Il 23 Aprile si celebra la Giornata mondiale del libro e del diritto d’autore. Il binomio Hermione-lettura risulta quindi emblematico e simbolico.
La Giornata mondiale del libro e del diritto d’autore fu proclamata dalla 28a sessione della Conferenza Generale dell’UNESCO, sulla base di una tradizione catalana (Vincent Clavel Andrés scrittore ed editore valenciano nel 1926 si fece promotore di una giornata del libro). L’obiettivo della Giornata è quello di incoraggiare a scoprire il piacere della lettura e a valorizzare il contributo che gli autori danno al progresso sociale e culturale dell’umanità.
In occasione di questa giornata, chi non penserebbe alla nostra Hermione? Lettrice accanita ed instancabile, Hermione incarna lo spirito con cui ci si dovrebbe approcciare alla lettura. È colei che corre in biblioteca quando tutto sembra perso (e molte altre volte) e per Hermione non c’è problema che una piccola “lettura leggera” non possa risolvere.
Hermione trova risposte, ma anche conforto nella lettura di un libro, che sia sotto un ombroso albero nel Parco, sulla poltrona davanti il camino nella sala comune e su una sedia della biblioteca. Ciascun posto è adatto se è in compagnia di un libro. Come tutti i lettori, anche Hermione si rilassa leggendo, poiché attraverso le pagine, si viene trasportati fuori dal tempo, per così dire in un’altra dimensione.
La pioggia frustava la finestra del salotto. Hermione era immersa nella lettura del Manuale Di incantesimi, volume quarto: la signora Weasley ne aveva comprata una copia per lei, una per Ron e una per Harry a Diagon Alley.
[Cap. 10 Harry Potter 4]
Quali sono i benefici della lettura?
- Stimola la mente: La frase “o lo usi o lo perdi” è particolarmente adatta quando si parla del cervello.
- Riduce lo stress: Leggendo, ci si ritrova in un’altra dimensione, una sorta di tranquillo mondo parallelo.
- Migliora le tue conoscenze: Qualsiasi cosa tu legga si aggiungerà al tuo bagaglio culturale e ti tornerà utile quando meno te l’aspetti.
- Espande il tuo vocabolario: Più leggi, più il tuo modo di esporti migliora. Hermione dimostra più volte di non aver paura di parlare in pubblico, di riuscire ad esprimersi al meglio anche in situazioni difficili.
- Migliora la memoria e le abilità di scrittura: Il cervello può ricordare tutto con una certa disinvoltura. Ogni “memoria nuova” dà vita ad una nuova sinapsi, rafforzando quelle esistenti.
- Rende più forte la capacità analitica del pensiero: Ogni dettagli risulterà utile per risolvere i problemi.
- Migliora il livello di attenzione e di concentrazione: Quando leggi un libro tutta la tua attenzione si riversa sulla storia e il resto del mondo rimane fuori.
- Provoca tranquillità: Oltre al rilassamento che accompagna la lettura di un libro, è possibile che l’argomento di cui stai leggendo ti porti in un mondo in cui regnano la pace interiore e la tranquillità.
- Aprirsi alle possibilità: L’uomo ha bisogno di evadere e rifugiarsi in un mondo diverso dalla realtà quotidiana, e questa necessità trova nella lettura il suo perfetto compimento.
- Sviluppare empatia, lavorare su noi stessi, migliorare la socialità: Leggere è un modo di conoscere il mondo, ma è anche un modo per conoscere meglio noi stessi.
Stereotipi superati
Il più comune stereotipo legato alla lettura è quello che vede gli appassionati di libri come soggetti asociali, che si rifugiano nei libri di finzione perché faticano a trovarsi bene nella realtà. Sappiamo che la lettura ci aiuta a vivere meglio, con più consapevolezza e coscienza di noi stessi, ma c’è uno studio compiuto dal professor Keith Oatley dell’Università di Toronto che prova che addirittura leggere ci renda più sociali.
Infatti secondo Oatley, leggere aiuta a sviluppare ciò che gli psicologi chiamano “comportamenti proattivi“, ovvero quei comportamenti che beneficiano gli altri, come la condivisione, la cooperazione, e in generale il contribuire alla comunità. In altre parole, questo studio prova che leggere ci aiuta a trattare meglio sia noi stessi che gli altri.
