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La magia antica nascosta nelle storie di Beda il Bardo

26 Gennaio 2018 mich-debo 5 min read

La magia antica nascosta nelle storie di Beda il Bardo

26 Gennaio 2018 BoundedMind 5 min read

Le fiabe di Beda il Bardo sono storie per bambini scritte per far arrivare al lettore un messaggio importante.
Ma tra le righe si nascondono anche interessanti usi di antiche magie.
Vediamo qui di seguito quali.


Le Fiabe di Beda il Bardo hanno insegnato molte cose a Harry riguardo ai Doni della Morte.
Tuttavia, l’intera collezione di storie ha anche esempi di varie magie antiche. Hermione può anche aver liquidato i Doni come una storiella, ma alla fine si sono rivelati essere fin troppo reali.
In più, i dettagli forniti da Beda ne “La Storia dei Tre Fratelli” erano fin troppo accurati per essere inventati.

Da Baba Raba, al Cuore Peloso simile a un Horcrux dello Stregone, fino al senziente Pentolone Salterino, Beda ha evidenziato alcune magie piuttosto ben elaborate.


“Il Mago e il Pentolone Salterino”: oggetti magici senzienti

La storia parla di un pentolone incantato che non avrebbe smesso di saltellare finché il suo proprietario anti-babbano non avesse aiutato i suoi vicini, come aveva fatto suo padre.
La visione di Silente su “Il Mago e il Pentolone Salterino” era che questo racconto, con un messaggio pro-babbani, fosse avanti per i tempi in cui fu scritto.

Tuttavia, nella storia compare anche un significante uso della magia.
In che modo, esattamente, il creatore del Pentolone Salterino è riuscito a influenzare un oggetto persino dopo la sua morte? E più importante, come lo ha reso capace di fare dei giudizi morali?

Se compariamo il Pentolone ad altri oggetti animati, come la Ford Anglia dei Weasley o il Cappello Parlante di Hogwarts, sembra che serva un particolare incantesimo affinché svolga appieno le sue funzioni.

Però saper esprimere dei giudizi sembra essere un comportamento imparato da qualcuno.
La macchina volante viene “resa selvaggia” dalla Foresta Proibita.
Il Cappello Parlante fu felice di spiegare passo passo a Harry le sue ansie riguardo Serpeverde, quando Harry lo incontrò nell’ufficio di Silente.

Quindi forse il Pentolone Salterino era già incantato e ha solo assorbito le intenzione del suo originale proprietario a tal punto da decidere di farle applicare anche dal figlio.


“La Fontana della Buona Sorte”: il Pensatoio

La Fontana della Buona Sorte si dimostrò più ingannevole che fortunata.
Nessuna delle tre streghe o il loro compagno babbano sospettò che non fosse davvero incantata.
Furono le scelte che ognuno di loro fece nel raggiungere la Fontana che permise a ognuno di godere una vita lunga e felice.

C’è un altro momento però, nella storia, che ci ricorda di Silente.
In particolar modo, qualcosa che il Preside di Hogwarts, possiede: il Pensatoio.

Amata usò la bacchetta per estrarre i suoi ricordi e gettarli nelle acque tumultuose, ultimo ostacolo prima della Fontana.
Ma a differenza di Silente, Amata non li ha studiati, li ha semplicemente lasciati andare.
Facendolo, tutti i suoi rimorsi scomparirono e non ebbe più bisogno della Fontana della Buona Sorte.

Il Pensatoio a Hogwarts non funziona così: è un contenitore, dopo tutto, non un flusso d’acqua.
Comunque, estrarre i ricordi è un’operazione piuttosto complicata, quindi Amata doveva conoscere della magia avanzata.
E fu anche abbastanza saggia per accorgersi del fatto che era tornata a essere felice.
Nessuno stupore dunque se Messer Senzafortuna cadde ai suoi piedi.


“Lo Stregone dal Cuore Peloso”: la magia degli horcrux

Lo Stregone, ci dice Beda, usò le Arti Oscure “per assicurarsi l’immunità” dall’amore.
Più tardi scopriamo che questo significava che aveva rimosso il cuore dal proprio corpo e che lo custodiva in una teca nei sotterranei del castello. Qui il cuore divenne strano, rinsecchito e peloso.

Silente fa notare come questo renda il cuore simile a un Horcrux: “lui sta dividendo qualcosa che chiaramente non si potrebbe dividere, corpo e cuore, piuttosto che corpo e anima, e facendolo, non rispettò la Prima delle Leggi Fondamentali della Magia di Adalbert Waffling“.

Così anche nelle più oscure profondità del mondo magico nessuno può letteralmente strapparsi il cuore e aspettarsi di vivere, o comunque di sopravvivere abbastanza a lungo.
Tuttavia, possiamo pensare a un Mago Oscuro che ci provò per vedere se funzionava.
E poi il mago della storia divise il suo corpo solo una volta…


“Baba Raba e il Ceppo Ghignante”: gli Animagi

Molto prima dei Malandrini e di Rita Skeeter c’era Baba Raba: un’antica animagus non registrata.
Tuttavia, come fa notare Silente, la descrizione di Beda della sua forma di animagus non fu del tutto accurata, dato che ci chiede di credere al fatto che Baba possa parlare quando è un coniglio, che è impossibile per i veri animagi.

beda

Questa non è la sola magia che Baba esibì: fece scomparire un cappello, fece volare un cavallo (probabilmente usando un incantesimo come Wingardium Leviosa) e minacciò il Re con terribili dolori simili a quelli provocati dalla Maledizione Cruciatus.
Ai tempi di Beda, le Maledizioni Senza Perdono non erano illegali, così Baba potrebbe aver fatto minacce senza paura di ripercussioni.


“La Storia dei Tre Fratelli”: non serve aggiungere altro

“La Storia dei Tre Fratelli” introduce tre oggetti che si rivelarono fondamentali nella lotta di Harry contro Voldemort. Non perché uniti lo avrebbero reso il Padrone della Morte, ma perché ognuno ha avuto un ruolo nella sua vita.

La Bacchetta di Sambuco era il meno importante per Harry ma era quello che Voldemort desiderava maggiormente, e quando Voldemort, che non aveva mai capito la verità, non riconobbe Harry come Padrone della Bacchetta, gli costò caro.

Per Harry, la Pietra della Resurrezione fu molto importante, perché riuscì a rivedere la sua famiglia che morì per salvarlo. Questo gli diede il coraggio di sacrificare se stesso.

Ma fu il Mantello dell’Invisibilità che dimostrò più volte il suo valore.
Quando scopriamo la connessione di Harry con i Peverell (potete scoprire come qui), i fratelli che hanno ispirato la storia di Beda, diventa ovvio che il mantello era sia l’oggetto della leggenda sia una artefatto magico così ingegnoso che avrebbe potuto aiutare a fare di tutto: dalle gite intorno a Hogwarts alla sconfitta di uno dei più potenti Maghi Oscuri.


Magie particolari e avvolte nella leggenda, che ancora oggi risultano difficili da spiegare.
Oltre al valore morale quindi, queste storie sono anche interessanti per il valore storico che custodiscono tra le righe.

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