostra gli eventi passati e anche quelli futuri, anche se questi ultimi dipendono dalle azioni che verranno svolte di lì in avanti. Si tratta dunque di uno specchio diverso da quelli presenti in Harry Potter, anche se all’inizio Ron crede ingenuamente che lo Specchio delle Brame mostri il futuro (la Coppa del Quidditch, però, diventerà realtà). Ciò che è invece ricollegabile a questo oggetto, anche come struttura (bisogna immergersi per guardare), è il Pensatoio, che permette però soltanto di vedere determinati eventi passati. A proposito, leggete qui per altre somiglianze tra Harry Potter e il Signore degli Anelli.

Specchio di Galadriel
Lo Specchio di Galadriel (La Compagnia dell’Anello, 2001)

Gli specchi in Harry Potter

Vediamo ora come collochiamo gli specchi della saga di Harry Potter in base a queste varie tipologie. Lo Specchio delle Brame permette di vedere un altro mondo, un mondo ideale dove i desideri si avverano, quindi si inserisce nel filone degli specchi come portali. A differenza di quello di Alice, però, non è possibile “entrare” in quest’altro mondo, ma solo vederlo. Lo specchio di Sirius è ancora più particolare, perché costituisce un portale per un’altra parte dello stesso mondo, e anche qui è possibile soltanto vedere e stabilisce una connessione, più che tra due mondi, tra due persone. Queste erano Sirius e James e sarebbero state anche Sirius e Harry, se solo quest’ultimo avesse aperto il regalo del padrino.

Per quanto riguarda invece l’Avversaspecchio, che avvisa dell’arrivo dei nemici con immagini più nitide quanto più il pericolo è elevato, possiamo ricondurlo alla capacità degli specchi reali di restituirci immediatamente un’immagine, come nel caso dell’episodio di Dante e Virgilio. In questo modo, si viene subito avvertiti dell’arrivo dei nemici, con la velocità di uno specchio e quindi della luce, in modo da poter mantenere, come direbbe Moody, vigilanza costante.

Specchio delle Brame
Lo Specchio delle Brame

Vi vengono in mente altri specchi magici nella letteratura o nell’arte? Scrivetelo nei commenti!

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