Hermione ne è la prova: nel corso della storia diventa sempre più empatica nei confronti di Harry e Ron e in generale nei rapporti interpersonali migliora il suo atteggiamento e ciò potrebbe anche essere dovuto alla lettura (oltre naturalmente alla crescita e al raggiungimento di una sempre maggiore maturità).
Il caso di “Storia di Hogwarts”
Harry alzò lo sguardo in alto e vide un soffitto di velluto nero trapunto di stelle. Udì Hermione bisbigliare: ‘per magia che somiglia al cielo di fuori! L’ho letto in Storia di Hogwarts’.
[Cap. 7 Harry Potter 1]
Ci sono poi libri che rimangono per sempre dentro noi, costituiscono il bagaglio culturale, ma anche emotivo e sociale. Nessun libro è migliore di un altro, ma esistono semplicemente libri che sanno trasmettere qualcosa in più. Essi sono diversi da tutti gli altri letti, perchè, nel profondo, ciascuno di noi li sente emozionanti e ricchi di significato.
Questo non sempre dipende dal libro, ma dipende soprattutto da noi, dal nostro stato d’animo, dal periodo che stiamo vivendo in quel momento, dalle nostre emozioni e sensazioni. Quando coesistono tutte queste cose nei confronti di un particolare libro, il risultato è un misto di ricordi ed emozioni che riescono ad essere vivi nel corso del tempo, che riusciranno sempre a strappare un sorriso, che faranno imparare qualcosa sempre.
Succede anche ad Hermione. Ella ammette di essere particolarmente affezionata a “Storia di Hogwarts” forse per il significato profondo che assume: Hermione scopre di essere una strega e di essere stata ammessa in una vera scuola di magia. Cosa c’è di più normale del voler sapere tutto su di essa?
«Come previsto» sospirò lei, tornando ai libri. «Sapete, credo che porterò storia di hogwarts. Anche se non ci torneremo, non mi sentirei a posto senza…»
[Cap. 6 Harry Potter 7]
Il ruolo della biblioteca
Nell’immaginario collettivo (o almeno nel mio) Hermione ha sempre un libro in mano, ama ogni tipo di lettura, vuole conoscere, approfondire, per poter usare le conoscenze a suo vantaggio: sia che ottenga voti eccellenti sia che aiuti i suoi migliori amici, sia che salvi il mondo magico.
Nel corso degli anni la biblioteca diventa il suo rifugio, il luogo dove trovare risposte e dove riflettere in tranquillità. Non ha nemmeno paura di leggere un libro vietato, o due (o venti), direttamente proveniente dal Reparto Proibito a patto che lo si faccia per una buona causa. Hermione è anche l’attivista più letterato di Hogwarts: per istituire il CREPA si documenta approfonditamente, indovinate dove?
«Harry… credo proprio di aver capito una cosa! Devo andare in biblioteca!». «Ma perché ha dovuto andare in biblioteca?». «Perché Hermione è fatta così» disse Ron stringendosi nelle spalle. «Nel dubbio, vai in biblioteca».
[Cap. 14 Harry Potter 2]
La ricchezza della lettura
Un libro sta nel mezzo tra il dare e l’avere, perché un libro ci offre sensazioni uniche, e noi ci sentiamo quasi obbligati a diffondere le nozioni che abbiamo imparato da quel libro, come se insegnare qualcosa che noi abbiamo estrapolato dalla lezione della lettura fosse un imperativo morale (Hermione lo sa bene!). Con questa azione vogliamo semplicemente invogliare gli altri alla conoscenza, alla lettura ed aiutarli a comprendere qualcosa che noi abbiamo già fatto nostro.
Leggere fa bene e arricchisce in tanti e svariati modi, al punto da essere fondamentale tanto quanto il cibo. Aiuta a sopravvivere: riuscireste mai a pensare Harry e Ron senza Hermione, le sue conoscenze e il suo essere una biblioteca-ambulante?
I libri sono stati e sempre saranno una porta aperta verso il mondo, dunque non a caso, fin dai tempi più remoti, l’uomo ha sentito la necessità di tradurre i suoi pensieri in parole in modo che essi non andassero perduti nel tempo. Si tratta di un vero e proprio patrimonio di cui è importante insegnare il valore affinché si abbiano per sempre sia lettori che scrittori.
“Un libro è un giardino che puoi custodire in tasca” cita un proverbio arabo, ed ha proprio ragione!