Uno sguardo più attento alla storia di Lily, Severus e Petunia attraverso il linguaggio Vittoriano dei fiori, conosciuto anche come florigrafia.
Cosa si nasconde dietro i nomi e la storia di questi tre personaggi?
Il linguaggio Vittoriano dei fiori veniva usato nel ‘800 per mandare messaggi eloquenti, trasmettere oscuri segreti e per condividere momenti.
Più o meno ogni fiore ha un significato particolare e, in tempi dove certe parole non potevano essere pronunciate ad alta voce, mazzi e bouquet potevano esprimere migliaia di concetti.
Ci sono significati nascosti all’interno di tutti i libri di Harry Potter, è vero.
Ma che cosa impariamo su Lily, Severus e Petunia quando esaminiamo le loro storie tenendo presente il linguaggio dei fiori?
Asfodelo e Artemisia
Se si prendono in considerazione le sue prime parole a Harry, il linguaggio dei fiori suggerisce che Piton sia profondamente dispiaciuto per la morte di Lily Potter.
Alla prima lezione di Pozioni infatti, Piton chiede a Harry: “Cosa ottengo se aggiungo della radice di asfodelo in polvere in un infuso di artemisia?”
La risposta può essere trovata nel sesto libro, Harry Potter e il Principe Mezzosangue, quando il Professor Lumacorno chiede alla classe di produrre il Distillato della Morte Vivente.
Curiosamente, questo succede poco dopo che Harry ha trovato la copia di Pozioni Avanzate di Piton e che ha seguito le sue istruzioni per preparare un perfetto distillato.
L’asfodelo è un tipo di giglio (lily in inglese) e significa: “ricordato oltre la tomba” o anche “il mio dispiacere ti segue fino alla tomba”.
L’artemisia invece è spesso associato con il rimorso o l’amarezza.
Aconito e Luparia
Piton, come seconda domanda, chiede a Harry che differenza ci sia tra aconito e luparia.
Questa è forse una frase ancor più intensa se viene letta attraverso il linguaggio dei fiori. L’aconito è associato alla “cavalleria” o “galanteria”, mentre la luparia può significare “misantropia” o un’avversione per gli altri.
In questa domanda potrebbe esserci nascosto un paragone: il paragone tra le azioni eroiche di Lily e la stessa natura diffidente di Piton. Addirittura il paragone potrebbe essere tra Harry, il Bambino Che È Sopravvissuto, e Piton stesso.
Lily Potter
Un giglio può essere interpretato come “bellezza, eleganza, dolcezza”. Questo fiore straordinario cresce facilmente, fintanto che è piantato nel posto adatto.
Inoltre, secondo i manuali di giardinaggio, i gigli compongono anche dei magnifici mazzi floreali.
Ma parliamo di Severus. Il suo nome può essere visto come significato di tagliare o troncare, ed è esattamente quello che inavvertitamente fa alla relazione tra Lily e sua sorella Petunia.
Come due bambini magici, Lily e Severus avevano qualcosa in comune che Petunia non avrebbe mai potuto comprendere. Aggravata dal gentile rifiuto di Albus Silente alla richiesta di Petunia di poter studiare a Hogwarts, l’amicizia di Lily con Piton pose le basi per il futuro e radicato rancore di Mrs Dursley nei confronti di Lily e di suo figlio Harry.
Petunia Dursley
La petunia è sensibile ai danni e ha bisogno di un riparo dal vento e piena luce. È anche un fiore che, nel linguaggio dei fiori, può significare “risentimento e rabbia”. Una descrizione decisamente adatta per una donna che non ha mai raccontato a suo nipote come è morta sua madre.
Almeno fino a che non si è ritrovata minacciata da Hagrid.
In Harry Potter e i Doni della Morte, Harry vede un ricordo di sua madre.
Lei raccoglie un fiore e magicamente riesce a fargli aprire e chiudere i petali; Petunia in quel momento è furiosa, ma piena di bramosia nascosta, perché vorrebbe essere come la sorella.
A quel punto appare Severus che rivela a Lily la sua natura di strega e a Petunia il suo essere babbana. È una scena piena di significato. E lo è ancor più se si considerano i profondi e nascosti collegamenti legati ai nomi e ai momenti.
Sotto questa luce diversa le storie di questi tre personaggi, assieme ai loro nomi, assumono un nuovo significato e svelano particolari nascosti.
In questo caso si può proprio dire nomen omen.