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L’Amortentia e la ‘creazione’ dell’amore

31 Agosto 2020 anna-brus 4 min read

L’Amortentia e la ‘creazione’ dell’amore

31 Agosto 2020 Hermione 4 min read

L’Amortentia è il Filtro d’Amore più potente del mondo, per questo il Ministero della Magi ne vieta la produzione e la distribuzione. Ma cosa provoca realmente? Ha veramente a che fare con quello che comunemente chiamiamo ‘amore’?

L’Amortentia è il filtro d’amore per eccellenza. La parola stessa ha un significato deriva dal latino (Amor = ‘Amore’ , Tentia = ‘Tenuto’).

«È Amortentia!»
«Lo è. Sembra quasi sciocco chiederlo» continuò Lumacorno, decisamente colpito, «ma immagino che tu sappia che effetti ha…»
«È il filtro d’amore più potente del mondo!» rispose Hermione.«Esatto! L’hai riconosciuta, immagino, dalla sua tipica luminosità madreperlacea…»
«E dal vapore che sale in caratteristiche spirali» proseguì Hermione con entusiasmo, «e dovrebbe avere un odore diverso per ciascuno di noi, a seconda di ciò che ci attrae, e io sento aroma di erba appena tagliata e pergamena nuova e…»

[Il Principe Mezzosangue, HP 6]

La storia e il mito

Fin dal Medioevo e dall’antica Roma, troviamo traccia di tentativi di creare filtri in grado di far innamorare. Il nome latino dei filtri d’amore è amatoria pocula. Se il primo termine non necessita di spiegazioni, il secondo invece significa bicchiere, tazza o si riferisce comunque ad un generico recipiente utilizzato per bere.

L’utilizzo dei filtri d’amore era malvisto sin dagli antichi (come anche dal Ministero della Magia): essendo venduti da ciarlatani dalla dubbia reputazione, tali preparati erano considerati dei potenti veleni ed erano vietati.

Nonostante ciò, gli amatoria pocula erano molto diffusi in ogni ceto sociali. Essi erano un elemento ricorrente nell’immaginario collettivo romano, tant’è che compaiono in vari aneddoti relativi a celebri personaggi romani.

Svetonio racconta che l’imperatore Caligola fu ‘vittima’ di un filtro d’amore, infatti scrive: “Si crede che sua moglie Cesonia gli fece bere un filtro d’amore, ma che ciò lo rese pazzo” .

Si dice che anche Lucrezio sia impazzito per un filtro d’amore. Inoltre secondo alcuni commentatori moderni, esisterebbe un nesso tra la leggendaria assunzione di un filtro d’amore e la concezione di Lucrezio dell’innamoramento come Insania (follia), un sentimento che destabilizza l’animo e annienta l’equilibrio razionale.

Un altro importante episodio della storia romana sui filtri d’amore riguarda Apuleio, il celebre autore de Le metamorfosi che, sposò una ricca vedova ormai sfiorita Emilia Pudentilla, nonostante le iniziali ritrosie dell’amato.

Nell’Ars amatoria, la sua opera più famosa, Ovidio condanna i pericolosi filtri d’amore propinati da fattucchiere e ciarlatani: sarebbero infatti di gran lunga più utile ed efficace l’assunzione di erbe e piante officinali. A questo proposito, Ovidio consiglia alcune ricette naturali a base di cipolla bianca proveniente dalla Grecia, pinoli, erica e miele.


Il filtro d’amore della saga: l’amortentia

Questa particolare pozione possiede una lucentezza madreperlacea ed emana un vapore che sale in caratteristiche spirali.

L’Amortentia assume un odore differente seconda i gusti e le preferenze della persona con cui entra in contatto e assumendo l’aroma di ciò che la attrae maggiormente, quindi, può essere aggiunta a cibo o bevande senza che la vittima se ne accorga.
È insapore ed è inalterabile al contatto con cibi o bevande. Può essere conservata per un mese in un luogo asciutto.

In generale crea un’ossessione romantica o una travolgente infatuazione ma non il vero amore, che è impossibile da ricreare artificialmente. Inoltre superati trenta giorni, la persona che la beve potrebbe diventare ossessiva e maniacale nei confronti dell’artefice della pozione e farla ragionare non è per niente facile.

Il suo utilizzo è fortemente sconsigliato in generale, perché può diventare estremamente pericolosa anche se viene commesso un solo piccolo errore durante la preparazione, infatti il Ministero la classifica come ‘preparato illegale‘. Se volete divertirvi a ‘preparare’ questa posizione eccovi una ‘ricetta‘!

Gli ingredienti sono: Uova di Ashwinder, Petali di Rosa, Peperoncino in polvere, Acqua di Luna e il tempo di preparazione è di 2 giorni.

L’amortentia e i personaggi della saga

La fragranza, come detto, cambia da persona a persona. Ecco una lista di quelle conosciute:

  • Hermione Granger: Erba tagliata, pergamena nuova e i capelli di Ron Weasley.
  • Harry Potter: Torta alla melassa, il manico della sua scopa e i capelli di Ginny Weasley.
  • Ron Weasley: La cucina di Molly Weasley e il profumo di Hermione Granger

L’amortentia allora risolverebbe tutti i problemi di cuore? In realtà no. L’amore è impossibile da creare, o si sente e nasce dal profondo del cuore oppure nessuna posizione potrà mai fare qualcosa. In fondo l’amortentia non crea l’amore, crea solo una forte infatuazione, come ribadisce Lumacorno stesso:

«L’Amortentia non crea veramente l’amore, è ovvio. È impossibile confezionare o imitare l’amore. No, si limita a provocare una potente infatuazione od ossessione. Probabilmente è la pozione più pericolosa e potente in tutta questa stanza… oh, sì» ribadì, annuendo grave verso Malfoy e Nott che ostentavano una smorfia scettica. «Quando avrete vissuto a lungo quanto me, non sottovaluterete la potenza di un amore ossessivo… E adesso è ora di metterci al lavoro».

[Il Principe Mezzosangue, HP 6]

Nella letteratura, nel mito (e non solo) le pozioni d’amore appaiono sempre, magari con diverso nome, ma accomunate dal diverso scopo: riuscire a ‘realizzare’ una dei desideri più profondi, cioè quelli di amare ed essere amati.

Resta comunque valida la sentenza riportata da Seneca nelle Epistulae Morales ad Lucilium:

Hecaton ait, – ego tibi monstrabo amatorium sine medicamento, sine herba, sine ullius veneficae carmine: si vis amari, ama -.
Dice Ecatone: “Ti indicherò un filtro amoroso, senza pozioni, senza erbe, senza formule magiche: se vuoi essere amato, ama.”

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Hermione
Hermione

Ingegnere civile, lettrice accanita, potterhead per passione.

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