Perché Remus
Lupin dovrebbe essere considerato il migliore dei Malandrini? Per rispondere proviamo ad analizzare insieme questo personaggio.
Decretare quale sia il migliore dei malandrini è di sicuro molto arduo. Escludendo per ovvi motivi Peter Minus, possiamo dire che gli altri membri del quartetto sono tutti dei personaggi cardine della saga, ognuno con caratteristiche interessanti.
Senza dubbio Sirius Black è uno dei personaggi più amati dei fan, sia per la sua storia davvero incredibile che per ciò che ha rappresentato per Harry. James Potter è un personaggio che abbiamo conosciuto solo attraverso i racconti degli altri, perciò è quello verso cui probabilmente si nutre maggiore curiosità. Remus Lupin invece, sembra talvolta essere una figura sottovalutata, mentre, invece, per le ragioni che vi esporremo di seguito, può essere considerato il migliore dei malandrini.
1. Tira fuori il meglio degli altri
Lupin, oltre a essere un abile mago, è davvero un ottimo insegnante (il migliore di quelli che abbiamo conosciuto nell’ambito della Difesa contro le arti oscure). Durante il suo breve incarico a Hogwarts, infatti, è riuscito a tirar fuori il meglio dai suoi studenti ed è stato essenziale nella loro formazione.
Ha creduto fin da subito nelle capacità chi, come Neville, si sentiva più impacciato e insicuro. Con la sua consueta gentilezza ha dimostrato che con costanza e fiducia in se stessi si può ottenere tutto.
2. Conosce i suoi limiti
La condizione di licantropo di Lupin gli conferisce spesso un’aria triste e malandata. Tuttavia è fuori dubbio che si tratti di un personaggio molto forte e consapevole. A differenza di Sirius, ad esempio, sa bene di aver commesso degli errori in gioventù e riconosce i momenti di debolezza anche in età adulta.
È molto umano nelle sue azioni e scelte, basti pensare alla sua iniziale ritrosia verso Tonks vinta poi dal sentimento troppo forte. Non mancano in lui momenti di estrema fragilità, come quando spaventato dal fatto di diventare padre di un bimbo che potrebbe avere la sua condizione tenta di fuggire con Harry. Fortunatamente è un personaggio che sa perdonare e perdonarsi.
3. Crede nelle seconde possibilità
Che sia perché si fida di Silente o perché davvero crede che tutti possano cambiare, Lupin riesce a mettere da parte gli antichi dissapori con Piton. Quando viene rifondato l’Ordine della Fenice per fronteggiare il ritorno di Voldemort il professore gli concede una seconda possibilità.
Ciò avviene nonostante la cosa non sia reciproca e nonostante Piton abbia causato il suo allontanamento dalla scuola svelando a tutti che è un licantropo. Questo fa ancora più onore a Lupin.
4. Ha lo spirito dei malandrini
Onesto e buono sì, ma rimane pur sempre un malandrino. Nonostante le pregevoli qualità che vi abbiamo elencato non dobbiamo dimenticare che Lupin ha sfruttato la sua arguzia per combinare guai in gioventù. Nonostante fosse più morigerato rispetto a Sirius e James, infatti, era pur sempre un loro leale amico.
È stato, infatti, complice di aver creato la mappa del malandrino che consentiva al gruppo di scorazzare per il castello la notte senza essere scoperti. Inoltre, nel terzo volume, Lupin copre Harry quando Piton sta per scoprirlo con la mappa del malandrino in mano. In quella circostanza è proprio il suo alter ego che risponde sfacciatamente al professore di pozioni
Il signor Lunastorta porge i suoi ossequi al professor Piton e gli prega di tenere il suo naso mostruosamente lungo lontano dagli affari altrui.
Ha sempre del cioccolato con se
In chiusura, come non menzionare il primo incontro di Lupin con il golden trio? Prima li protegge dai Dissennatori e poi gli offre del cioccolato. Anche quando Harry si allena ad affrontare il molliccio-dissennatore Lupin non dimentica mai la dolce e semplice solzione pronta all’uso per risollevare l’umore.
Ecco perché secondo noi Lupin è il migliore dei malandrini. Ora però vogliamo sapere se siete d’accordo. Qual è il vostro malandrino preferito?
Fatecelo sapere con un commento!
Articolo ispirato a: Perché pensiamo che Lupin sia il migliore dei Malandrini?