Ormai lo sappiamo, Harry Potter non sempre va a braccetto con la religione. Spesso ci capita di chiederci per quale motivo: in fondo, i messaggi trasmessi dalla saga di J.K. Rowling sono molto positivi e se pensiamo in particolare al Calice di Fuoco notiamo anche una certa attenzione all’accoglienza del diverso e all’integrazione di diverse culture. Harry Potter e Islam vanno d’accordo?
Per quanto riguarda la religione cattolica, sappiamo che Harry Potter è stato criticato da molte figure importanti, come Papa Ratzinger (ne abbiamo parlato qui). Pare che invece Papa Wojityla non avesse nulla contro il nostro beniamino. Cerchiamo di capire qual è la posizione dell’Islam nei confronti della saga di J.K. Rowling.
Quando l’Islam bandisce i libri
Può sembrare paradossale, ma ci sono delle scuole islamiche dove i libri di Harry Potter sono stati addirittura banditi. Si tratta principalmente di scuole degli Emirati Arabi. Secondo il ministero dell’educazione degli Emirati, infatti, il tema della magia è in conflitto con gli insegnamenti islamici. Tuttavia, anche se i libri sono banditi dalle scuole, non ne è stata bloccata la stampa, quindi anche per un ragazzo degli Emirati e possibile leggere la saga.
Nel 2007, prima della pubblicazione dell’ultimo volume della serie, un giornale iraniano, Kahyan, ha riportato una critica alla Saga. Harry Potter è visto come un progetto pagano per sviare le menti dei giovani. Tuttavia, bisogna segnalare che il Ministro della Cultura Iraniana, non solo ha ignorato il commento, ma ha anche permesso che l’ultimo libro di Harry Potter venisse stampato e distribuito .
Lo stesso anno, Feiz Mohammed, un Imam radicale australiano, ha dichiarato che Harry Potter istiga al male, sottolineando come elementi negativi la magia e la scena in cui Voldemort beve il sangue di unicorno per cercare di mantenersi in vita.
Dalla parte di Harry Potter
Non tutti i musulmani la pensano così. Navigando in rete si possono trovare molti blog e forum (come questo) dove il nostro Harry viene difeso e non solo. Ci sono musulmani che riescono a vedere nella saga delle affinità con la loro religione e dei paragoni con la loro situazione. Ad esempio, tutta la questione di mezzosangue e purosangue può rispecchiare quella dei diversi tipi di musulmani. Come i purosangue non vogliono contrarre matrimoni con babbani o mezzosangue, così i musulmani più radicali non vogliono legarsi a persone di altre etnie o religioni.
Un altro insegnamento accolto positivamente da alcuni blogger musulmani è quello del nome di Voldemort. Hanno osservato come sia quasi un tabù pronunciare il nome dell’antagonista della serie, anche se spesso Harry ha il coraggio di farlo. Anche nel ramo più radicale dell’Islam ci sono dei tabù che secondo questi blogger devono essere abbattuti, proprio come fa Harry quando dice “Voldemort” senza farsi problemi.
Infine, questi blogger commentano l’episodio in cui Harry si oppone al Cappello Parlante e sceglie la sua Casa. Secondo loro, anche nell’Islam c’è una sorta di Cappello Parlante. Un esempio è quando i genitori vogliono decidere con chi si devono sposare i figli. Ma i figli possono fare come Harry e cercare di far capire al Cappello Parlante, in questo caso i genitori, le loro esigenze.
Non fare di tutta l’erba un fascio
Quello che è importante quando si affronta una questione del genere è tener presente che non tutti i musulmani la pensano nello stesso modo, così come avviene per i cattolici. Ci sono posizioni più miti e posizioni più estreme (ad esempio che avvicinano Harry Potter al satanismo, ve ne parliamo qui). L’obiettivo di questo articolo era quello di mostrare una panoramica sulla ricezione musulmana della saga di Harry Potter.
Religione o non religione, siamo sicuri che nel corso di sette libri abbiamo imparato insegnamenti importanti: amore, amicizia, tolleranza, accoglienza. Voi cosa ne pensate? Fatecelo sapere nei commenti!